Li mandò a due a due

jesusIn quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.  E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro».  Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.

 

 

E tu che fai?

Gesù  chiama anche te.  Non ti girare,  a vedere se dice a qualcun altro.  È te che chiama,  è te che vuole.  È te che manda.

Con chi?

In due.  Da solo non ce la fai.   In due, per essere in tre,  con Gesù.   Allora, solo allora diventi  amore,  condivisione, comunione.  Tra voi due,  e con gli altri.

A fare cosa?

A salvare le persone.   A vincere il male,  che le distrugge.   Con il potere di Gesù.  Solo lui lo può fare.   E lo ha dato agli apostoli, ai sacerdoti,  per vincere il male.  Per levare il male.  Per guarire dal male.

Come?

Solo con un bastone.    Su che, ti appoggi.   Su chi, ti appoggi veramente.  Su che, ti basi. Gesù è l’unico  che ti sostiene.

Senza sacca.   Cosa c’è nella  tua sacca.  Guardaci dentro bene,  fino in fondo.   Quali sono le vere intenzioni, con cui vai.   Cosa si nasconde sotto. Cosa porti veramente,  con te.

Né pane.    Qual’è il  tuo  vero pane.  Di che si nutri.   Cosa ti soddisfa.  Cosa ti riempie.   Solo il pane di Dio lo può fare,  e il pane condiviso con i fratelli.

Né denaro.   Quanto denaro,  quale denaro cerchi.  Sei  dipendente, schiavo, incatenato. Senza denaro, sei liberato.

Con quante tuniche?   Con quanti travestimenti, vai.   Con quante coperture.  Con quante forme.  Con quali paramenti.   Vesti l’umiltà di Dio.

Entra nelle case.  Non aspettare che gli altri vengano da te.  Come un re.  Vai da loro. Entra nella loro realtà,  dolorosa, faticosa, ferita.  Entra nelle loro piaghe, e porta il Signore. E porta il Salvatore.

Se non ti accolgono.   Se ti rifiutano,  se non ti vogliono.   Se si ostinano.  Fagli capire,  fagli vedere cosa gli fa il male.   Li fa diventare polvere,  ai suoi piedi.   E poi li scrolla.

Levare il male,  fa guarire.    Fa guarire le ferite,  dei tuoi fratelli.

E anche le tue.