Ipocrisia

Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto: “Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.”

 

Una maschera perfetta, levigata, lucidata. A volte anche scintillante, piena di luci per essere notata, per attirare l’attenzione solo su di lei. Una maschera fatta di norme, di regole tassative, di imposizioni rigide per sé e per gli altri. Per convincere tutti che sei buono, perfetto, senza macchia, senza peccato, senza colpa. Puro, immacolato, santo, divino.

Una maschera per gli altri, per coprire, per non far vedere quello che c’è dietro. Per non far capire quello che c’è dentro. Per nascondere la verità del cuore, per nasconderla agli altri e anche a te stesso. Così ti convinci anche tu che è sufficiente quello che fai, che altro non esiste, che altro non serve. E diventi arido, asettico, amorfo, spento. Non sei sale, non sei luce, non sei  lievito.

Convinci e obblighi anche gli altri a fare come te, ad essere come te. A seguire le tue regole, a servire le tue norme, a mettere la tua maschera. Per non essere il solo a portarla.

Fingi, reciti, simuli, conosci bene il copione. Ma sai che il tuo cuore è altrove. Quello che veramente ti appassiona, quello che ti manda in crisi, quello che ti fa arrabbiare, è altro. Quello che riempie e comanda il tuo cuore, è altro. Quello che sei veramente, è altro.

Nel cuore è  la verità. La scelta del cuore conta. Dal cuore nasce l’invidia, la superbia, l’avidità, l’inganno, la calunnia, la malvagità, l’adulterio, il furto, l’omicidio. Queste cose fanno male agli altri e anche a te. Queste cose sporcano il tuo cuore e anche te. Queste cose rendono  impuro il tuo cuore e anche te.

Lava il tuo cuore, non le mani.
Cura il tuo cuore, non le mani.
Ama il tuo cuore, non le mani.
Dona il tuo cuore, con le mani.