Uno che ha autorità

In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

 

Nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: “Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!” E Gesù gli ordinò severamente: “Taci! Esci da lui!” E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.

E tu lo sai,   chi è Gesù?

Gesù ha l’autorità.  Ha la potestà. Ha la potenza.  Ha il potere.  Sopra a ogni cosa. Visibile e invisibile.     Gliela ha data  il Padre.

 

Come uno che ha autorità. 

  • Ecco chi ce l’ha  la potestà.   Gesù.  Non tu.
  • Ecco di chi è  la potestà.  Di Gesù.
  • Ecco dove sta  la potestà.  In Gesù.
  • Ecco chi è  la potestà.   È Gesù.  Non tu.

 

  • Gesù può.  Tu no.
  • Gesù può comandare al male.   Tu no.
  • Gesù può scacciare il male.   Tu no.
  • Gesù può schiacciare il male.  Tu no.
  • Perché Gesù  è Dio.     E tu no.

 

Nella sinagoga.      Nella sinagoga,  sta lo spirito impuro.   Nella sinagoga viene fuori.  Nella sinagoga salta fuori.   Lo spirito impuro.

Cominciò a gridare.    Davanti a Gesù.  Non ce la fa a stare nascosto.   Davanti a Gesù. Non può stare nascosto.     Ha paura di lui.  Lo spirito impuro.

Che vuoi da noi?    Gli prende un colpo. Allo spirito impuro.  Gli viene un colpo. Allo spirito impuro.     Se la vide brutta. Lo spirito impuro.

 

Sei venuto a rovinarci?       Lo spirito impuro lo sa.   Che è venuto a fare Gesù.

  • A perdere lui.      A farlo fuori.  A metterlo fuori.  A levarlo di torno.
  • A perdere lui.      A farlo perso.  A farlo schiacciato.  A farlo distrutto.  A farlo umiliato.
  • A perdere lui.      A farlo disperso.  A farlo a pezzi.  A mandarlo in pezzi.  A disperdere i pezzi.
  • A perdere lui.      A farlo finito.     A farlo finire.  A farlo perire.  A farlo morire. 
  •  A perdere lui.     A farlo  dissolto.     A farlo sparire.  A farlo  scomparire.  A farlo svanire.      E non ci sta più.

Io so chi tu sei.       E io so,  che tu lo puoi fare.    Io so che tu lo sai fare.  Io so  che tu,   lo sei venuto a fare.

Il Santo di Dio.      Perché tu sei Dio.   Il Figlio di Dio.  Il santo di Dio.  Il santo che viene da Dio.  Il santo che è in Dio.  Il santo che è di Dio.     Il santo che  è Dio.

 

 

Taci.       Ecco  la potenza di Gesù.    Lo comanda. Gli ordina.   Lo fa stare zitto.  Lo fa stare muto.    E non può parlare.    E non può più far male.

Esci da lui.     Ecco la potenza di Gesù.     Lo caccia.  Lo scaccia.  Lo butta fuori. Lo fa uscire fuori.  Lo caccia fuori.    Lo manda via.

Esci da lui.      Lo manda via dall’uomo.   E libera l’uomo.    Lo libera dal male.  Gli leva il male.    E non ci sta più il male.  E non gli fa più male.     Ecco che è venuto  a fare Gesù.

 

Straziandolo.     È arrabbiato lo spirito impuro. È arrabbiato tanto lo spirito impuro. Perché non può più fare niente.    Perché non ha più niente.    Perché non è più niente.

Uscì da lui.       E obbedisce.     Ha perso. È perso.  È disperso.   È finito.  È finita. Non ci sta più.    Non si soffre più.

 

Ecco che fa  Gesù.                                                                                                Ecco  la potenza di Gesù.

 

 

 

 

 

 

Venite dietro a me

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a meVenite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini , vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

 

Gesù disse loro: “Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini”. E subito lasciarono le reti e lo seguirono.

E tu, lo segui?

 

Venite dietro a me.

  • Gesù ti chiama.   Ancora.
  • Gesù ti chiama.   Adesso.
  • Gesù ti chiama.   Ora.

 

  • Ad andare dietro a lui.   E non a un altro.
  • A mettere  davanti lui.    E non un altro.
  • A mettere  prima lui.      E non altro.

 

 

Li chiamò.

Ti chiama.       Non per negarlo.    Non per farlo sparire.   Non per farlo scomparire.    Non per dire  che non c’è.

Ti chiama.       Non per rinnegarlo.      Non per dire che non è.   Non per dire  che non è Dio.    Non per farlo sparire  come Dio.

Ti chiama.       Non per tradirlo.      Non per dire non lo conosco.  Non per dire non so chi è.       Non per dire  non c’entra con me.

Ti chiama.      Non per ripudiarlo.     Non per dare a un altro dio.  Il posto suo.   Non per mettere un altro dio.  Al posto suo.     Non per adorare un altro dio.         Al posto suo.

Ti chiama.      Non per dissacrarlo.     Non per dare a un altro dio.  Le cose sue. Non per dare a un altro dio.  La casa sua.    Non per dare a un altro dio.  Il corpo suo.

Ti chiama.     Non per profanarlo.     Non per far cambiare da un altro dio.  Il corpo suo.    Non per far violare  da un altro dio.  Il corpo suo.     Non per far calpestare  da un altro dio,  che non è Dio.     Il corpo suo.

 

 

Vi farò pescatori di uomini.

Non sei tu,   che la fai  la rete.     Non sei tu,  che la ripari la rete.   Non ce la fai a fare la rete.    Non sei tu,  la rete.

Solo con Gesù,  ce la fai.     Perché è Gesù,  che pesca gli uomini.   Che li tira  a sé.   Che li attira a sé.   Che li abbraccia a sé.   Con le braccia di Dio.     Sono le braccia di Dio.   Quella rete.

Sono le mani di Dio.   Quella rete.     Sono le dita di Dio.  Le dita del Padre.  Che accoglie i suoi figli.   Che raccoglie i suoi figli.     E li stringe a sé.

Sono le mani di Dio.  Quella rete.    Che tira fuori i suoi figli.   Dal fondo del mare. Dal profondo del mare.   Dall’oscurità del mare.     Dall’oscurità  del male.

 

Solo Dio, ce la fa.     A tirarli fuori dal male.    Solo Dio può.   Solo Dio ci riesce.    E il Figlio di Dio lo fa.      Ecco perché è venuto.   Ecco perché ti chiama.

 

Ecco   cosa ti chiama a fare.    Gesù.

 

 

 

 

 

 

 

Attirerò tutti a me

In quel tempo, tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c’erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: «Signore, vogliamo vedere Gesù».  Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù rispose loro: «È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà. Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest’ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest’ora! Padre, glorifica il tuo nome».  Venne allora una voce dal cielo: «L’ho glorificato e lo glorificherò ancora!».
La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». Disse Gesù: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me». Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire.

 

 

“Ora  è il giudizio di questo mondo;   ora  il principe di questo mondo   sarà gettato fuori.   E io,  quando sarò innalzato da terra,  attirerò tutti a me.”         E tu,  da che parte stai ?

 

Con il principe di questo mondo.

Il male.     Ti ha preso lui.   Ti ha stretto lui.  Ti ha costretto lui.    Ti ha ricattato lui.   Ti ha incastrato lui.       E tu,  lo lasci fare.

Si è preso pure  gli altri.      E tu,  ti devi adattare.  Ti devi abituare.  Li devi imitare. Ti devi fare uguale.      E tu,  ti fai fare.

Ti ha levato pure  Dio.  Ti ha oscurato Dio.   Ti ha cambiato Dio .  Così non lo puoi notare. Così non lo puoi capire. Che lui non è Dio.     Ma  è stato già cacciato.  È stato già gettato. Via.    È stato già gettato. Fuori.      E tu pure,  se stai con lui.

 

Con Gesù.

Ora, adesso,  è l’ora.    È l’ora della gloria . È l’ora della croce.   Su quella croce,  Gesù,  getta via il male.  Fa fuori il male.   Ti libera dal male.     E non fa più male.

 

Padre glorifica il tuo nome.      Ecco da dove viene la gloria.   Ecco da dove parte la gloria. Dal Padre.   È la gloria del Padre.  È la gloria del Nome del Padre. E nel Padre sta il Figlio. E nel Nome del Padre,  sta il Nome del Figlio.

L’ho glorificato e lo glorificherò ancora.      Ed è il Padre,  che glorifica il Figlio.   Che gli dà  la sua gloria.   E che gliela dà sulla croce.    E che fa diventare quella croce,  gloria di Dio. Divina.

Ora è il giudizio di questo mondo.      Ora, adesso,  è arrivato. Il momento in cui si vede,  da che parte stai.    In cui si scopre,  da che parte sei.

Il principe di questo mondo sarà gettato fuori.        Solo quella croce,   piena di gloria, può vincere il male.  Gettare via il male. Gettare fuori. Far fuori il male.   E il principe del male. Per sempre.     È la sconfitta del male.  Totale.

 

E io, quando sarò innalzato da terra.   Ecco il potere di quella croce.  La gloria di Dio, ci sta su quella croce. Il Figlio di Dio ci sta su quella croce.   E non è abbassato. E non è caduto. E non è decaduto.     Ma è innalzato. Sollevato. Elevato.   Portato in alto . Portato al Padre. Nelle braccia del Padre.

Attirerò tutti a me.       Ecco che fa quella croce.    Non ci sta bisogno che ti sforzi.   Non ci sta bisogno che ti spremi.   Non ci sta bisogno che ti impegni.   Ci sta Gesù, che ti prende su di sé.   Ci sta Gesù che ti tira.    Ci sta Gesù,   che ti attira  a sé.

Attirerò tutti a me.      Ci sta Gesù,  che ti fa entrare in lui.   Nella sua gloria.  Nella gloria del Padre.  Nel Padre.  Nelle braccia del Padre.

 

Se stai in Gesù.                                                                                                                    Stai nelle braccia del Padre,  anche tu.                                                                                    Fin da ora.

 

 

 

 

 

 

La suocera di Simone

In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva. Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano. Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!».       E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.

 

 

La suocera di Simone era al letto con la febbre    e subito gli parlarono di lei.                       E tu,  lo chiami Gesù ?

 

Non ci pensi proprio.

Non sei malato tu.    Non stai male tu.     E se sta male un altro,  non ci deve stare.  Non lo vuoi vedere. Non lo vuoi sapere. Non ne vuoi parlare.     Figurati se lo chiami Gesù.

Anzi, chi sta male,   lo isoli di più.    Lo fai ammalare di più.   Lo fai star male di più.  Lo fai morire di più.  E prima.     Figurati se lo chiami Gesù.

E gli levi pure Gesù.     Così non lo cerca. Così non lo trova.  Così non lo implora.   E Gesù non ci può andare.  E non lo può guarire.      Ma sei tu che sei malato.   Più di loro.  Molto di più.     Nell’anima.

 

Lo chiami Gesù.

Eri malato.   Nel corpo. Nel cuore e nell’anima.      Ma sei andato da Gesù.    Ecco perché è venuto Gesù.   Per liberarti dal male. Per levarti il male.    Per farti guarire.

 

Era a letto con la febbre.       Sei li.    Anche tu,  hai la febbre.    Che ti brucia. Che ti arde. Che ti incendia, il corpo.  Il cuore e l’anima.    Che ti rode, che ti corrode, il corpo.  Il cuore e l’anima.   Che ti ha sfinito, e ti ha bloccato, il corpo.    Il cuore e l’anima.

Subito gli parlarono di lei.     Il dolore è troppo grande.  Manco ce la fai a pensare a Gesù. Manco ce la fai a cercare Gesù. Manco ce la fai a parlare a Gesù.     Un altro lo fa per te.

Egli si avvicinò.       Lui non fa finta di non vederti. Lui non si volta indietro. Lui non se ne va. Ma viene Viene da te. Vicino a te.  Sta con te.   È li, accanto a te.  Il tuo Signore e il tuo Dio.

E la fece  alzare.       E ti alza. E ti rialza. Ti tira su.    Da dove stavi.    E ti porta fuori.  E ti tira fuori.  Da dove stavi.   Nel corpo.    Nel cuore e nell’anima.

Prendendola per mano.         Ecco la mano di Dio.     È la mano di Dio,  che tocca la tua.  Che ti da la sua grazia.  Che ti passa la sua grazia. Che ti grazia.       È  la mano di Dio,   che prende la tua.      È Dio, che ti prende per mano.   Che ti tiene nella sua mano.  Che ti tiene nel palmo della sua mano.

 

E la febbre la lasciò.    Entra Dio. Ed esce il male.    Ora ci sta Dio. E non ci sta più il male. Davanti a Dio  scappa il male.    Se ne va,  e non ci sta più.

Ed ella li serviva.       Ti sono tornate le forze   Del corpo.   Del cuore e dell’anima.   Ora non le sprechi più.    Ora non le butti più via, per niente.    Sono diventate le forze di Dio.  Te le ha date Dio. Sono le sue. Sono per lui.    E tu le usi per lui. Solo per lui.    Per il tuo Signore e il tuo Dio.

 

E  non sei  più malato.                                                                                                               Ora sei  in Dio.