In quel tempo, vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela». Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora».
Maria, la madre di Gesù, indica la strada, dice come fare. “Qualsiasi cosa vi dica, fatela!”
Quello che il Signore ti dice, quello che il Signore ti chiede, quello che il Signore vuole da te, realizzalo, fa che diventi concreto, fa che diventi un’opera. Fa che diventi un’opera d’arte di Dio.
Allora avverrà il miracolo. Dentro di te, come dentro un’anfora, la tua acqua, umile, semplice, inodore, anonima, terrena, umana, diventerà vino. Diventerà spirito. Diventerà gioia. Diventerà sapore, gusto, cielo. Diventerà divina. Annuncio della salvezza. Segno di salvezza. Simbolo del sangue che ti salva.
Allora diventi parte delle nozze divine. Delle nozze mistiche. Tra il popolo e il suo Dio. Non sarai più abbandonata, né la tua vita sarà più devastata. Ma sarai chiamata “Mio compiacimento”. E la tua terra sposata.
Ti sposerà il tuo Creatore.
E gioirà per te il tuo Dio.
Maria Grazia Vallorani