Coronato di spine

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Allora i soldati lo condussero dentro il cortile, cioè nel pretorio, e convocarono tutta la truppa. Lo vestirono di porpora, intrecciarono una corona di spine e gliela misero attorno al capo. Poi presero a salutarlo: «Salve, re dei Giudei!». E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano davanti a lui. Dopo essersi fatti beffe di lui, lo spogliarono della porpora e gli fecero indossare le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo. 

 

 

 

Gesù è coronato di spine.

In lui,  ci sei tu,  umiliato.  Quando ti rubano la dignità.  Quando la violano,  quando la cancellano.

Ci sei tu,  che sei disprezzato, odiato, oltraggiato. Tu,  che sei  calpestato,  evitato, ripudiato.   Tu,  che sei  schernito, deriso, beffato.

Ci sei tu,  quando ti usano, come un oggetto.  Quando ti sfruttano, come un oggetto. Quando  si impadroniscono di te, come un oggetto.  Quando  ti sfigurano,   ti sfregiano,     ti  tagliano,   il cuore e l’anima.

Ci sei tu,   quando ridono di te.   Quando ti coprono di porpora falsa.  Quando ti mettono una corona finta.  Fatta di spine.

 

Gesù,   il Figlio di Dio, il Re dei re,   le ha prese su di sé,  quelle spine.   Lui prima di te,   con te,  per te.

In lui, nella sua carne,  sono diventate,  lacrime di sangue.   Il sangue  del Figlio di Dio.

Che salva da tutte le spine.