Ordine sacro

Ordine sacro.

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L’Ordine  sacro  è     il sacramento del ministero apostolico.    E’ il sacramento  che  ordina un uomo,  ministro di Dio,   per  continuare  la missione di Gesù,   affidata agli apostoli.

 

 

 Elezione.

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 Dio ti ha scelto.   Dio ti ha eletto, prediletto,  da prima del mondo. Ti ha chiamato, santificato, da prima del mondo.

È Gesù  che ti viene a cercare.    Come gli apostoli.  Ti incontra,   mette i suoi occhi nei tuoi,   il suo cuore nel tuo.    E ti chiama per nome.   E dice anche a  te:   Seguimi !

Ora  il Vescovo,   ti chiede  la risposta.    E la tua risposta risuona nella terra e nei cieli.    Si, vengo Signore,  a fare la tua volontà.   Si, ad annunciare la tua salvezza.    Si, ad amministrare i tuoi sacramenti.    Si, a pregare il Padre.   Con te, in te, per te.   E come te.

 

 

Imposizione delle mani.

Ordinazioni sacerdotali con Gesù - Copia

Come nella Pentecoste.     È Gesù  che ha dato lo Spirito Santo,   agli apostoli.   Dopo che è risorto,      ha alitato su di loro il suo Spirito. Lo ha effuso su di loro.      E lo Spirito Santo è venuto a posarsi sul loro capo.   E come loro lo hanno ricevuto,  così solo loro,   lo possono passare a te.

Il vescovo e i sacerdoti,    i successori degli apostoli,    ti impongono le loro mani  sul tuo capo.   Ti passano lo Spirito Santo,  che è sceso sul loro capo.   E anche  sul tuo,  discende la fiamma di fuoco della Pentecoste.

In quella fiamma,    ci sono le mani del Padre e del Figlio.   Le mani di Dio,  sul tuo capo.       E dicono:  “Tu mi appartieni”.   Tu stai sotto la protezione delle mie mani.   Tu stai sotto la protezione del mio cuore.   Tu sei custodito nel cavo delle mie mani.  Rimani nello spazio delle mie mani,   e dammi le tue.”

 

 

Preghiera di consacrazione.

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Il Vescovo invoca lo Spirito Santo su di te.   E lo Spirito Santo viene,   e ti consacra.   Ti fa sacro.  Dedicato a Dio.  Riservato a Dio. Di Dio.    Ordinato di Dio.  Incardinato in Dio.

 

 

Vestizione.

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Le vesti   segnano, indicano,  annunciano quello che è avvenuto dentro di te.   Lo rendono visibile.  Tu sei un presbitero.  Ministro di Dio. Sacerdote di Dio.

 

 

Unzione crismale

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Ora il Vescovo unge con l’olio crismale le tue mani.  Dio Padre unge te,   con lo Spirito Santo,  e ti fa diventare conforme a Gesù.  Lo Spirito Santo  tocca il palmo delle tue mani,   e imprime, sigilla, incide,  le mani di Gesù.   Diventano le palme delle mani di Gesù risorto, con le ferite.    Diventano il cavo dove risiede il cuore di Gesù,  trafitto.   Diventano il posto dove Gesù rinnova il suo corpo e il suo sangue,  risorto.   Diventano le mani di Gesù, che te lo donano.

 

 

Consegna del’ostia e  del vino con il  calice e la patena.

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Il Vescovo ti consegna il pane e il vino. Ora sei pronto al sacrificio eucaristico.   Ma anche  la tua vita deve diventare un sacrificio eucaristico.   

E anche tu devi diventare come Gesù.

 

Come Gesù.

Sacerdote.

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Gesù   è il primo, l’unico,   grande sacerdote.    È il ponte    tra Dio e il suo popolo.    Quello che lo unisce al suo Dio. Quello che lo aiuta a lodarlo e ad amarlo.  E tu lo sei,  in lui.

 

 

Ministro.

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Gesù è   l’unico è il vero ministro del culto.     È lui che nell’eucarestia,    cambia il pane e il vino.     È lui che        nella confessione,   rimette i peccati.    È lui che celebra          i sacramenti.    È lui che ti salva.    Tu lo rappresenti.           Tu gli dai le tue mani,   il tuo volto,  il tuo cuore.    Che devono far trasparire,   il suo.

Maestro.

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Gesù è l’unico, il solo, il vero Maestro.  Non ce ne sono altri.   Anche tu lo sei, solo se sei in lui,  con lui, e come lui.  Se è il tuo maestro.  Se metti in pratica quello che dice.  Diventi esempio vivo. Gesù vivo.   E ti seguono.   Perché seguono lui,  in te.

 

Pastore.

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Gesù è  l’unico e il solo pastore.   Non ce ne sono altri.         Se lo  ami,   solo se lo ami,    puoi pascere le sue pecore.  Insieme a lui, puoi prenderti cura dei suoi agnelli.   Ti fai aiutare da lui,    a non perderli.    Insieme a lui li vai a ritrovare.   E a salvare.

 

Padre.

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Uno solo   è il Padre che è nei cieli,   Dio Padre.      Solo il Figlio lo conosce.     Solo in Gesù,     puoi diventare anche tu    padre di tanti figli.      Di tutti i figli che Dio,    ti ha dato da custodire.     Con i suoi occhi li guardi.  Con le sue braccia li consoli.    Con il suo cuore, li ami.

 

Guida.

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Gesù è l’unica, vera guida.   Non andare dietro a falsi profeti.   Non far contare altri,  più di Gesù.   Non li mettere davanti a Gesù.   Al posto di Gesù.  Prima di Gesù.      Se hai Gesù come unica guida,     diventi guida  anche per gli altri.           Lo sentono che quello che li guida,   è Gesù, dentro di te.  Più forte di te.  Più importante di te.   E ti seguono. Perché seguono lui.

Servo.

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Gesù era Dio.   Ma si è fatto servo di tutti.  Per portare Dio a tutti.   Per insegnare dove sta Dio. Lo rappresenti,  se scendi dal tuo piedistallo.  Se scendi dal tuo trono.   Se diventi piccolo,   tra i piccoli. Povero, tra i poveri. Semplice, tra i semplici.   Stare con loro, tra di loro. Andare da loro. Non lasciarli soli.  Condividere con loro la fatica, i timori, il cuore.   Per servire Dio,   che si trova in loro.  E ti aspetta in loro

In preghiera

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Gesù ha insegnato a pregare.   In solitudine pregava il Padre.   Parlava con il Padre.  Gli apriva  il cuore.  Lo amava.     Insieme a lui lo puoi fare,   con lui lo puoi vivere.    Da lui ti fai aiutare.    Se lo incontri  il Padre,   il tuo volto si rispecchia  nel suo.  E il suo,   si rispecchia nel tuo.    E ti rimane impresso,   anche quando hai finito di pregare.      E chi ti incontra,   guardando   il tuo volto,    potrà dire:  Ho incontrato Dio.

 

Apostolo

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È Gesù,  che ti manda a continuare la missione che gli ha dato il Padre.  Salvare il mondo.  Salvare i suoi figli  dal male, dal peccato e dalla morte.   E tu, come gli apostoli,  vai.

A portargli il Salvatore.   Il Figlio di Dio  che li libera dal male,    e gli rimette tutti i peccati.      A portargli Gesù risorto,  che gli da la vita eterna. E li riporta al Padre.

E  sei  apostolo.   Sei testimone.  Sei annuncio vivo.

 

Solo se tu sei con  Gesù,   in lui e come lui,    e lo Spirito Santo è con te,    gli altri ti ascoltano.   Ti capiscono.  Ti sentono.      E i loro cuori si aprono.  E ti seguono.

 

 

 

 

 Sacramento Ordine sacro. Pdf.   ( Clicca sulla riga)   

 

 

 

 

 

Maria di Magdala

Il primo giorno della settimana Maria di Magdala, di buon mattino, mentre era ancora buio, si recò al sepolcro e vide che la pietra era stata rimossa. Allora corse da Simon Pietro e dall’altro discepolo che Gesù amava e disse loro: Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove lo abbiano messo Pietro uscì subito con l’altro discepolo per recarsi al sepolcro……. Poi i discepoli tornarono di nuovo a casa loro. Maria stava presso il sepolcro, in lacrime. Piangendo si affacciò a guardare dentro il sepolcro. E vide due angeli in bianche vesti, seduti là dove giaceva il corpo di Gesù, uno al posto del capo e l’altro al posto dei piedi. Le chiesero: Donna, perché piangi? Rispose: Perché hanno portato via il mio Signore e non so dove l’abbiano messo. Mentre diceva così si volse e vide Gesù che stava lì, ma non sapeva che era Gesù. Le dice Gesù: Donna, perché piangi? Chi cerchi? Essa, pensando che fosse il giardiniere, rispose: Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai messo, e io andrò a prenderlo. Gesù le disse: Maria! Allora, lanciandosi verso di lui, esclamò in ebraico: Rabbuni, che significa: maestro. Gesù le disse: Non trattenermi, perché non sono ancora salito al Padre. Và piuttosto dai miei fratelli e annuncia loro: Salgo al Padre mio e Padre vostro, al mio Dio e Dio vostro. Maria di Magdala andò dunque ad annunciare ai discepoli: Ho veduto il Signore ed ecco ciò che mi ha detto.

 

Maria di Magdala indica la strada per cercare  Gesù.

Maria di Magdala ama oltre la morte. Ama nonostante la morte. Ama più della morte. Prepara gli oli profumati per prendersi cura del corpo di Gesù. Non ce la fa a stargli lontano, per lei non è finita. Ritorna da lui.  Ritorna, non lascia perdere, non mette via, non chiude. È fedele. Non abbandona.

Trova la tomba vuota. Non c’è più. Pensa che lo hanno portato via. Anche tu, puoi non trovarlo più. Te lo portano via. Te lo rubano, te lo annullano, lo cancellano. Ti fanno credere che è finito, che è inutile, che è scomodo.

Te lo porta via il dolore. La delusione, l’angoscia, la rabbia, l’invidia, la vendetta,  il male.  Ti  accecano e non ti fanno più vedere. E rimani orfano di lui.

Quando ti rendi conto che te lo hanno portato via, inizia la ricerca vera. Dove sta? Dove andare?

Maria va a chiedere aiuto agli apostoli. Loro vanno a vedere,  guardano e ritornano nelle loro case. Ma lei non va via. Rimane lì davanti, per capire, per amare, per cercare. È disperata. Ha bisogno di lui, non vive senza. È il suo Signore, la sua vita, non può farne a meno, non vuole farne a meno.

Piange. Vive l’angoscia dell’abbandono, della solitudine, del distacco dal Signore. Risponde all’angelo che piange perché non sa dove lo hanno messo. Altro dolore: non si sa più dove è.  Che ne hanno fatto.  Anche tu, dove lo hai relegato  nel tuo cuore? Dove lo hai nascosto? Dove lo hai messo? Cosa ne hai fatto?

È allora che il Signore arriva. Ma lei non lo riconosce, non è ancora ora. Anche Lui le chiede: “Perché piangi?“. Il Signore entra così nel tuo dolore, nella tua mancanza, nel tuo vuoto di lui. Entra e ti  risolleva, ti fa risorgere, ti fa sentire che non c’è più motivo per cui piangere.

Le chiede: “Chi cerchi?” Il Signore vuole essere cercato, chiamato, voluto, in modo chiaro, deciso, libero. Vuole essere scelto. Solo così ci può essere un rapporto vero, un amore vero, che duri per sempre.

Maria non lo riconosce, non lo vede com’è. Ha gli occhi aperti sul mondo, non li ha ancora aperti sul divino. Per vedere Gesù deve prima fare la sua professione di fede. Prima di manifestarsi Gesù ti chiede di esprimere chiaramente la tua fede.

Maria risponde: “Se lo hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e andrò a prenderlo“. Come se dicesse:  “Ti supplico, dimmi dove sta, non importa se sei stato tu, l’importante è ritrovarlo. Lui conta più di ogni cosa. Dimmi dove sta e io andrò,  sono pronta a fare qualunque cosa, ad andare in qualunque posto, ma andrò subito, per riprenderlo, per ritrovarlo, per servirlo, per non lasciarlo solo, per onorarlo, per amarlo. Ridammelo, ti prego, rendimi il mio Signore!!”  Lo dice in modo vero, autentico, sincero, accorato.

Dopo questa professione di fede,  il Signore si fa riconoscere e dice: “Maria!” Anche a te, ti chiama per nome, con il tuo nome. Entra nella tua storia, nel tuo mondo, in quello che tu sei, ti incontra in modo personale. È il Signore che ti viene incontro e che ti apre gli occhi.

Solo ora Maria, alzando gli occhi, lo riconosce e lo chiama: “Maestro!”  Anche tu puoi alzare gli occhi e incontrare gli occhi di Gesù,  pieni di amore per te. Incontrare il suo sguardo, lasciarti guardare dentro, lasciarti toccare il cuore.

Quello che sperimenti è uno sguardo divino. È lo sguardo del risorto, del Signore Gesù che si è rivestito della sua gloria. E in quello sguardo si aprono le porte del Regno dei cieli.

Dopo l’incontro, la missione. “Ai miei fratelli vai a dire che salgo al Padre mio e Padre vostro, mio Dio e Dio vostro.” E lei annuncia: “Ho visto il Signore! Gesù è risorto!”  

L’incontro continua negli altri. Passa agli altri.