Il prossimo

 

“Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi».

 

Se  Dio  è per te il  Signore tuo  Dio, l’unico, il vero, il solo  Dio, se lo ami veramente con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le tue forze,  allora ti accorgi di far parte di un’unica famiglia. Un’unica grande famiglia,   in cui  quello che ti sta vicino, quello che è prossimo a te, il tuo prossimo, è un tuo  fratello.

Quello che ti sta vicino,  non è quindi un estraneo, uno sconosciuto, un fastidio, una persona inutile, scomoda, inopportuna. Non è uno che  ostacola  la tua vita, non è un pericolo per la tua vita, per la tua quiete, per la tua pace. È un tuo  fratello. È parte  della tua famiglia.  È carne della tua carne, anima della tua anima, spirito del tuo spirito. Non ne puoi fare a meno.

Se si comporta male, non lo rinnegare. Se si ammala, non lo lasciare, se si allontana, non lo abbandonare.

Se gli fanno del male, se lo insultano, lo odiano, lo violentano, lo hanno fatto a  una parte di te. Lo hanno fatto a te. Difendilo, come per riscattare una parte di te umiliata. Aiutalo, come per curare una parte di te ferita.  Amalo, come per consolare una parte di te  rifiutata.

Difendendo lui, difendi anche te stesso. Aiutando lui, aiuti anche te stesso.  Amando lui, ami anche te stesso.