L’ Immacolata Concezione .

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

 

“La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».

 

 

La caduta.

  • Il serpente.  Ti ha ingannato.
  • E lo fa  ancora.
  • E ci prova  ancora.
  • E continua  ancora.
  • E tu ci sei  cascato.
  • E tu ci sei  caduto.
  • E ci ricadi  ancora.
  • E continui  ancora.

 

La vergine.

  • In Maria.    Non ci sta  la caduta.
  • In Maria.    Non c’è mai stata  la caduta.
  • Perché Maria.    La aggiusta  la caduta.
  • È Maria.    Che risolve  la caduta. 
  • È Maria.    Che ti fa uscire  dalla caduta.
  • È Maria.    Che ti fa risalire  dalla caduta.

 

Ecco la serva del Signore.

  • È il si  di Maria.
  • Che fa nascere  Gesù.
  • Che da un corpo  al Figlio di Dio.
  • Che da corpo  al Figlio di Dio.
  • È il Figlio di Dio.
  • Che fa cadere  il serpente.
  • Che fa crollare  il serpente.
  • Che fa morire  il serpente.
  • È il Figlio di Dio.
  • Che ti leva  la caduta.
  • Che ti salva  dalla caduta.
  • Che ti libera  dalla caduta.
  • È Il Figlio di Dio.
  • Che ti tira su  dalla caduta.
  • Che ti solleva  dalla caduta.
  • Che ti riscatta  dalla caduta.
  • Che non ti fa  cadere più.

 

  • È il si  di Maria. 
  • È il si  di Gesù  al Padre. 
  • È il Padre   che ti tira su.

 

 

 

 

 

 

Vegliate !

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina. State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

 

“Risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.”

 

 

Vegliate.

  • Dormi.    E non vedi niente.
  • Dormi.    E non senti niente.
  • Dormi.    E non ci sta niente.
  • Dormi.    Per non vedere.
  • Dormi.    Per non sapere.
  • Dormi.    Per non sentire.
  • Dormi.    E non la vedi la salvezza.
  • Dormi.    E non la pensi la salvezza.
  • Dormi.    E non la vuoi la salvezza.
  • Dormi.    E non ci sta la salvezza.

 

Risollevatevi e alzate il capo.

  • Veglia.    Svegliati!
  • Veglia.    Apri gli occhi.
  • Veglia.    Datti una svegliata.
  • Veglia.    Datti una scrollata.
  • Veglia.    Tirati su.
  • Veglia.    Alzati su.
  • Veglia.    Risollevati.
  • Veglia.    Stai su.
  • Veglia.    Alza il capo.
  • Veglia.    Alza la testa.
  • Veglia.    Rialza la testa.
  • Veglia.    Tieni alta  la testa.
  • Veglia.    A testa alta.

 

La vostra liberazione.

  • E lo vedi.    Chi ti viene  a liberare.
  • E lo vedi.    Se ti viene  a liberare.
  • E lo vedi.    Che ti viene  a liberare.
  • E lo vedi.    Che ti porta  la redenzione.
  • E lo vedi.    Che ci sta  la redenzione.
  • E lo vedi.    Che è  la redenzione.

Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.

  • E lo vedi.    Che è  il Signore.
  • E lo vedi.    Che è  il Signore Gesù.
  • E lo vedi.    Che è lui   la verità.    Quella vera.   
  • E lo vedi.    Che viene   la verità.    Quella vera.
  • E lo vedi.    Che è  il Signore.
  • E lo vedi.    Che è  il Signore Gesù.
  • E lo vedi.    Che è lui    la potestà.   Quella vera.  
  • E lo vedi.    Che viene   la potestà.   Quella vera.
  • E lo vedi.    Che è  il Signore.
  • E lo vedi.    Che è  Signore Gesù.
  • E lo vedi.    Che è lui    la maestà.    Quella vera.  
  • E lo vedi.    Che viene    la maestà.   Quella vera.

 

  • E lo vedi.     Che   manca poco.  
  • E lo vedi.     Che   ci manca poco.
  • E lo vedi.     Che   è tra  poco.

 

 

 

 

 

 

Cristo Re.

In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?». Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù». Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».

 

“Il mio regno non è di quaggiù”. Allora Pilato gli disse: “Dunque tu sei re?” Rispose Gesù: “Tu lo dici: io sono re.” 

 

Il Re.

  • Lo fai tu.   Il Re. 
  • Lo vuoi fare tu.   Il Re. 
  • Ti metti tu.   Al centro. 
  • Ci stai tu.   Al centro.
  • Lo fai tu.   Il centro. 
  • Ma non sei tu.   Il centro. 
  • Ma non sei tu.   Il Re.   
  • Lo fai  un altro.   Il Re. 
  • Ci metti  un altro.   Al centro. 
  • Ci fai stare  un altro.   Al centro. 
  • Lo fai  un altro.   Il centro. 
  • Ma non è lui.    Il centro.   
  • Ma non è lui.    Il Re. 

 

Io sono Re. 

  • Chi ti tira  di qua.
  • Chi ti tira  di là.
  • Vieni qua.   Vai là. 
  • Non andare  là. 
  • Non stare  qua.
  • Non si sa più. 
  • Dove sta  il centro.   
  • Ecco dove sta  il centro. 
  • Ecco come lo trovi  il centro. 
  • Ecco chi è  il centro. 
  • E’ il Figlio di Dio.   Il Centro.     
  • E’ il Re.    Il Centro. 
  • E’ il vero Re.    Il Centro. 
  • E’ il Figlio di Dio.   Il Centro.     
  • E’ il Figlio di Dio.    Il vero Centro. 
  • E’ il Figlio di Dio.    L’unico Centro. 
  • E’ il Figlio di Dio.    Il vero  Re. 
  • E’ il Figlio di Dio.    L’unico  Re.   

 

Il mio Regno.

  • Non lo fanno  gli altri. 
  • Non te lo danno  gli altri.
  • Non ce l’hanno  gli altri.
  • Il Regno di Dio.   
  • Solo Gesù.   Te lo da  il Regno di Dio.   
  • Solo Gesù.   Ce l’ha  il Regno di Dio. 
  • Solo in Gesù.   Sta  il Regno di Dio. 
  • Solo in Gesù.    Stai  nel Regno di Dio. 
  • Solo con Gesù.    Stai  nel Regno di Dio.
  • Solo per Gesù.    Ci vai  nel Regno di Dio.   
  • E con Gesù.     Ci stai.  Nel Regno di Dio. 
  • Fin da ora.   

 

 

 

 

 

 

 

La seconda venuta di Cristo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà,  la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo.  Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte. In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre».

 

“Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo.”

 

 

Il Figlio dell’uomo venire sulle nubi.

  • Non è la fine.    È  l’inizio.
  • Non è la fine.    È la fine  della fine.
  • Non è la fine.    E non ci sta più  la fine.
  • Non è la fine.    È Dio  che viene.
  • Non è la fine.    È il Figlio di Dio  che viene.
  • Non è la fine.    È Dio  senza fine.
  • È il Figlio di Dio.    Il sole  che non si oscura.
  • È il Figlio di Dio.    La stella  che non cade.
  • È il Figlio di Dio.    La potenza  che non svanisce.
  • È il Figlio di Dio.    La potenza  che non si rompe.
  • È il Figlio di Dio.    La potenza  che non si corrompe.
  • È il Figlio di Dio.    La potenza  che non si sconvolge.
  • È il Figlio di Dio.    La potenza  che non ti sconvolge.

 

Manderà gli angeli.

  • Viene.    E ti da  la sua vita.
  • Viene.    E ti ridà  la vita.
  • Viene.    E ridà  la vita al tuo corpo.
  • Viene.    E torni  in vita.
  • Viene.    E torni in vita  con il suo corpo.
  • Viene.    E riprende vita  il tuo corpo.

 

Dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo.

  • Viene.    E unisce  la tua anima con il tuo corpo.
  • Viene.    E si riunisce  la tua anima al tuo corpo.
  • Viene.    E torni in vita.  Con l’anima e il corpo.
  • Viene.    E torna intero pure  chi avevi perduto.
  • Viene.    E puoi abbracciare pure  chi avevi perduto.
  • Viene.    Con l’anima e il corpo.

 

Radunerà i suoi eletti.

  • Sei eletto.    Scelto  da lui.
  • Sei eletto.    Voluto  da lui.
  • Sei eletto.    L’ha voluto  lui.
  • Sei eletto.    Ti ha voluto  lui.
  • Sei eletto.    E ti unisce  a lui.
  • Sei eletto.    E stai  con lui.
  • Sei eletto.    E vivi  con lui.
  • Sei eletto.    Con l’anima  e con il corpo.

 

  • Per l’ eternità.    Senza fine.

 

 

 

 

 

 

 

L’obolo della vedova

In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa». Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere»

 

“Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti… Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.”

 

 

Una vedova povera.

  • Lei.    Non passeggia  in lunghe vesti.
  • Lei.    Non ha  lunghe vesti.
  • Lei.    Non ha  altre vesti.
  • Lei.    Non riceve  saluti.
  • Lei.    Manco  la guardano.
  • Lei.    Manco  la vedono.
  • Lei.    Manco  la notano.
  • Lei.    Non ha  i primi seggi.
  • Lei.    Non ce  l’ha il seggio.
  • Lei.    Non  si siede proprio.
  • Lei.    Non ha  i primi posti.
  • Lei.    Non ha  l’ultimo posto.
  • Lei.    Non ha  manco un posto.
  • Lei.    Gli hanno divorato  la casa.
  • Lei.    È divorata  nella sua casa.
  • Lei.    Manco ce l’ha  la casa.
  • Lei.    Quando prega.  Nessuno la vede.
  • Lei.    Quando prega.  Nessuno lo sa.
  • Lei.    Quando prega.  Dio solo lo sa.

 

Vi getto due monetine.

  • Lei.    Non ha  molte monete.
  • Lei.    Non tiene  molte monete.
  • Lei.    Non ce l’ha  le monete.
  • Lei.    Non ha manco  una moneta.
  • Lei.    Ha solo  un soldo.
  • Lei.    Ha solo  due monetine.
  • Lei.    Piccole.  Come lei.
  • Lei.    Povere.  Come lei.
  • Lei.    Assomigliano  a lei.

 

Tutto quello che aveva.

  • Lei.    Sono tutto  per lei.
  • Lei.    Sono tutto  quello che ha.
  • Lei.    Sono tutto  quello che è.
  • Lei.    E lo ha messo  in Dio.
  • Lei.    E lo ha riposto  in Dio.
  • Lei.    E lo ha posto  in Dio.

 

  • Perché Dio.    È tutto per lei.
  • E Dio.   Lo sa.

 

 

 

 

 

 

Il primo comandamento

In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi». Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici». Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

 

“Il Signore nostro Dio è l’unico Signore:  amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore”.

 

 

È l’unico Signore.

  • È il male.    Che non lo fa  uno.
  • È il male.    Che non lo vuole  uno.
  • È il male.    Così non è  uno.
  • È il male.    Così non è più  Dio.
  • È il male.    Che lo fa  tanti.
  • È il male.    Che lo fa  tutti.
  • È il male.    Così non è  uno.
  • È il male.    Così non è  Dio.

 

Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore.

  • È il male.    Che te lo fa credere.
  • È il male.    Che non è  il tuo Dio.
  • È il male.    Che non è più  il tuo Dio.
  • È il male.    Che non ci sta più.  Il tuo Dio.
  • Ma tu.    Non ci caschi.
  • Ma tu.    Lo fai tuo.  Dio.
  • Ma tu.    Lo fai ancora più tuo.  Dio.
  • Ma tu.    Lo ami di più.  Dio.
  • Ma tu.    Lo ami ancora di più.  Dio.

 

Amerai il prossimo tuo come te stesso.

  • È il male.    Che  te lo leva  il prossimo.
  • È il male.    Che  non te lo fa amare.
  • È il male.    Che  te lo fa odiare.
  • È il male.    Che  te lo porta via.  Il prossimo.
  • Ma tu.    Non ci caschi.
  • Ma tu.    Lo cerchi tu.  Il prossimo.
  • Ma tu.    Lo cerchi di più.  Il prossimo.
  • Ma tu.    Lo ami di più.  Il prossimo.
  • Ma tu.    Lo ami ancora di più.  Il prossimo.

 

  • Perché sei tu.    Il prossimo.

 

 

 

 

 

 

Bartimèo

In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.

 

 

Era cieco.

  • È il male.    Che ti ha accecato.
  • È il male.    Che ti ha fatto  cieco.
  • È il male.    Che ti vuole  cieco.
  • È il male.    Così non lo vedi  il bene.
  • È il male.    Che ti porta  nelle tenebre.
  • È il male.    Che ti tiene  nelle tenebre.
  • È il male.    Che ti inchioda  nelle tenebre.
  • È il male.    Nelle sue tenebre.
  • Ma la tua anima.    Non è  cieca.
  • Ma la tua anima.    Non si è cecata.
  • Ma la tua anima.    Non si è accecata.
  • Ma la tua anima.    Ci vede ancora.

 

Sedeva lungo la strada a mendicare.

  • È la tua anima.    Che ti porta  su quella strada.
  • È la tua anima.    Che ti tiene  su quella strada.
  • È la tua anima.    Che lo sa che ci passa Gesù.  Su quella strada.
  • È la tua anima.    Che lo sente Gesù.  Su quella strada.
  • È la tua anima.    Che lo vede Gesù.  Su quella strada.
  • È la tua anima.    Che lo sa che è Gesù.  Su quella strada.
  • È la tua anima.    Che grida.  Su quella strada.
  • È la tua anima.    Che salta fuori.  Da quella strada.
  • È la tua anima.    Che si lancia fuori.  Da quella strada.

 

Gesù, abbi pietà di me!

  • Abbi pietà di me.    Staccami  il male.
  • Abbi pietà di me.    Strappami  il male.
  • Abbi pietà di me.    Strappami  dal male.
  • Abbi pietà di me.    Ma non basta.
  • Abbi pietà di me.    Lo devi gridare forte.
  • Abbi pietà di me.    Lo devi gridare  più forte.
  • Abbi pietà di me.    Per levarti quel male.
  • Abbi pietà di me.    Deve essere  più forte.

 

Che io veda.

  • Che io veda.    Tirami fuori  dalle tenebre.
  • Che io veda.    Portami fuori  dalle tenebre.
  • Che io veda.    Liberami  dalle tenebre.
  • Che io veda.    Tu  lo puoi fare.
  • Che io veda.    Solo tu  lo puoi fare.
  • Che io veda.    Io so che tu  lo puoi fare.

 

E subito vide.

  • E ci vedi.    E le tenebre  se ne vanno.
  • E ci vedi.    E le tenebre  non ci stanno.
  • E ci vedi.    E le tenebre  non ci stanno più.
  • E ci vedi.    Ci sta solo  Gesù.  
  • E ci vedi.     E lo vedi  Gesù.

 

 

 

 

 

 

Il primo

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra».
Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato». Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».

 

Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra”.

 

 

Concedici di sedere.

  • Vuoi essere  il primo.
  • Devi essere  il primo.
  • Ti fai  primo.
  • Primo  di Dio.
  • Prima  di Dio.

Uno alla tua destra.

  • Vuoi  il trono.
  • Vuoi pure  il trono.
  • Gli prendi pure  il trono.
  • Ti prendi pure  il trono.
  • Il trono  di Dio.
  • Il trono  a Dio.

Nella tua gloria.

  • Vuoi pure  la gloria.
  • Gli prendi pure  la gloria.
  • La gloria  di Dio.
  • La gloria  a Dio.

 

 

Chi vuole diventare grande tra voi.

  • Sei grande.    Se  sei  come Gesù.
  • Sei grande.    Se  fai  come Gesù.
  • Sei grande.    Se  lo fai  con Gesù.

 

Sarà vostro servitore.

  • Sei primo.    Se  metti prima  il Padre.
  • Sei primo.    Se  metti prima  i figli  del Padre.
  • Sei primo.    Se  metti prima  i figli  nel Padre.
  • Sei primo.    E servi   il Padre.
  • Sei primo.    E servi   i figli  del Padre.
  • Sei primo.    E servi   i figli  nel Padre.
  • Sei primo.    Allora  l’altro   viene prima.
  • Sei primo.    Solo allora l’altro   viene prima.
  • Sei primo.    Solo allora ce la fai    a metterlo prima.

 

  • E sei primo.     Nel cuore  del Padre.  

 

 

 

 

 

Il giovane ricco

In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni. Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio». Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà».

 

“Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?”

 

 

Per avere la vita eterna.

  • Avere.    Quello che conta. Per te.
  • Avere.    Solo quello conta. Per te.
  • Avere.    Non ti basta. A te.
  • Vuoi tutto.    Quello che hai.
  • Vuoi tutto.    Non ti basta mai.
  • Vuoi tutto.    E pure  la vita eterna.

Maestro.

  • Maestro.    Non ci sta altro. Per te.
  • Maestro.    Non è altro. Per te.
  • Maestro.    Non è Dio. Per te.

Tutte queste cose le ho osservate.

  • Maestro.    Come se fosse da fare.
  • Maestro.    Come se fosse da pagare.
  • Maestro.    Come se fosse da guadagnare.

 

Gesù fissò lo sguardo su di lui.

  • Ecco quello che conta.    Dio che sta davanti a te.
  • Ecco quello che conta.    Lo sguardo di Dio.  Su di te.
  • Ecco quello che conta.    Dio che guarda te.

Lo amò.

  • Ecco quello che conta.    L’amore  del Signore.
  • Ecco quello che conta.    L’amore  per il Signore.
  • Ecco quello che conta.    Se lo fai per amore.

 

Va, vendi quello che hai.

  • Staccati.    Dall’ avere.
  • Staccati.    Lascia andare  l’avere.
  • Staccati.    Vendi  l’avere.

Se ne andò rattristato.

  • L’avere.    Non lo lasci.
  • L’avere.    Non lo molli.
  • L’avere.    Non ti stacchi.
  • L’avere.    Non ti molla lui.
  • L’avere.    Non ti lascia lui.
  • L’avere.    Ti porta via.  Lui.

 

Noi abbiamo lasciato tutto.

  • L’avere.    Tu lo lasci.
  • L’avere.    Tu lo lasci tutto.
  • L’avere.    E hai  il Signore.
  • L’avere.    E il Signore  è tutto.

E hai   la vita eterna.

 

 

 

 

 

 

Una sola carne

In quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio». Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro.

 

“I due diventeranno una carne sola.  Così non sono più due,  ma una sola carne.”

 

 

Una carne sola.

  • È il male.    Che spacca la coppia.
  • È il male.    Che stacca la coppia.
  • È il male.    Che strappa la coppia.
  • È il male.    Così non fanno più  una sola carne.
  • È il male.    Così non hanno più  una sola carne.
  • È il male.    Così non sono più  una sola carne.
  • Sono i bambini.    La sola carne.
  • Sono i bambini.    Quella carne.
  • Sono i bambini.    La loro carne.

 

Perché lo fa ?

  • È il male.    Così strappa  i bambini.
  • È il male.    Così stacca  i bambini.
  • È il male.    Così spezza  i bambini.
  • È il male.    Così strappa  il Figlio di Dio.  Ai bambini.
  • È il male.    Così stacca  il Figlio di Dio.  Nei bambini.
  • È il male.    Così spezza  il Figlio di Dio.   Dai bambini.

 

Come lo accoglie un bambino.

  • Il bambino.    Ti fa vedere  come si fa.
  • Il bambino.    Ti fa vedere  come lo fa.
  • Il bambino.    Ti fa sapere  come si fa.
  • A stare  con Dio.
  • Il bambino.    Mette i suoi occhi  in Dio.
  • Il bambino.    Tiene i suoi occhi  in Dio.
  • Il bambino.    Non li leva i suoi occhi  da Dio.
  • Il bambino.    Ha il volto  in Dio.
  • Il bambino.    Ci mette il suo volto  in Dio.
  • Il bambino.    Ha il suo volto  nel volto di Dio.

 

  • Ecco   cosa è  piccolo.
  • Ecco   come ti fai  piccolo.
  • Ecco   come sei  piccolo.
  • Ecco   quando sei piccolo.