Amatevi gli uni gli altri

Quando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito.  Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.  Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».

 

 

Come io ho amato voi,    così amatevi   gli uni gli altri.                                                            E tu,   come ami ?

 

Come vuoi tu.

Ami,   chi  vuoi tu.    Te lo scegli tu,  chi amare.   Quello che ti pare.  Quello che ti piace. Quello che ti serve.

Ami,   come  vuoi tu.   Come dici tu. Come pensi tu.   Come ti va. Se ti va.  Quando ti va.

Chi non ami,  chi non ti piace.    Lo fai fuori.      Lo metti fuori.  Lo butti via.  Lo metti via.   Lo elimini.    Così non c’è più.  E ci sei solo tu.      Ma non c’è  Gesù.

 

Come Gesù.

È  di Gesù.    Viene da Gesù glorificato,   l’amore vero, l’amore sincero,   per l’altro. L’amore,   che ti porta all’altro.    L’amore che non ti fa stare, senza l’altro.

Con l’amore di Gesù,   solo con l’amore di Gesù,     ce la fai ad amare   come Gesù.     Con il cuore di Gesù.     E  ti palpita il cuore,   ti danza il cuore,   ti sorride il cuore,     quando incontri  l’altro.

 

Prima  tra di voi.     L’ amore di Gesù,   prima  tra di voi.    Se non ci stai in voi,  non passa tra di voi.    E non passa agli altri.

Se ci sta,   lo riconosci dagli altri.    Lo sentono gli altri. Lo vedono gli altri. Lo vivono gli altri. E vengono.   Incontro  a lui.

 

Il  suo amore.                                                                                                                             Li  attira.

 

 

 

 

 

 

A due a due

In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche. E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro».
Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.

 

 

Anche a te,  ti manda,   Gesù.

Non ti manda da solo.     Ma a due a due.    Perché tra voi due,  c’è lui. 

 

Con solo un bastone.    Perché è lui,  il tuo bastone.   È lui il tuo appoggio.  Il tuo sostegno. È  la sua croce.
Senza pane.        Perché è lui,  il tuo pane.    È il pane che porti  agli altri.
Senza sacca.      Perché è lui,  che ti contiene.    Che tiene quello che sei,  quello che fai.
Senza denaro.     È lui quello che hai.   Non ti serve altro.   Non hai bisogno di altro.           Ci pensa lui.
Con i sandali.       Con lui alla base.    Così ti porta lui,   dove vuole lui.
Senza due tuniche.   Senza apparenza.  Nella sostanza.   Vestito di Gesù. Come Gesù.

Con il potere sugli spiriti.     Solo Gesù,  ce l’ha.     È lui,  che lo mette lui sulle tue mani.       È lui che lo fa con te,  con le tue mani.

E ti manda,  a guarire.    A liberare. A risanare.    Le persone ferite.

 

E   lo aspettano.
E   ti aspettano.
A  braccia aperte.