Servo malvagio.

In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito. Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: “Restituisci quello che devi!”. Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò”. Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito. Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto.   Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello».

 

 

“Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché mi hai pregato.  Non dovevi anche tu avere pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”

La pietà,  è di Dio.   Viene da Dio.   È Dio.     Solo lui ce l’ha.   Solo lui te la da.     La pietà.

E tu,   hai pietà ?

 

Un tale.       Il tale sei tu.  Sei anche tu.  Sei proprio tu.    Davanti a Dio.

Gli doveva diecimila talenti.        Ti sei fatto il Signore,  tu.    Il Signore di Dio.  Il Signore dell’altro.      Ti sei fatto il padrone tu, di Dio.   Il padrone dell’altro.

Gli doveva diecimila talenti.          Ti sei messo sotto i piedi,  Dio.    Hai calpestato Dio.   Ti sei messo sotto i piedi l’altro.  Hai calpestato l’altro.     Il debito ce l’hai tu.   Con Dio.

Non era in grado di restituire.       Quel debito tu,  manco lo vedi.  Manco lo pensi. Manco lo sai.     Manco ci sta,  per te.    Figurati restituire.

Lo supplicava.      Lo supplichi con la voce.   Non con il cuore.  Non ci sta il cuore.  Non ci metti il cuore.    Non hai più cuore.

Ebbe compassione.      Ma Dio,  il cuore ce lo mette.   Dio il cuore ce l’ha.  Il cuore di Dio,  ci sta.     E ci sta la pietà.   La pietà di Dio.

Gli condonò il debito.         Il tuo debito,  te lo condona.      Te lo dona, con te.      Te lo perdona.     Te lo dona,  per te.

 

Trovò uno.        Ecco uno come te.  Ecco uno per te.     Così lo vedi,   se la pietà  sta in te.

Lo prese per il collo.         Ci sta la rabbia.   Ti prende la rabbia. Ti porta la rabbia.   È rabbia.     Altro che pietà.

Lo prese per il collo.         Conta di più la rabbia. Di lui.    Vince la rabbia. Su di lui.  Hai scelto la rabbia.   Non lui.

Lo prese per il collo.         Ti sei preso per il collo,  tu.      La rabbia,  ti tiene per il collo.   Ti stringe al collo.        E non ti lascia più.

Lo soffocava.       Hai soffocato la pietà di Dio. In te.    Hai soffocato il cuore di Dio. In te.     Hai soffocato Dio.  In te.

 

 

Servo malvagio.      Ci sta il male, in te.    Comanda il male.    Fai quello che vuole il male.    Fai,  quello che fa il male.    Fai male.

Non dovevi anche tu avere pietà.       La pietà te l’ha data.    Per darla a un altro. Per passarla a un altro.        Per perdonare.   Per donare a un altro.

Così come io ho avuto pietà di te.       Non hai fatto passare,  la pietà di Dio.  Non hai fatto passare,  il cuore di Dio.     Non hai fatto passare Dio.    Hai tradito Dio. Un’altra volta.

 

Il Padre mio celeste.        Se ci metti il cuore.   Se lo preghi con il cuore.   Lo senti il suo cuore.  Che è un cuore di Padre.       E lo ami come un figlio.

Ciascuno il proprio fratello.      Se ci metti il cuore.    Lo senti che nel suo cuore.  Ci sta l’altro.   Ci sta pure l’altro.  Con te.       E lo ami come un fratello.

E ce la fai,   a perdonare.

 

 

 

 

 

 

Amate i vostri nemici

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:  «Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.
Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

 

 

“Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli. ”                                                                                             E tu,  ce la fai,   ad amare  il nemico ?

 

Con Gesù.

Solo con Gesù,  ce la fai.   Solo come Gesù,  ce la fai.   Solo perché ci sta Gesù,  ce la fai.    E sei figlio del Padre.

 

Amate i vostri nemici.      Non ci caschi.      Nel tranello del tuo nemico.    Ad essere come lui.   A diventare come lui.   A fare come lui.       A fare del male,  come lui.

Amate i vostri nemici.      Non ci caschi.    Nel tranello del male.     Non ci stai con il male.   Non stai dalla parte del male.   Non ti fai prendere dal male.    Non ti fai schiavo del male.

Amate i vostri nemici.       Il tuo nemico.  Ti ha messo davanti a una scelta.  Ti fa fare una scelta.  Ti obbliga a una scelta.    Devi fare una scelta.     Tra Dio  e il male.

Amate i vostri nemici.       E scegli Dio.    Ci metti prima Dio.  Del male.  Ci fai stare prima Dio,  del male.   Conta di più Dio,  del male.      E scegli Dio.  Più del male.

Amate i vostri nemici.        Hai scelto Dio.    E quel male non fa più male.    Hai scelto Dio. E quel male non ci sta più.     Hai scelto Dio.  E quel male non lo vedi più.   Hai scelto Dio. E quel male non lo senti più.

 

Pregate per quelli che vi perseguitano.       Quel nemico  ti ha fatto un favore.   Ti ha fatto scegliere Dio.     Ti ha fatto amare Dio.  Più di ogni cosa.      Più di te stesso.

Pregate per quelli che vi perseguitano.      Forse lui non ce la fa,   a vedere il male.   Forse lui non ce la fa,  a staccarsi dal male.     Forse lui non ce la fa,  a liberarsi dal male.   E ti chiede aiuto.

Pregate per quelli che vi perseguitano.     E allora lo fai tu,  per lui.   Lo metti davanti a Dio.  Ce lo metti tu. Davanti a Dio.    Ce lo metti tu,  nelle mani di Dio.      E lasci fare a Dio.

 

Se amate quelli che vi amano.         Non si vede quello che sei  veramente.   Quando vuoi bene a chi ti vuole bene.

Se amate quelli che vi amano.         Si vede quello che sei  veramente.    Quando non vuoi il male.  A chi ti vuole male.     Quando non fai del male.   A chi ti fa del male.     Quando non conta il male.    Più  di chi ti fa del male.

Se amate quelli che vi amano.         Si vede quello che sei  veramente.    Quando distingui il male,  da chi ti fa del male.     Quando stacchi il male,  da chi ti fa del male.    Quando distacchi il male.      Dentro a chi ti fa del male.

 

E con Gesù.     Stai con gli occhi,  rivolti al Padre.   Ti interessa il Padre.   Ti interessa lo sguardo del Padre.    Conta più lo sguardo del Padre.    Di ogni altro sguardo.

E sei figlio del Padre,   che è nei cieli.

 

 

 

 

 

 

 

Amate i vostri nemici

«Come contro un brigante, con spade e bastoni siete venuti a prendermi….Si adempiano dunque le Scritture!»

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro. E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

 

 

“Amate i vostri nemici”.                E tu,   odi  o armi ?

 

Odi.

Ti fanno diventare odio,   loro.    Ti vogliono odio.   Ti fanno odiare.  Così sei tu, che odi.   Non loro.    Ma l’odio  sono loro.     Altro che amare.

Ti fanno amare,   per finta.       E sei diventato una finta.   Anche nell’amore.   E hai fatto diventare una finta.     Anche l’amore.

E anche a Gesù,    lo ami per finta.     Lo ami a parole.  Lo ami con le parole.    Ma con i fatti, fai altro.   Con i fatti, fai il contrario.   Fai l’opposto.   Sei all’opposto. Sei l’opposto.    Ma Gesù è Dio.     E stai all’opposto di Dio.  Senza Dio.     Ancora. Ora.  Per sempre.

 

 

Ami.

Stai con Dio.    Stai in Dio.  Nell’amore di Dio.     Ami  con l’amore di Dio.   E ami davvero.

 

Amate i vostri nemici.      Ma amare il nemico.   No.  Non si può.   Non ce la fai.  Non puoi.

Amate i vostri nemici.      Puoi  non essere come lui.    Quello si, che ce la fai.   Non diventi come lui.    Cattivo come lui.  Crudele come lui.  Malvagio come lui.     E ce la fai.

Amate i vostri nemici.       Puoi non cadere nel suo tranello.   Puoi scansare il suo tranello.  Di fare del male anche tu,  a lui.       No.  Non sei come lui.     E ce la fai.

Amate i vostri nemici.      Puoi non farti appiccicare il male.    Puoi non farti attaccare il male.    Puoi non farti passare il male.      Puoi scrollarti il suo male.    Da te.  E da lui.       E ce la fai.

Amate i vostri nemici.        Puoi dire di no,  al male.     Puoi non scegliere il male. Puoi rifiutare il male.  Puoi allontanare il male.      E lo fai  per te.    E per lui.

Amate i vostri nemici.       Puoi fare il contrario,  di quel male.   Puoi fare l’opposto di quel male.   Puoi dare scacco al male.     E scegliere il bene.    E lo fai per te.  E per lui.

 

Amate i vostri nemici.     Puoi scegliere Dio.  Conta più Dio, del male.   Ci metti Dio prima del male.  Sopra al male.   Più del male.     E non fa più male.   Lo fai per te.   E per lui.

Amate i vostri nemici.      Ci metti la croce di Gesù,   in quel dolore,  in quella ferita.    E la ripara.   E non è più un dolore. E non è più una ferita.    E non è più quel male.  Lo fai per te. E per lui.

Amate i vostri nemici.      Hai vinto  il male.   Lo hai vinto in te.  E lo hai vinto in lui.    Lo hai vinto per te.  E per lui.     E non ci sta più. In te.  E in lui.

 

Sono venuti a prenderti,   con spade e bastoni.     Sono venuti ad umiliarti, con spade e bastoni.    Sono venuti a colpirti,  con spade e bastoni.    Sono venuti ad atterrarti,  con spade e bastoni.      Ma tu lo metti nelle mani di Dio.     E viene a prenderti,  Dio.   E ti alza.  E ti rialza.   E ti innalza.     E ti porta con lui.     Nella sua gloria.   Fin da ora.

Così lo ami,    il tuo nemico.

 

 

 

 

 

 

 

Il perdono

In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito.  Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: “Restituisci quello che devi!”. Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò”. Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito. Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto.  Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello»

 

 

Allora il servo  prostrato a terra  , lo supplicava dicendo:   “ Abbi pazienza con me,   e ti restituirò ogni cosa”.      Il padrone ebbe compassione di quel servo,  lo lasciò andare e   gli condono il debito.            E tu,    lo chiedi  il perdono ?

 

Non ci pensi proprio.

Non lo chiedi proprio.  Il perdono.     Non ci sta proprio. Non esiste proprio.    Non ti serve. Non lo vuoi.   Non ce l’hai.       Figurati  se lo dai.

Lo chiedi per finta.    Lo fai per finta.   Per farlo vedere. Per farti vedere.   E lo dai per finta.

E non lo chiedi a Dio.     Te lo sei aggiustato tu,  il debito con lui.    Te lo sei condonato tu.    Te lo sei levato tu. Te lo sei cancellato tu.     E hai cancellato pure Dio.   Così non te lo richiede più.   E non ti condanna più.      Ma ti sei condannato  tu.   Da solo.

 

Lo chiedi a Dio.

Ce lo sai  che hai un debito,  con Dio.   Lo riconosci  il tuo debito,  a Dio.     E vai da lui.

Non era in grado di restituirlo.         Non ce la fai a colmarlo.    Non ce la fai  a ripararlo.  Non ce la fai a ripagarlo.     Lo hai fatto  a Dio.

Prostrato a terra.       E ti inginocchi davanti a Dio.    E ti abbassi davanti a Dio.    E ti getti ai piedi di Dio.       Lo riconosci  che è Dio.

lo supplicava.    E lo invochi. Lo supplichi.  Con il cuore. Con tutto il cuore. Ci metti il cuore.

il padrone ebbe compassione.      Il tuo cuore ha toccato il cuore di Dio.    E ha pietà  di te.

e gli condonò il debito.       E ti dona.  E ti condona.   E ti perdona.  Il tuo debito.      E  non  ci sta più.  E non ti pesa più.     E non te lo chiede più.

 

Appena uscito trovò uno che  gli doveva 100 denari.      Sei tanto felice.  Sei troppo felice. Hai incontrato Dio.    Il tuo debito te lo ha levato Dio.      E non lo vedi più,  il debito del tuo fratello.  E non ci sta più.  E non conta più.    Neppure il suo.

Prostrato a terra, lo pregava.      Ti supplica  come hai fatto tu,  con Dio.     Ti prega  come hai fatto tu,   con Dio.    E lo perdoni come ha fatto Dio,  con te.     E gli condoni  quello che ti ha condonato Dio,   a te.

Abbi pietà di me e ti restituirò.          Non serve più.  Che te lo ridà.     Te lo ha dato Dio.      Ti ha colmato Dio.     Sei pieno di Dio. Sei colmo di Dio.   Ti basta Dio.

 

E ti stacchi  da quel debito.  Lo lasci andare.     Lo passi a Dio.  Lo metti nelle mani di Dio.  Lui,  lo conosce il suo cuore.      Lui sa che fare.  Lascia fare a Dio.  Ci pensa Dio.

E ce la fai a perdonare.                                                                                                       Con il cuore di Dio.

 

 

 

 

 

 

Amate i vostri nemici

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:  «Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle. Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

 

 

Fu detto: Occhio per occhio e dente per dente.  Ma io vi dico di non opporvi al malvagio. Amate i vostri nemici.  E pregate per quelli che vi perseguitano.                                            E tu che fai,  con il nemico ?

 

Occhio per occhio.

Ci caschi  nel tranello del male.     Ti hanno fatto del male.    E il male te lo tieni dentro.       Te lo tieni stretto.   E ti prende la mano.  E ti porta. Dove vuole  lui.    Con lui.

Non opporsi al malvagio.   Ti dicono che non ti devi ribellare,  neppure  al male,  che ti fa.    Che ci sta.  Non puoi fare niente. Non puoi dire niente.    Ma  al male gli basta  il silenzio dei buoni.       Il tuo.

E il male, te lo hanno annullato.   Te lo hanno fanno sparire.  Lo fanno fatto scomparire.  Così, nessuno lo può vedere.   Così,  nessuno lo può capire.   Così, nessuno lo può fermare.      Ma Dio,  si.

 

Lo ami.

Ami il nemico.         Perché non è a lui  che guardi,    ma  al male  che sta dentro di lui.   Ami il nemico.         E  non te la prendi  con lui.     Ma con il male,  che sta dentro di lui.        Ami il nemico.         E odi il male,    che ha preso lui.

Ami il nemico.         E non ti fai prendere  dal suo male.                                                          Ami il nemico.         E combatti insieme a lui,   contro il suo male.                                         Ami il nemico.         E sorridi a lui,  e non al suo male.

Ami il nemico.         E gli levi il male.   Lo liberi dal male.                                                      Ami il nemico.         E levi di mezzo  il male.   Tra te,  e lui.                                                      Ami il nemico.         E ti liberi  dal male.   Che ti ha fatto  lui.

Ami il nemico.         Solo con Gesù,  ce la puoi fare.

 

Ami  il nemico.                                                                                                                           E non è più  un nemico.

 

 

 

 

 

 

Amate i vostri nemici

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:  «A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro. E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.  Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

 

 

Amate i vostri nemici.    Fate del bene  a quelli che vi odiano.                                                 E tu,  lo fai ?

 

Non  ci stai.

Non li ami.   Non ce la fai.  Non puoi.   Il male che ti hanno fatto,  ti è finito in fondo al cuore. Ti si è incollato  nel cuore.    E non se ne vuole andare.

Il male che ti hanno fatto,   ti ha spezzato il cuore.   Ti ha cancellato il cuore.   Non lo senti più,  il cuore.    E non ce la fai più  ad amare.

 

C i stai.

Stai  dalla parte di Dio.    Solo lui,  è più grande del loro male.    Solo lui,  è più grande       del loro odio.

Stai dalla parte di Dio.    E il cuore non ti fa  più male.    E non ti tocca più,  il loro odio.

Stai dalla parte di Dio.   E senti solo, l’amore di Dio.   Ti riempi  del suo amore.  E ce la fai ad amare.

Stai dalla parte di Dio.    Guardi,  con gli occhi di Dio  .   E ami,  con il cuore di Dio.

 

E ce la fai,    a  perdonare.

 

 

 

 

 

 

Amate i vostri nemici

02-1 - Copia

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:  «Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle. Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

 

 

 

 

Se qualcuno,    ti fa del male.

 

Quel male,      ti  ferisce  il cuore.       Lo brucia,   lo rode,  lo corrode.    Lo buca.                       Non va via.

 

Non ci cascare.        Non lo fare,   anche tu.         Non lo  rifare.    Non  lo contraccambiare.    Non  cambia.   Non passa.       Ritorna  più forte.   Diventa  più grande.      E  non va via.

 

 

Mettilo,   nelle mani di Dio.    Nelle sue braccia.       Solo lui lo vince.   Solo lui lo può levare. Solo lui    ti può guarire.         Solo lui   ti può liberare.      E lo manda via.

 

E ti riempie   con il suo Amore.

Con quell’Amore,    puoi guardare,    il tuo nemico.

 

E scopri  che,

non è più,    un nemico.