L’ Epifania del Signore.

Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele”». Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo». Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.

 

Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.

 

 

L’Epifania.

  • Te la levano.   L’Epifania.
  • Ti ci hanno messo  la befana.
  • Ti ci hanno messo  una strega.
  • Ci sta  una strega.
  • Al posto di Dio.
  • Se ce la lasci  la strega.
  • Se ce la tieni  la strega.
  • Se ce la fai stare  la strega.
  • Non è più  Dio.
  • Ma tu non te la fai levare.   L’Epifania.
  • E fai la scelta di Dio.   Non della strega.
  • E ci fai stare Dio.   Non la strega.
  • E ci sta Dio.   Senza la strega.

 

 

L’Epifania cosa è.

  • L’Epifania.    È che si vede.   Chi è Gesù.
  • L’Epifania.    È che si svela.  Chi è Gesù.
  • L’Epifania.    È che si rivela.  Chi è Gesù.
  • L’Epifania.    È il cielo  che si inginocchia.
  • L’Epifania.    È il cielo  che piega il ginocchio.
  • L’Epifania.    È il cielo.  Che cade in ginocchio.
  • Davanti  al suo Signore.
  • L’Epifania.    È la terra  che si inginocchia.
  • L’Epifania.    È la terra.  Che piega il ginocchio.
  • L’Epifania.    È la terra.  Che cade in ginocchio.
  • Davanti  al suo Signore.
  • La cometa.    È il cielo  che punta il dito.
  • La cometa.    È il dito  del cielo.
  • La cometa.    È il dito  di Dio Padre.
  • Che indica  il Figlio.

 

Gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.

  • I magi.    Sono i re della terra.
  • I magi.    Sono i potenti della terra.
  • I magi.    Sono i sapienti della terra.
  • Che vengono a lui.    Da ogni parte della terra.
  • L’oro.    È lui  il Re.
  • L’oro.    È lui  il vero Re.
  • L’oro.    È lui.  L’unico Re.
  • Del cielo  e della terra.
  • L’incenso.    È lui  il Signore.
  • L’incenso.    È lui  il vero Signore.
  • L’incenso.    È lui  l’unico Signore.
  • Del cielo  e della terra.
  • La mirra.    È lui  il Salvatore.
  • La mirra.    È lui  il vero Salvatore.
  • La mirra.    È lui  l’unico Salvatore.
  • Del cielo  e della terra.

 

Si prostrarono e lo adorarono.

  • Anche tu.    Stai in ginocchio  davanti a lui.
  • Anche tu.    Piega il tuo ginocchio  davanti a lui.
  • Anche tu.    Cadi in ginocchio  davanti a lui.
  • E lo senti.    Chi è  il tuo Signore.
  • E lo senti.    Che è  il tuo Signore.
  • E lo senti.    Che è  il tuo Salvatore.
  • E lo senti.    E non ci vai più  da Erode.
  • E lo senti.    E non ci torni più  da Erode.
  • E lo senti.    Che ti ha  già salvato.

 

  • Ecco  cosa è  l’  Epifania.

 

 

 

 

 

 

Lo trovarono nel tempio.

I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro. Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.

 

“Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?”

 

 

Il Padre.

  • È il male.    Che ti leva  il Padre.
  • È il male.    Che attacca  il Padre.
  • È il male.    Che distacca  il Padre.
  • È il male.    Che stacca  il Padre.
  • Dal Figlio.
  • È il male.    Che il Padre  non c’entra.
  • È il male.    Che il Padre  non conta.
  • È il male.    Che il Padre  non ci sta.

 

Perché te lo leva.

  • Te lo leva.    Perché sa   che dal Padre viene tutto.
  • Te lo leva.    Perché sa   che dal Padre parte tutto.
  • Te lo leva.    Perché sa   che se non ci sta il Padre,  non ci sta tutto.
  • Te lo leva.    Perché sa   che dal Padre  viene il Figlio.
  • Te lo leva.    Perché sa   che con il Padre  ci sta il Figlio.
  • Te lo leva.    Perché sa   che se non ci sta il Padre.   Non ci sta il Figlio.

 

Non sapevate.

  • Ecco perché sta lì.    Perché lo devi sapere.
  • Ecco perché sta lì.    Per fartelo sapere.
  • Ecco perché sta lì.    Per potertelo dire.
  • Te lo dice Gesù.    Che il Padre  viene  prima di tutto.
  • Te lo dice Gesù.    Che il Padre  viene  sopra a tutto.
  • Te lo dice Gesù.    Che il Padre  conta.  Più di tutto.

 

Che io devo occuparmi.

  • Fai come Gesù.    Pensa prima  al Padre.
  • Fai come Gesù.    Metti prima  il Padre.
  • Fai come Gesù.    Stai dentro  al Padre.
  • Fai come Gesù.    Riempiti  del Padre.
  • Fai come Gesù.    Fai il pieno  del Padre.
  • Fai come Gesù.    Stai in pieno  con il Padre.

 

Delle cose del Padre mio.

  • Fai come Gesù.    E allora le sai   le cose del Padre.
  • Fai come Gesù.    E allora lo sai   che sono le cose del Padre. 
  • Fai come Gesù.    E allora lo sai   che è quello che vuole il Padre.
  • Fai come Gesù.    E allora lo fai.   Quello che vuole il Padre.
  • Fai come Gesù.    E allora lo fai.   Perché lo vuole il Padre.
  • Fai come Gesù.    E allora lo fai.   Con il Padre.

 

  • Ecco   perché  è nato Gesù.
  • Ecco   perché  sei nato anche tu.

 

 

 

 

 

 

Natale del Signore.

In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta. Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome,  i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me». Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.

 

“In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.”

 

 

In principio era il Verbo.

  • Te lo levano.    Che  ci stava da prima.
  • Te lo levano.    Che  ci stava già da prima.
  • Te lo levano.    Che  ci stava da sempre.
  • Il Figlio di Dio.
  • Te lo levano.    Che  stava presso Dio.
  • Te lo levano.    Che  ci stava già presso Dio.
  • Te lo levano.    Che  ci stava da sempre.  Presso il Padre.
  • Il Figlio di Dio.
  • Te lo levano.    Che  era Dio.
  • Te lo levano.    Che  era già Dio.
  • Te lo levano.    Che  è sempre stato Dio.
  • Il Figlio di Dio.

 

Tutto è stato fatto per mezzo di lui.

  • Te lo levano.    Che è stato fatto tutto  in lui.
  • Te lo levano.    Che in tutto  ci sta  lui.
  • Te lo levano.    Che in tutto  ci sta già  lui.   
  • Anche in te.
  • Te lo levano.    Che in tutto ci sta   l’impronta di Dio.
  • Te lo levano.    Che in tutto ci sta   il volto di Dio.
  • Te lo levano.    Che in tutto ci sta   la voce di Dio. 
  •  Anche in te.
  • Te lo levano.    Che tutto  esiste  in lui.
  • Te lo levano.    Che tutto  esiste.  Perché esiste  lui.
  • Te lo levano.    Che tutto  ci sta.   Perché ci sta lui. 
  •  Anche tu. 

 

E il verbo si fece carne.

  • Te lo levano.    Che è venuto sulla terra.
  • Te lo levano.    E che è rimasto  Dio.
  • Te lo levano.    Ed è ancora  Dio. 
  • E non è  solo un uomo.
  • Te lo levano.    Che è ancora  con il Padre.
  • Te lo levano.    Che sta ancora  con il Padre.
  • Te lo levano.    Che non ha mai lasciato  il Padre. 
  • E non è  solo.

 

Perché è venuto.

  • Te lo levano.    Perché  è venuto.
  • Te lo levano.    Per riprendere tutto,   su di sé.
  • Te lo levano.    Per attirare tutto  a sé.   Sulla croce.
  • Te lo levano.    Per riportare tutto.    Da dove è venuto. 
  • Te lo levano.    Per riportare tutto  al Padre.
  • Te lo levano.    Per riportare  tutto  nel Padre.
  • Te lo levano.    Per riportare tutto.   Nell’eternità. 
  • Te lo levano.    Solo un Dio   lo può fare.
  • Te lo levano.    Solo Dio   lo poteva fare.
  • Te lo levano.    E il Figlio di Dio   lo fa.     
  • E non è che non serviva   che veniva. 
  • Nessuno te la da   l’ eternità.

 

 

A quanti lo hanno accolto.   

  • Te lo levano.     Ma tu  non te lo fai levare.  
  • E  lo riconosci.    Il volto  di Dio.
  • E  lo riconosci.    Il Figlio  di Dio.
  • E  lo riconosci.    Che è  il Figlio di Dio.
  • E  lo riconosci.    E rinasci.
  • E  lo riconosci.    E rinasci  all’ eternità.    
  • E  lo riconosci.    E nasci  nell’ eternità.   
  • Con Lui  e in Lui.     Per mezzo di Lui. 
  • Perché  ci sta Lui.   Perché   è venuto   Lui.

 

Ecco   il suo Natale.       È  anche il tuo.

 

 

 

 

 

 

Elisabetta.

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

 

“Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?”

 

 

Maria.

  • È il male.    Che ti leva  Maria.
  • È il male.    Che non vuole  Maria.
  • È il male.    Che ce l’ha con  Maria.
  • È il male.    Che attacca  Maria.
  • È il male.    Che colpisce  Maria.
  • È il male.    Che ferisce  Maria.
  • Ma  non ci riesce.

 

Benedetta tu.

  • Perché se ci sta Maria.    Il male  se ne va.
  • Perché se ci sta Maria.    Il male  non ci sta.
  • Perché se ci sta Maria.    Il male  non ce la fa.
  • Perché se ci sta Maria.    Il male  è schiacciato. 
  • Perché se ci sta Maria.    Il male  è fermato.
  • Perché se ci sta Maria.    Il male  è finito.

 

La madre del mio Signore.

  • Perché è Maria.    Che porta  il Signore.
  • Perché è Maria.    Che ha  il Signore.
  • Perché è Maria.    Che ci sta  il Signore.
  • Perché è in Maria.    Che  si è incarnato.
  • Perché è in Maria.    Che  si è fatto carne.
  • Perché è in Maria.    Che  ha preso la carne.
  • Perché è in Maria.    Che  ha preso  il corpo.
  • Perché è in Maria.    Che  ha preso  il suo corpo.
  • Perché è in Maria.    Che  ci sta  il corpo.
  • Perché è in Maria.    Che  l’ha unito a Dio.
  • Perché è in Maria.    Che  sta unito a Dio.
  • Perché è in Maria.    Che  sta con Dio.

 

E beata colei che ha creduto.

  • Perché se ci sta Maria.    Ci sta il corpo.  Sulla croce.
  • Perché se ci sta Maria.    Ci sta il corpo.  Risorto.
  • Perché se ci sta Maria.    Ci sta il corpo.  Salito al cielo.
  • Perché se ci sta Maria.    Ci sta il corpo.  Alla destra del Padre.
  • Perché se ci sta Maria.    Ti da  la sua carne.
  • Perché se ci sta Maria.    Ti da  la sua carne e il suo sangue.
  • Perché se ci sta Maria.    Ci sta  l’eucaristia.

 

  • Ecco  chi viene.
  • Ecco  chi viene a casa tua.
  • Ecco  viene Maria.
  • E ti sussulta il cuore   di gioia.

 

 

 

 

 

 

Che cosa dobbiamo fare .

In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto». Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato». Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe». Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile». Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.

 

“Le folle interrogavano Giovanni, dicendo: “Che cosa dobbiamo fare?”

 

 

Le folle interrogavano Giovanni.

  • Anche tu.
  • Non sai  cosa fare.
  • Non sai  come fare.
  • Non sai  da chi andare.
  • A fartelo dire.

 

Che cosa dobbiamo fare?

  • Viene Gesù.
  • E ti da.   Lo Spirito Santo.
  • Te lo dice  lo Spirito Santo.
  • Quello che devi fare.
  • Te lo dice   lo Spirito Santo.
  • Come  lo devi fare.
  • Quando  lo devi fare.
  • Perché  lo devi fare.
  • Quello  che devi fare.

 

  • Te lo fa sapere  lo Spirito Santo.
  • Quello che devi fare.
  • Solo lui  lo sa.
  • Quello  che devi fare.
  • Solo con lui  lo sai.
  • Quello  che devi fare.
  • Te lo fa fare  lo Spirito Santo.
  • Quello che devi fare.
  • Solo con lui   lo fai.
  • Solo con lui.  Ce la fai.
  • A fare.   Quello che devi fare.
  • Te lo continua  a far fare.
  • Lo Spirito Santo.
  • Quello  che devi fare.
  • Così  non lo lasci.
  • Così  non ti fermi.
  • Così  non smetti.
  • Di fare.  Quello che devi fare.
  • Ti dà la forza,  lo Spirito Santo.
  • Di fare.   Quello che devi fare.
  • Con la sua forza.   Ce la fai.
  • Con la sua forza.   Puoi.
  • Fare.   Quello che devi fare.
  • Ti da la forza  lo Spirito Santo.
  • Di continuare  a fare.
  • Quello che devi fare.
  • E lo fai fino   in fondo.
  • E lo fai fino   alla fine.
  • Quello che devi fare.

 

  • E ti da  Dio.   Lo Spirito Santo.
  • Così lo fai  in Dio.
  • Quello che devi fare.
  • Così lo fai  con Dio.
  • E ci sta  Dio.
  • In quello  che devi fare.

 

  • Ecco   quello che devi fare.

 

 

 

 

 

 

L’ Immacolata Concezione .

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

 

“La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».

 

 

La caduta.

  • Il serpente.  Ti ha ingannato.
  • E lo fa  ancora.
  • E ci prova  ancora.
  • E continua  ancora.
  • E tu ci sei  cascato.
  • E tu ci sei  caduto.
  • E ci ricadi  ancora.
  • E continui  ancora.

 

La vergine.

  • In Maria.    Non ci sta  la caduta.
  • In Maria.    Non c’è mai stata  la caduta.
  • Perché Maria.    La aggiusta  la caduta.
  • È Maria.    Che risolve  la caduta. 
  • È Maria.    Che ti fa uscire  dalla caduta.
  • È Maria.    Che ti fa risalire  dalla caduta.

 

Ecco la serva del Signore.

  • È il si  di Maria.
  • Che fa nascere  Gesù.
  • Che da un corpo  al Figlio di Dio.
  • Che da corpo  al Figlio di Dio.
  • È il Figlio di Dio.
  • Che fa cadere  il serpente.
  • Che fa crollare  il serpente.
  • Che fa morire  il serpente.
  • È il Figlio di Dio.
  • Che ti leva  la caduta.
  • Che ti salva  dalla caduta.
  • Che ti libera  dalla caduta.
  • È Il Figlio di Dio.
  • Che ti tira su  dalla caduta.
  • Che ti solleva  dalla caduta.
  • Che ti riscatta  dalla caduta.
  • Che non ti fa  cadere più.

 

  • È il si  di Maria. 
  • È il si  di Gesù  al Padre. 
  • È il Padre   che ti tira su.

 

 

 

 

 

 

Vegliate !

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina. State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

 

“Risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.”

 

 

Vegliate.

  • Dormi.    E non vedi niente.
  • Dormi.    E non senti niente.
  • Dormi.    E non ci sta niente.
  • Dormi.    Per non vedere.
  • Dormi.    Per non sapere.
  • Dormi.    Per non sentire.
  • Dormi.    E non la vedi la salvezza.
  • Dormi.    E non la pensi la salvezza.
  • Dormi.    E non la vuoi la salvezza.
  • Dormi.    E non ci sta la salvezza.

 

Risollevatevi e alzate il capo.

  • Veglia.    Svegliati!
  • Veglia.    Apri gli occhi.
  • Veglia.    Datti una svegliata.
  • Veglia.    Datti una scrollata.
  • Veglia.    Tirati su.
  • Veglia.    Alzati su.
  • Veglia.    Risollevati.
  • Veglia.    Stai su.
  • Veglia.    Alza il capo.
  • Veglia.    Alza la testa.
  • Veglia.    Rialza la testa.
  • Veglia.    Tieni alta  la testa.
  • Veglia.    A testa alta.

 

La vostra liberazione.

  • E lo vedi.    Chi ti viene  a liberare.
  • E lo vedi.    Se ti viene  a liberare.
  • E lo vedi.    Che ti viene  a liberare.
  • E lo vedi.    Che ti porta  la redenzione.
  • E lo vedi.    Che ci sta  la redenzione.
  • E lo vedi.    Che è  la redenzione.

Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.

  • E lo vedi.    Che è  il Signore.
  • E lo vedi.    Che è  il Signore Gesù.
  • E lo vedi.    Che è lui   la verità.    Quella vera.   
  • E lo vedi.    Che viene   la verità.    Quella vera.
  • E lo vedi.    Che è  il Signore.
  • E lo vedi.    Che è  il Signore Gesù.
  • E lo vedi.    Che è lui    la potestà.   Quella vera.  
  • E lo vedi.    Che viene   la potestà.   Quella vera.
  • E lo vedi.    Che è  il Signore.
  • E lo vedi.    Che è  Signore Gesù.
  • E lo vedi.    Che è lui    la maestà.    Quella vera.  
  • E lo vedi.    Che viene    la maestà.   Quella vera.

 

  • E lo vedi.     Che   manca poco.  
  • E lo vedi.     Che   ci manca poco.
  • E lo vedi.     Che   è tra  poco.

 

 

 

 

 

 

Cristo Re.

In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?». Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù». Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».

 

“Il mio regno non è di quaggiù”. Allora Pilato gli disse: “Dunque tu sei re?” Rispose Gesù: “Tu lo dici: io sono re.” 

 

Il Re.

  • Lo fai tu.   Il Re. 
  • Lo vuoi fare tu.   Il Re. 
  • Ti metti tu.   Al centro. 
  • Ci stai tu.   Al centro.
  • Lo fai tu.   Il centro. 
  • Ma non sei tu.   Il centro. 
  • Ma non sei tu.   Il Re.   
  • Lo fai  un altro.   Il Re. 
  • Ci metti  un altro.   Al centro. 
  • Ci fai stare  un altro.   Al centro. 
  • Lo fai  un altro.   Il centro. 
  • Ma non è lui.    Il centro.   
  • Ma non è lui.    Il Re. 

 

Io sono Re. 

  • Chi ti tira  di qua.
  • Chi ti tira  di là.
  • Vieni qua.   Vai là. 
  • Non andare  là. 
  • Non stare  qua.
  • Non si sa più. 
  • Dove sta  il centro.   
  • Ecco dove sta  il centro. 
  • Ecco come lo trovi  il centro. 
  • Ecco chi è  il centro. 
  • E’ il Figlio di Dio.   Il Centro.     
  • E’ il Re.    Il Centro. 
  • E’ il vero Re.    Il Centro. 
  • E’ il Figlio di Dio.   Il Centro.     
  • E’ il Figlio di Dio.    Il vero Centro. 
  • E’ il Figlio di Dio.    L’unico Centro. 
  • E’ il Figlio di Dio.    Il vero  Re. 
  • E’ il Figlio di Dio.    L’unico  Re.   

 

Il mio Regno.

  • Non lo fanno  gli altri. 
  • Non te lo danno  gli altri.
  • Non ce l’hanno  gli altri.
  • Il Regno di Dio.   
  • Solo Gesù.   Te lo da  il Regno di Dio.   
  • Solo Gesù.   Ce l’ha  il Regno di Dio. 
  • Solo in Gesù.   Sta  il Regno di Dio. 
  • Solo in Gesù.    Stai  nel Regno di Dio. 
  • Solo con Gesù.    Stai  nel Regno di Dio.
  • Solo per Gesù.    Ci vai  nel Regno di Dio.   
  • E con Gesù.     Ci stai.  Nel Regno di Dio. 
  • Fin da ora.   

 

 

 

 

 

 

 

La seconda venuta di Cristo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà,  la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo.  Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte. In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre».

 

“Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo.”

 

 

Il Figlio dell’uomo venire sulle nubi.

  • Non è la fine.    È  l’inizio.
  • Non è la fine.    È la fine  della fine.
  • Non è la fine.    E non ci sta più  la fine.
  • Non è la fine.    È Dio  che viene.
  • Non è la fine.    È il Figlio di Dio  che viene.
  • Non è la fine.    È Dio  senza fine.
  • È il Figlio di Dio.    Il sole  che non si oscura.
  • È il Figlio di Dio.    La stella  che non cade.
  • È il Figlio di Dio.    La potenza  che non svanisce.
  • È il Figlio di Dio.    La potenza  che non si rompe.
  • È il Figlio di Dio.    La potenza  che non si corrompe.
  • È il Figlio di Dio.    La potenza  che non si sconvolge.
  • È il Figlio di Dio.    La potenza  che non ti sconvolge.

 

Manderà gli angeli.

  • Viene.    E ti da  la sua vita.
  • Viene.    E ti ridà  la vita.
  • Viene.    E ridà  la vita al tuo corpo.
  • Viene.    E torni  in vita.
  • Viene.    E torni in vita  con il suo corpo.
  • Viene.    E riprende vita  il tuo corpo.

 

Dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo.

  • Viene.    E unisce  la tua anima con il tuo corpo.
  • Viene.    E si riunisce  la tua anima al tuo corpo.
  • Viene.    E torni in vita.  Con l’anima e il corpo.
  • Viene.    E torna intero pure  chi avevi perduto.
  • Viene.    E puoi abbracciare pure  chi avevi perduto.
  • Viene.    Con l’anima e il corpo.

 

Radunerà i suoi eletti.

  • Sei eletto.    Scelto  da lui.
  • Sei eletto.    Voluto  da lui.
  • Sei eletto.    L’ha voluto  lui.
  • Sei eletto.    Ti ha voluto  lui.
  • Sei eletto.    E ti unisce  a lui.
  • Sei eletto.    E stai  con lui.
  • Sei eletto.    E vivi  con lui.
  • Sei eletto.    Con l’anima  e con il corpo.

 

  • Per l’ eternità.    Senza fine.

 

 

 

 

 

 

 

L’obolo della vedova

In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa». Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere»

 

“Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti… Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.”

 

 

Una vedova povera.

  • Lei.    Non passeggia  in lunghe vesti.
  • Lei.    Non ha  lunghe vesti.
  • Lei.    Non ha  altre vesti.
  • Lei.    Non riceve  saluti.
  • Lei.    Manco  la guardano.
  • Lei.    Manco  la vedono.
  • Lei.    Manco  la notano.
  • Lei.    Non ha  i primi seggi.
  • Lei.    Non ce  l’ha il seggio.
  • Lei.    Non  si siede proprio.
  • Lei.    Non ha  i primi posti.
  • Lei.    Non ha  l’ultimo posto.
  • Lei.    Non ha  manco un posto.
  • Lei.    Gli hanno divorato  la casa.
  • Lei.    È divorata  nella sua casa.
  • Lei.    Manco ce l’ha  la casa.
  • Lei.    Quando prega.  Nessuno la vede.
  • Lei.    Quando prega.  Nessuno lo sa.
  • Lei.    Quando prega.  Dio solo lo sa.

 

Vi getto due monetine.

  • Lei.    Non ha  molte monete.
  • Lei.    Non tiene  molte monete.
  • Lei.    Non ce l’ha  le monete.
  • Lei.    Non ha manco  una moneta.
  • Lei.    Ha solo  un soldo.
  • Lei.    Ha solo  due monetine.
  • Lei.    Piccole.  Come lei.
  • Lei.    Povere.  Come lei.
  • Lei.    Assomigliano  a lei.

 

Tutto quello che aveva.

  • Lei.    Sono tutto  per lei.
  • Lei.    Sono tutto  quello che ha.
  • Lei.    Sono tutto  quello che è.
  • Lei.    E lo ha messo  in Dio.
  • Lei.    E lo ha riposto  in Dio.
  • Lei.    E lo ha posto  in Dio.

 

  • Perché Dio.    È tutto per lei.
  • E Dio.   Lo sa.