È Risorto

Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e Salòme comprarono oli aromatici per andare a ungerlo. Di buon mattino, il primo giorno della settimana, vennero al sepolcro al levare del sole.  Dicevano tra loro: «Chi ci farà rotolare via la pietra dall’ingresso del sepolcro?». Alzando lo sguardo, osservarono che la pietra era già stata fatta rotolare, benché fosse molto grande. Entrate nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d’una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. è risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano posto. Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: “Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto”».

 

Un angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neve… “Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto.”   (Mt. 28, 1-6)

 

 

Un angelo del Signore.

  • Il cherubino del paradiso terrestre.
  • Sta nel cielo.
  • Custodisce  l’albero della vita.
  • Chiude la strada.  Dell’albero della vita.
  • Rotea  la spada.
  • La spada è  di folgore.

 

  • L’angelo della resurrezione.
  • Scende dal cielo.
  • Custodisce.  Cristo risorto.
  • Apre la strada.  Di Cristo risorto.
  • Rotea.  Rotola la pietra.
  • Il suo aspetto è  di folgore.

 

  • È sceso  il paradiso in terra.
  • È sceso  il paradiso sulla terra.
  • Gesù risorto.   È  il paradiso in terra.
  • Gesù risorto.   È  l’albero della vita.
  • Gesù risorto.   È  l’albero della vita di Dio.  In questa terra.

 

 

Non è qui.

  • Pensi.  Che il corpo è morto.
  • Pensi.  Che sta li.  Il corpo morto.
  • Pensi.  Che lo trovi lì.  Il corpo morto.
  • Pensi.  Che può stare solo li.  Il corpo morto.
  • Pensi.  Che è rimasto morto.   Il corpo.

 

  • Non è qui.  Il corpo morto.
  • Non sta più qui.  Il corpo morto.
  • Non c’è più.  Il corpo morto.
  • Non è più morto.   Il corpo.

 

È risorto.

  • Non è che non ci sta più  il corpo morto.
  • Non ci sta più  la morte.
  • La morte non è più  la fine.
  • La morte non è più  la morte.

 

  • Gesù ti dà  la vita di Dio.
  • Gesù ti dà  la vita in Dio.
  • E in Dio  non ci sta  la morte.

 

  • Gesù ti dà  la vita eterna.
  • Dio è eterno.  Non muore mai.
  • Ci sta sempre.  Ci sta per sempre.
  • E pure tu.   Se stai in lui.

 

  • Gesù  dà la vita.   Anche al tuo corpo.
  • In lui.   Anche il tuo corpo.  Torna in vita.  Alla fine dei tempi.
  • In lui.   Anche il tuo corpo.  Ha la vita  eterna.

 

  • Gesù ti dà  il  Paradiso celeste.
  • È molto di più   dell’albero della vita. 
  • È molto di più   del paradiso terrestre.

 

  • Gesù ti da il Paradiso.
  • Lì si  che ci sta la vita.
  • Lì  ci sta la vita vera.
  • Lì  comincia la vita vera.
  • Quella  che stai in Dio.
  • Quella  che ti dà Dio.
  • Quella  che vedi  il volto di Dio.
  • Quella  che sei beato  in Dio.
  • Per sempre.

 

 

Ecco  cosa è.    Ecco cosa significa  risorto.    Ecco cosa è  la risurrezione.     Ecco cosa fa  la risurrezione.      Ecco chi è  la Risurrezione. 

 

Gesù  è la  Risurrezione.

 

 

 

 

 

 

Il Signore è risorto!

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.  Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».  Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.   Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.    Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

 

 

“Hanno portato via il Signore dal sepolcro,   e non sappiamo  dove l’hanno posto!”             E anche tu,  non lo trovi più Gesù ?

 

Te lo portano via.

Ti fanno credere che Gesù, non è risorto.    Non si può. Non è possibile. Non può essere. Non esiste.   Perché non possono farlo loro.      Ma Gesù è Dio.  E loro non sono Dio.

Te lo levano.       Perché non lo possono vedere.   Gesù risorto.     Perché è la potenza  più grande che c’è.      E non la possono avere.   E non la possono possedere.    E non te la vogliono dare.   A te.

Te lo levano.     E ti stanno addosso, come dei soldati. Con i soldati.   Per non farci uscire. Per non farti andare. Per non farti correre da lui.    Ma Gesù, è risorto uguale. Ancora. Ora.  E li fa cadere.  E li mette a terra.    Ancora. Ora.

 

 

Non te lo fai portare via.

Senza di lui,  non ci stai.     Senza di lui,  non puoi.   Senza di lui,  non ce la fai.    E ti parte il cuore.  E si lancia il cuore.  E corre il cuore.     A cercarlo.    Ancora. Ora.

 

Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo.    Correvano insieme tutti e due.     Stavi al chiuso. Stavi rinchiuso. Riparato. Rassegnato.    Ma il corpo che non si trova,  ti ha colpito al cuore.   Ti è sobbalzato il cuore.  Ha sussultato il cuore.   E si è lanciato.  E si è messo a correre.   Più di te. Prima di te.

L’altro discepolo giunse per primo al sepolcro.  Si chinò, ma non entrò.    È troppo grande. È troppo forte.   Non lo regge il cuore. Non lo tiene il cuore.   Si ferma il cuore.  A guardare. A rimirare.  A contemplare.

Giunse Simone Pietro ed entrò nel sepolcro.     Il sepolcro è vuoto.    È vuoto della morte. È svuotato della morte.   È vuoto di dolore. È svuotato del dolore.  Non ci sta più la morte. Non ci sta più il dolore.     Ecco cosa fa,  Gesù risorto.

Osservò i teli.      È vuoto delle ferite.   Non ci stanno più le ferite.  Ci sta solo quello che le conteneva. Quello che le asciugava. Quello che le riparava.    Ecco cosa fa,  Gesù risorto.

E il sudario -che era stato sul suo capo- avvolto in un luogo a parte.     E ci sta il sudario. Il telo che ha coperto il suo volto.  Dove si è impresso il suo volto.  Dove è rimasta l’impronta del suo volto e del suo corpo.     Il telo attraverso cui,   è passato il suo volto e il suo corpo. E lo ha trapassato.  E lo ha segnato.  E lo ha trasfigurato.     Ora lo fa anche sul tuo cuore. Ecco cosa fa,   Cristo risorto.

 

Entrò anche l’altro discepolo,  e vide e credette.    Ecco, ora ce la fa Giovanni ad entrare. Ora è il momento.   Non con le parole. Non ci sono parole. Non bastano le parole.  Lo devi vedere.  Lo devi sentire.  Lo devi provare.    È il cuore che tocca. E viene toccato.

Non avevano ancora compreso la scrittura.    Lo Spirito Santo ci sta li dentro.  È lui che ti apre gli occhi.  È lui che ti apre la mente.   È lui che ti apre il cuore.    E ti fa capire.  E ti fa sentire.      Ecco cosa fa,  Gesù risorto.

Che egli doveva risorge dai morti.  Ecco che doveva fare. Far morire la morte e risorgere. Nel Padre, per il Padre.      Per far risorgere anche te.  Con lui e in lui.   E portarti al Padre. Ecco cosa fa,  Cristo risorto.

 

Il Signore è risorto.  Veramente.                                                                                           Ora sta con te. Vicino a te.  Sempre.