Io sono la porta

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In quel tempo, Gesù disse:   «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore.   Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».   Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.
Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo.   Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».

 

 

“Chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante… Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato.”

E tu,    da che porta,  passi ?

 

Da Gesù.

È Gesù,  la porta.      È solo lui la porta.  Che ti fa entrare in Dio.     Solo per lui, ci entri.    Solo per lui, ci passi.   Sono in lui, ci resti.

 

Chi sale da un’altra parte.      Non passi da Gesù.    Passi da un’altra parte.  Da un’altra porta.   Che non è Gesù.

È un ladro.       Passi dalla porta del ladro.    Di chi ti ruba Gesù.   Di chi ti ruba Dio.  Di chi ti ruba,  a Dio.     E sei come lui.

E un brigante.    Passi  dalla porta del brigante.    Di chi fa del male.  Di chi vuole il male.  Di chi  ti fa del male.     E sei come lui.

 

Il guardiano gli apre.     A Gesù, al pastore,  gli apre il guardiano.     È il Padre il guardiano. Che ti guarda. Che fa la guardia. Che sta in guardia.        E apre solo,  al Figlio suo.

Egli chiama le sue pecore ciascuna per nome.       Solo Gesù,  conosce il tuo nome.  Quello per cui ti ha mandato.  Quello per cui sei nato.

Cammina davanti ad esse.      Solo Gesù, ti porta.  Dove devi andare.   E ti tiene su di sé.  E lo fa con te.  Quello che devi fare.

Conoscono la sua voce.       E la sentì la sua voce.  La riconosci la sua voce.  Ce l’hai dentro. Sta dentro. Ti risuona dentro.    La voce di chi ti ha creato.

Conoscono la sua voce.     E stai nella sua voce.  Ci stai con la sua voce. Ci rimani nella sua voce.    E fai quello che ti dice, la sua voce.    La voce di Dio.

 

Io sono la porta.      La porta è Gesù.     Solo Gesù. È la vera porta.  L’unica porta.  La sola porta.  Che ti porta a Dio.     La porta di Dio.

Io sono la porta.     Non sono gli altri, la porta.  Non la fanno gli altri, la porta.  Non diventano gli altri,  la porta.      Non sono Dio.

Io sono la porta.      Non sei tu, la porta.   Non la fai tu, la porta.   Non diventi tu, la porta.  Al posto di Gesù.      Non sei Gesù.

Sarà salvato.         Se passi da Gesù,   ti salvi.       Se passi dalla croce di Gesù.  Ti salvi.   La croce di Gesù.   È la porta.     Che ti salva.

 

E trovi pascolo. Nei cieli.   Già da ora.

 

 

 

 

 

 

Il battesimo del Signore

In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».  Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

 

 

E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: “Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento”               E tu,  in che acqua,  ti battezzi ?

 

Nella tua.

Ti lasci andare.      Ti lasci coprire.   Ti lasci ricoprire,  dalla tua acqua. Nella tua acqua. Ti lasci sparire.       E quando esci,  sei come prima.    E non si aprono i cieli.

Ti lasci andare nell’acqua  degli altri.      Ti immergi in loro.  Ti copri,  ti ricopri di loro.    Ti nascondi in loro.  E sparisci in loro.  E diventi loro.     E non si aprono i cieli.

E anche a Dio,  gli levi  la sua acqua.    Ti prendi la sua acqua.  Ti prendi il suo Spirito. Lo fai tu lo Spirito.     Scendi tu, sugli altri.  Li copri tu, gli altri.       Ma  tu non sei Dio.    E non si aprono i cieli.     Ma si chiudono  i cieli.   A te.

 

In Gesù.

Guarda quel battesimo.  Quello è anche il tuo.  È quello che succede anche nel tuo.     E non è solo acqua.   Ci sta lo Spirito Santo, dentro.    È lui che ci porta dentro quel battesimo.

 

E subito, uscendo dall’acqua.      E ci porta dentro Gesù.   In quell’acqua ci è entrato lui. Il Figlio di Dio.   E quell’acqua è diventata sacra. Di Dio.     E ti fa sacro,  di Dio.

Vide squarciarsi cieli.         Ecco. Davanti al Figlio di Dio, si aprono i cieli.    Ecco il battesimo in lui,  apre i cieli.   Si squarciano i cieli.  E appaiono i cieli.   E scendono i cieli, su di lui.   E si inchinano i cieli,  davanti a lui.

E lo Spirito discendere su di lui.        Ecco il segno di Dio.   Ecco il segno che è Dio.    Scende lo Spirito Santo.   Viene lo Spirito Santo.  Si posa su di lui.    Te lo dice lui.       Te lo indica lui.   Che è Dio.

Come colomba.    È lo Spirito di Dio. Non è una colomba.  Come una colomba scende, viene dal cielo. Appartiene al cielo. Si muove nel cielo e tocca la terra. E ritorna al cielo.

E venne una voce dal cielo.    Dove ci sta Gesù,  ci sta la Trinità.  Ci sta tutto Dio. Ci sta anche il Padre.    È la voce del Padre.   Che te lo dice. Che te lo indica. Che te lo garantisce.   Chi è.

 

Tu sei  il Figlio mio.    Ecco chi è Gesù.   Ecco in chi entri,  nel battesimo.  Ecco in chi ti immergi, nel battesimo.   Ecco in chi stai, nel battesimo.    Nel Figlio di Dio. In Dio.   E in lui,    diventi  anche tu,  figlio di Dio.

L’amato.    Ecco in chi entri, nel Figlio di Dio.  Nell’amore del Padre. Nell’amore di Dio. Vivo e vero.   E diventi anche tu,  amato da Dio.

In te ho posto il mio compiacimento.    Ecco in chi stai.  Nel Figlio di Dio. Che ha fatto quello che gli ha chiesto il Padre. Che ha compiuto la missione che gli ha dato il Padre. Che ha compiaciuto il Padre.    Che è la soddisfazione del Padre.   Che è la gioia del Padre.

 

E diventi  anche tu.                                                                                                              Gioia  di Dio.

 

 

 

 

Io sono la porta

In quel tempo, Gesù disse:  «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore.  Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».  Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro. Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo.  Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».

 

 

 

Gesù disse:  Chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante.   Io sono la porta:   se uno entra attraverso di me,  sarà salvato.   E tu,    da quale porta  entri ?

 

Da un’altra parte.

Per te  la porta,  è un altro.      Da lui devi passare.  A lui ti devi inchinare.   Lui devi seguire. Non Gesù.

Per te.  la porta,  sei tu.     Da te,  devono passare.    A te, si devono inchinare.  Te, devono seguire.  Non Gesù.

E la chiudi,   la porta principale.    E la sbarri.  E la muri.     Così  non ci possono passare. Così devono entrare,  da un’altra parte.     Che hai scelto tu.    Non Gesù.

 

Da Gesù.

Tu  Gesù,   sei  la porta.     La mia porta.

Io sono la porta.         Tu mi apri  la tua porta.    Le tue braccia.  Il tuo cuore.                          Io sono la porta.         E mi chiami.   Mi chiami per nome.   Tu lo conosci.  Tu mi conosci. Tu sai chi sono.    Nel profondo.  Fino infondo.

Io sono la porta.         E mi conduci fuori.   E mi tiri fuori.    Da tutte le mie prigioni.                Io sono la porta.         E cammini davanti a me.   Tu sai dove andare.  Tu mi puoi portare.  Io sono la porta.         E ti seguo. E vengo dietro a te.    E mi faccio portare da te.

Io sono la porta.         La conosco la tua voce. La riconosco la tua voce.   È la voce di Dio. Stampata nel mio cuore.

Io sono la porta.           Solo tu sei la porta.    Solo se passo  da te.    Mi posso salvare.        Io sono la porta.           Solo se passo da te.   Posso entrare  nel Regno di Dio.                   Io sono la porta.           Solo se passo da te.   Trovo ristoro,  nel Regno di Dio.

 

Io sono la porta.     Solo se passo da te.    Gli altri,   ti riconoscono.

Tu sei la nostra porta.    Solo se passiamo da te.   La viviamo.                                             La tua voce.                          

 

 

 

 

 

 

Ascolta la sua voce

  In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.  Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano.   Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».

 

 

Vengono a rubarti il cuore.  Vengono  a rubarti l’anima.  Di notte,  nel buio.  Nel buio dell’inganno,  della falsità,  dell’ipocrisia.  Nel buio del tradimento,  della negazione, della distruzione.  Nel buio della notte,  quando non ce la fai,  quando non puoi.  Quando sei triste, sfinito, quando non vedi nessuna luce.  Vengono a rubarti la verità, la giustizia, la gioia, la speranza, la fiducia.  Vengono a  strappati dalle braccia del Padre.

Vengono per portarti  via dal pastore.  Come i lupi.  Vengono per isolarti dal pastore,  perché così possono possederti, controllarti, usarti.  Vengono a proporsi come il tuo pastore, vengono per sostituirsi al tuo pastore.

Vengono a strapparti dal tuo pastore,  da Gesù,  perché sanno che lui è più potente di tutti,  perché sanno che solo lui ti può salvare.  Solo lui ti dà la forza,  solo lui ti dà la vita,  solo lui  ti porta al  Padre.

 

Segui  Gesù,  seguilo ciecamente,  come fa la pecora, senza domandarsi  perché, come, cosa, dove.  Perché solo lui sa,  ti conosce fino in fondo.  Solo lui conosce la tua strada, solo lui conosce la strada del Padre,  la volontà del  Padre.  Lui e  il Padre sono una sola cosa.  Segui Gesù e avrai come pastore il Padre che ti ha creato.

Il  Padre è il più grande di tutti.  Nessuno potrà farti del male,  nessuno potrà plagiarti, rubarti, rovinarti il cuore.  Gesù, il Signore,   è il tuo pastore,  ti protegge, ti conduce,  ti  risana.  Quando ti perdi,  ti viene a cercare.  Quando ti imprigionano le spine, ti viene a liberare.  Ti cura, ti consola.

Ti parla.  Ascolta la sua voce.  Ascolta il tuo cuore.  Il tuo cuore,  la riconoscere la sua voce.  C’è l’ha  scritta da sempre,  dentro.  L’ha ascoltata prima di venire nel mondo.  L’ha amata  prima di  venire nel mondo.

 

Gesù, ti guiderà alle acque della vita.

E  asciugherà ogni lacrima dai tuoi occhi.