Ascensione del Signore

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».
Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui;  poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.

 

 

“Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui.”            E tu,  davanti a chi,   ti prostri ?

 

A loro.

Ti inchini,    a loro.  Solo a loro.       Ti allunghi,  ti stendi,  ti butti per terra.    Davanti  a loro.  Gli baci le mani.   Gli baci i piedi.   Baci la terra dove passano,  loro.    Non Gesù.

Li hai messi in alto.   Tanto in alto.  Più di Gesù.     Ma non sono in alto.  Sono in basso. Tanto in basso.    In fondo.  Nel profondo.  Nel sottofondo.    Senza Gesù.

E a Gesù,   non lo fanno salire.       Lo tengono qua.  Lo incollano qua.  Lo bloccano qua. Lo attaccano qua.    Così è come loro.   E non è Dio.     Ma Gesù  è Dio.  E Dio non si può fermare.     Sono loro,   che sono caduti.   Che sono precipitati.  Che sono sprofondati. Ancora. Ora.  Per sempre.

 

 

A Gesù.

Solo davanti a Dio,    ti prostri.   E a nessun altro.     Solo Gesù è Dio.  E nessun altro.   Perché Gesù è Dio.     E nessun altro.

 

Si staccò da loro.      Ecco Gesù si stacca,  da te.    Si distingue, da te.  Non è come te. Ora si vede chi è.

E veniva portato su, in cielo.       È il cielo che si apre.   È il cielo che si spalanca    È il cielo che si inginocchia.  È il cielo che si inchina.   È il cielo che si prostra, davanti a lui.  Davanti al suo Signore.

E veniva portato su, in cielo.     È il cielo che ti dice, chi è.   È il suo Signore.  Il Signore del cielo e della terra.    Ecco chi è Gesù.  Ora lo vedi.

E veniva portato su, in cielo.       È il cielo  che lo accoglie.    Che gli apre le braccia.  Che lo prende sulle braccia.   Che lo porta sulle braccia.    È il Padre che gli apre le braccia. Che attende il Figlio.     Ecco chi è Gesù.  Ora lo vedi.

E veniva portato su, in cielo.   Dal cielo è venuto.  E al cielo ritorna.   Alla destra del Padre stava. Alla destra del Padre ritorna.    È il posto del Figlio.   È il Figlio di Dio . È Dio.  Ecco chi è Gesù.

 

Veniva portato su, in cielo.      Ma alla destra del Padre,  ci porta anche il suo corpo risorto. Vivo e vero.    Ha vinto la morte. La tua morte.   Ti ha liberato dal male. Dal tuo male.  Ti ha salvato dal male.  Da tutto il male.      Con il suo corpo risorto.  Nel suo corpo risorto.

Veniva portato su, in cielo.    Ora lo porta al Padre, il suo corpo risorto.  E ci fa mettere il timbro, la firma, l’imprimatur,  il sigillo del Padre.    Così si fonda nel Padre.  Dal Padre è venuto e al Padre ritorna.    Quello che ha fatto.  La volontà del Padre.

Veniva portato su, in cielo.        Ora si completa.  Ora si fonda.   Ora si ritrova nel Padre. Ora si santifica nel Padre.  Ora si glorifica nel Padre.   Ora risplende con il Padre.

Veniva portato su, in cielo.    Solo allora,  può scendere.  Può tornare.  Può discendere dal Padre. E con il Padre.   Nello Spirito Santo.

 

E si prostrarono davanti a lui.     Ora lo sai chi è Gesù.   E ti prostri anche tu.  Ti inchini davanti a lui.     Ti getti ai suoi piedi.  Stai ai suoi piedi.   Ti tieni stretto  ai suoi piedi.

E si prostrarono davanti a lui.     E ci metti ai suoi piedi,   il tuo cuore.   E si inginocchia anche il tuo cuore.   E si prostra anche il tuo cuore.    E si tiene stretto a lui  anche il tuo cuore.     E così sale con lui,  il tuo cuore.    E lo porta con lui,  al Padre.

Con grande gioia.       Non è andato via,  Gesù.    È venuto per te.  Per te ritorna al Padre. E con te ci va.  Per te, ci va.     Ti porta al Padre,  con se.    Già da ora.

 

E sei felice.    Già da ora.

 

 

 

 

 

 

Vado al Padre

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In quel tempo, Gesù disse [ai suoi discepoli]:   «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.  Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.                         Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».

 

 

“Vado e tornerò da voi”.  Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me”.              E tu,    vai al Padre  ?

 

Manco lo pensi.

Ti dicono che    il Padre non serve.   Non ci sta. Non ci entra.   Non ci dice. Non ci vuole.  Che puoi fare senza. Che puoi stare senza.  Che devi stare senza.   Così  non ci vai.

Ci dicono che conti solo tu.   Che servi solo tu.  Che ci stai solo tu.  Che c’entri solo tu.  Manco Gesù.  Senza Gesù.   Così  non ci vai.

Pure a Gesù,    gli levano il Padre.    Lo tengono qua.  Lo bloccano qua.  Lo fermano qua. Lo incollano qua.  Così non ci va,  dal Padre.    Così non è il Figlio del Padre.  E non ci sta il Padre.  E non ci sta il Figlio.    Ma Gesù è Dio.   E il Figlio e il Padre sono una cosa sola.  Sono loro che non ci sono più.  Che non ci stanno più.  Con il Padre.   Ancora. Ora. Per sempre.

 

 

Ci vai.

Gesù va al Padre. Deve andare al Padre.   Per portarti al Padre.     Se ci va lui,  ci vai pure tu.  Con lui.    Se non ci va lui.   Non ci vai manco tu.      Non ci puoi andare.  Senza di lui.

 

Vado e tornerò da voi.        Vado.   Ma non me ne vado.  Non vado via.  Non vado lontano. Non vado altrove.    Non vado  dove non si sa.     Vado al Padre.

Vado e tornerò da voi.        Vado al Padre.    E porto al Padre quello che ho fatto.   Quello che è avvenuto.    Quello che lui ha voluto.    Quello per cui mi ha mandato.

Vado e tornerò da voi.        E lo porto alla destra del Padre.   Lo porto sul trono del Padre. Lo porto nel trionfo del Padre.   Lo porto nella gloria del Padre.

E tornerò da voi.     E lo riporto a voi.    Lo riporto glorificato dal Padre. Lo riporto santificato dal Padre.    E tornerò da voi.  Con il Padre.

 

Se mi amaste.      Se lo ami davvero.    Se non lo ami per te. Ma per lui.   Se non ami te. Ma lui.    Se non lo neghi.  Se non lo rinneghi.    Se non lo vendi.  Se non lo svendi.   Se non lo lasci.   Se non lo tradisci.

Se mi amaste.      Se lo ami davvero.    Se lui ci sta davvero,  per te.  Se lui conta davvero, per te.    Se lui conta, più di te.    Se lo ami  più di te.  Oltre te.  Nonostante te.

Vi rallegrereste.       Se lo ami.   Non lo tieni qua.   Non lo trattieni qua. Non lo blocchi qua. Non lo chiudi qua.  Non lo inchiodi qua.

Vi rallegrereste.      Se lo ami.   Non sei triste, perché se ne va.  Non sei amareggiato.  Non ti senti lasciato.    Non ti senti perso. Non ti senti perduto.     Non ti senti abbandonato.

Vi rallegrereste.      Se lo ami.  Sei felice.   Sei felice che se ne va.   Sei felice che non si ferma qua.   Che non è finito qua.  Che non è tutto qua.   Che non sta tutto qua.  Sei felice che va al Padre.    Sei felice che torna al Padre.  Sei felice che lo porta al Padre.

 

Che io vado al Padre.      Sei felice. Perché al Padre,  ci porta pure te.  Perché lo ha fatto per te.   E non lo ha fatto solo lui,  ma anche il Padre.    E con il Padre si compie.  E con il Padre si completa.

Perché il Padre è più grande di me.     Perché quello che ha fatto, per te.  Viene dal Padre. E al Padre deve tornare.   Quello che ha fatto per te, lo ha voluto il Padre.   E al Padre lo deve portare.     Quello che ha fatto per te,  stava nel Padre.    E nel Padre deve stare.

Perché il Padre è più grande di me.      Quello che ha fatto per te,  è la vittoria del Padre e del Figlio.    Quello che ha fatto per te,    è la grazia del Padre e del Figlio.  Quello che ha fatto per te,    è la gloria del Padre e del Figlio.

 

E la fa scendere su di te.    E vengono in te. Il Padre e il Figlio.  E il loro Amore.  Lo Spirito Santo.   Viene in te,   tutta la Trinità.     E vivono in te.    E portano in te,  anche la loro vita. Ti danno la loro vita.   La vita di Dio.       Di più non ci sta.  Solo Dio te la da.  Solo lui lo fa.

  

  Vai,   Signore Gesù !

 

 

 

 

 

 

 

Ascensione

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In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.  Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

 

 

 

Gesù,   sale al cielo.

 

Lui  porta il tuo cuore  e i tuoi occhi,   in alto.         Perché è  in alto,  che devono stare.          È in alto,  che devono guardare.

 

E puoi vedere  con lui e in lui,   quello che ti aspetta.      Il Padre.  E il Paradiso.

Gli angeli e i santi.      E tutti i tuoi cari. La tua famiglia.    I sorrisi.  Gli sguardi,  le braccia che ti accolgono.  I cuori che ti amano.

 

Sulla terra,    puoi guardare i tuoi fratelli,  con quegli occhi.       In quegli occhi.   Dove  si riflette  il Paradiso.

 

E  glielo   passi.

 

 

 

 

 

 

 

Ascensione

voznesenie - Copia

In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.  Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

 

 

 

 

Gesù,  non stai andando via da me.   Stai andando dal Padre.   Stai portando me,  al Padre.

Stai tornando alla destra del Padre.    Lì,  con il tuo corpo risorto,   sei glorificato dal Padre. E non sei solo risorto,  ma anche glorificato.    Il Padre  metterà ai tuoi piedi,  tutto.  Tutti i principati e le potenze.  Tutto ai tuoi piedi.  Tutto  ha sottomesso a te  e alla  tua gloria.

La gloria vera,  è solo in te.

Ecco Gesù,  ora mi mandi dai miei fratelli.  Ora posso portare te  e il tuo vangelo ai miei fratelli.   E tu sei con me.   E tu agisci con me,  risorto e glorificato.

Che tu sei con me,   e io sono con te,   si vede dai segni.    Lo confermano i segni.

Solo nel tuo nome e alla tua presenza,  l’altro può credere.   Essere battezzato,  ed essere salvato.

Solo nel tuo nome e alla tua presenza,  il male è vinto.   Non fa più male.  Non fa più paura.

Solo nel tuo nome e alla tua presenza,  le tue mani sulle mie,   le puoi  imporre  sui malati, ancora.   E puoi  ancora,   guarire.

Con la tua gloria.  Nella tua gloria.

Per la tua gloria.

 

 

 

 

 

 

 

Ascensione

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In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.  Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

 

 

L’appuntamento. Te lo da Gesù.  È lui che sceglie il posto, il luogo, il momento dell’incontro.  Su una montagna. In alto. Al di sopra di ciò che ti prende, ti occupa, ti riempie.  Al di sopra di tutto.

Con gli apostoli e come gli apostoli, davanti al lui, ti prostri.  Se lo riconosci come il Signore, ti prostri.  Se per te è il Signore, cadi a terra, ti getti ai suoi piedi.  Con la faccia verso la terra, perché riconosci la tua indegnità, la tua piccolezza, la tua inadeguatezza. Per nascondere la tua incertezza, il tuo dubbio, la tua insicurezza.

Ecco,  chi è davanti a te,  è Cristo risorto.  Il Figlio di Dio risorto.  A  lui il Padre ha dato ogni potere in cielo e sulla terra.  Ha messo ai suoi piedi ogni principato e potenza, ogni forza e dominazione.  Tutto ha messo, sotto i suoi piedi.  Lui è il compimento di tutte le cose.

Ora  quel Cristo risorto e glorificato  manda te, con gli apostoli, come gli apostoli.  A portare a tutti  lui,  il risorto.  A donare a tutti,  lui .

È lui  che passa dal tuo cuore, al cuore dell’altro. È lui che porta il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. È lui che battezza con te, nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo.

È lui che insegna i suoi comandamenti, attraverso di te. Quando tu ami, con il suo amore. Consoli, con la sua consolazione. Perdoni, con il suo perdono. Sei  unito, con la sua unione.   E sarà con te, sempre. Nel tuo cuore, unito agli altri cuori, nel suo corpo mistico.

Li porta con sé,  mentre ascende al Padre.  Li porta sulla strada che arriva al Padre.  Li porta alla destra del Padre.  Per farti partecipe fin da ora del cielo, del paradiso.

Per farti guardare il cielo,  il paradiso che ti aspetta.  Per farti vedere le cose dalla parte del cielo,  dal paradiso che ti aspetta.

Gesù ascende al cielo.  Anche tu, come la terra e il cielo, esulta.  Batti le mani. Canta, danza,  di gioia.

Riconosci il tuo Signore,  acclama il tuo Dio.

 

 

 

 

 

L’ Ascensione

 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».  Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.

 

È  l’assenza di Dio che ti lega alla terra, ti incatena alla terra.   È fare a meno di Dio che ti rende schiavo della materia,  delle cose.  È aver negato Dio, che ti rende prigioniero di te stesso,  delle persone,  della gente.  Sei placcato, schiacciato sulla terra,  appiattito, calpestato, deriso,  denigrato, umiliato, vinto.  Ti confondi con la terra,  sei diventato tu stesso  terra.

Se sei in Gesù,  se sei nella sua morte e resurrezione,  non  sei più schiavo della terra,  non appartieni più alla terra.  Appartieni al cielo.  Sei diventato cielo.

Se sei in Gesù, mentre lui sale al Padre, anche il tuo cuore e  la tua anima sono portati in alto, si innalzano, si elevano,  si rivolgono al cielo,  al Padre.    Vivi sulla terra, con i piedi per terra, ma il tuo cuore vive in Gesù,  già in Dio,  vicino al Padre.

Mentre sale al cielo, Gesù ti indica la strada.  La strada che inizia con la passione e arriva al Padre.  Alla destra di Dio . È lui stesso la strada  e il Padre è la meta.

Il Figlio di Dio non ti sta lasciando,  ti sta portando al Padre,  sta aprendo la strada per il Padre.  Solo lui lo può fare, solo lui la conosce.  Perché in lui tutte le cose sussistono e solo in lui si possono riconciliare tutte le cose, quelle della terra e quelle del cielo.

Come gli apostoli, inginocchiati davanti a questo mistero.  Pieno di gioia, vai al Tempio e attendi  lì, il Consolatore. Lo Spirito Santo.

Lodando Dio, cantando Dio,  danzando Dio con il cuore e con l’anima.