Vi do la mia pace

consolator-carl-bloch1 - Copia - Copia - Copia

In quel tempo, Gesù disse [ai suoi discepoli]:  «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.  Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.  Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».

 

 

E tu lo ami?

 

Se lo ami.      Solo se lo ami,   ce la fai a seguirlo.    Solo se ami  lui,   riesci a fare  quello che ti dice.

Se lo ami.      Il Padre ti ama.    E tu lo senti.  E tu lo ascolti.

Se  il Padre ti ama.      Il Figlio  e  il Padre vengono  in te.    E dimorano  presso di te.          E non sei  più solo.

 

E   avrai la pace.    La vera pace.

Non quella tua.   Non quella che si rompe, che svanisce, che finisce.    Non quella  finta, falsa, vuota,   che ti  dà il mondo.

Ma quella che ti dà   Gesù risorto.    La sua pace.  La pace di Dio.     È lo Spirito Santo.

 

È il  suo  Amore.   È il  suo  Spirito.        È  la  sua Pace.     È la vera  Pace.                        Ti ripara,   ti unisce,  ti riunisce.     Ti consola,   ti risana,  ti ristora.     Ti guarisce.

Lo Spirito Santo,   ti rivela tutto.     Te lo fa sentire.    Te lo fa capire.

 

Se lo ami.   Viene anche,  lo Spirito Santo.

E diventi pace.

Anche  per gli altri.

 

 

 

 

 

 

 

Vado al padre

In quel tempo, Gesù disse [ai suoi discepoli]:  «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.  Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.  Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.  Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».

 

Ti spaventi,  ti arrendi.  Ti sembra di non farcela più. Ti sembra di non avere più scampo, più strada, più rifugio. Ti sembra di non avere più riposo, difesa, consolazione.  Ti mancano due braccia che ti accolgono, che ti tengono, che ti contengono.  Ti mancano due braccia per riposare.

Non avere paura, non temere.  Se  ami  Dio veramente, se quell’amore s’incarna nella tua vita,  se si manifesta  in quello che fai,  allora Dio stesso verrà in te.  Ti amerà,  e dimorerà  in te e presso di te  il Padre,  il Figlio e l’amore che li unisce, lo Spirito Santo. Verrà e dimorerà in te la Trinità.

È la Trinità che ti abbraccerà. Quelle sono le braccia che ti tengono, che ti contengono. Quelle sono le braccia in cui puoi riposare.

Non sia turbato il tuo cuore.  Non  sei più solo.  Gesù ora va al Padre. Perché  è al Padre che anche tu devi guardare. Perché è al Padre che anche tu devi andare.    È il Padre che ha mandato il Figlio.  È il Padre che manderà lo Spirito Santo.  Per farti capire, per farti sentire, per farti amare. Per darti il Figlio.

Gesù tornerà  per lo Spirito Santo, con lo Spirito Santo,   nello Spirito Santo.

Per non lasciarti mai più.

 

 

 

Mio Signore e mio Dio!

 

«Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!».

 

 

Gesù,  tu  vieni a porte chiuse.  Entri dentro il mio cuore chiuso dalla paura,  dall’angoscia.  Per difendersi, per ripararsi,  per proteggersi dal dolore.  Per non essere ancora ferito.  Entri nel mio cuore e nella mia anima,  entri nell’eucarestia,  con l’eucarestia.

Vieni con il tuo corpo glorioso,  glorificato e mi vieni  incontro.  Mi vieni  incontro per primo,  per amore, mosso dall’amore.  Gesù, sei davanti  a me e mi fai vedere le tue mani ferite e i tuoi piedi  e  il tuo costato e mi chiedi di toccarli.

Per curare le mie ferite, Gesù, devo entrare nelle tue.  Con la mano mi avvicino alle tue mani,  ai buchi dei chiodi, vuoti, svuotati dai chiodi.  In te Gesù, i chiodi non ci sono più, non fanno più male.  In quei buchi Gesù, posso mettere le mie ferite, il mio dolore.  In te Gesù, saranno svuotate dai  chiodi, da ciò che le umilia, da ciò che le alimenta.  Saranno svuotate da ciò che le fa sanguinare.

Poi  Gesù,  metto le mie mani nella ferita del tuo costato.  Entro in quella ferita.    Il sangue  e l’acqua,  escono  dal tuo cuore.    Le mie mani sono toccate dal tuo cuore.  È il tuo cuore che entra nel mio cuore.

Allora Gesù, tutto di me ti riconosce. Tutto di me esulta, canta, danza di gioia.

Tutto di me, si inginocchia davanti a te e ti proclama, ti acclama:

Mio Signore e mio Dio!