Le donne di Gerusalemme

stazione9 - Copia

 Lo seguiva una grande moltitudine di popolo e di donne, che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: “Beate le sterili, i grembi che non hanno generato e i seni che non hanno allattato”.Allora cominceranno a dire ai monti: ‘‘Cadete su di noi!’’, e alle colline: ‘‘Copriteci!’’.  Perché, se si tratta così il legno verde, che avverrà del legno secco?

 

 

 

 

Gesù incontra le donne.

In loro,  ci sono tutte le mamme,  e tutti i loro figli.    C’è la fatica che fanno.  Le lacrime che versano.

C’è   il loro cuore di madri,  ferito, dilaniato, sfinito.   Ci sono tutte le spade, che gli trapassano il cuore.

C’è tutta l’angoscia  per il loro figlio malato.  Tutta la paura  per il loro figlio perduto. Per il suo cuore ferito.

C’è tutto il terrore   di vederlo schiacciato.   Da una croce.  Dal peso della vita. Di vederlo caduto.  Di non vederlo rialzato.

C’è   il tuo cuore di madre.   C’è  il cuore  di tuo figlio.   Prendilo e mettilo in quel Figlio.           Il Figlio di Dio.   Prendilo e mettilo in quel cuore santo,  nel cuore di Dio.

In lui,  sopporterà tutte le croci.   In lui si alzerà,  se sarà caduto.   Con lui rinascerà,           se sarà finito.

Dagli la vita di nuovo.  Dagli il Figlio di Dio.

La vita eterna.