Chi dite che io sia

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.

 

“Disse loro:  “Ma voi, chi dite che io sia?”  Rispose Simon Pietro: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”.

Gesù  lo chiede anche a te.       E tu,   chi dici che io sia ?

 

La gente.         Non viene dalla gente.   Non te l’aspettare dalla gente.   Non lo fa la gente.      Non lo sa la gente.  Chi è Gesù.

La gente.        Lo vede come un uomo.  Lo pensa come un uomo.   Lo vuole come un uomo.      Lo fa un uomo.  Solo un uomo.   Come loro.      Non lo sa la gente.  Chi è Gesù.

Tu.                  Non viene da te.    Non sta in te.   Non ce l’hai tu.  Non lo fai tu.  Non sei tu.      Non lo sai tu.  Chi è Gesù.

 

Ma il Padre mio.           Ecco chi ce l’ha.   Ecco dove sta.  Ecco dove lo trovi.   Ecco chi te lo dice.      Ecco chi lo sa.  Chi è Gesù.

Te lo ha rivelato.          Ecco da dove viene.  Da dove scende.  Chi te lo passa.  Chi te lo porta.       Ecco,  chi te lo da.   Il Padre.

Te lo ha rivelato.          Ecco chi te lo svela.   Chi te lo rivela.   Chi te lo fa capire.  Chi te lo fa sentire.    Te lo fa provare.  Chi è Gesù.         Ecco  chi ti ci fa stare.  In Gesù.

 

Tu sei il Cristo.          La salvezza.    La cerchi. La speri.  La implori.   Ma la cerchi da un’altra parte.   Te l’aspetti da un’altra parte.        E non viene da quella parte.

Tu sei il Cristo.          Ecco da dove viene.   Ecco dove cercare.  Ecco dove la puoi trovare.        Il Padre te la manda.  Il Padre te la da.   Il Padre lo sa.  Il Padre lo fa.

Il Figlio di Dio.         Ci voleva Dio.    Non è un uomo.  Non è solo un uomo.   Gesù.     È Dio.   È il Figlio di Dio.       In lui e con lui ci sta il Padre.   E lo Spirito Santo.     È la Trinità,  che ti viene a salvare.

 

Del Dio vivente.       Dio.    Non è un oggetto.   Non è un’idea.   Non è un pensiero. Senza vita.      È il Dio vivente.    Il  Dio che è vivo da sempre.     Dio vivo.  L’unico Dio  vero e vivo.  Da sempre.

E Gesù è il Figlio di Dio.    È Dio  come lui.

Ecco chi è Gesù.

 

 

 

 

 

 

 

Le briciole

In quel tempo, partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele». Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.

 

“È vero, Signore – disse la donna -,  eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni”.

E tu,   che fai  con le briciole ?

Ti nutri  con le briciole di Dio.     Vengono  dalla mensa di Dio.   Vengono da Dio.    E  non sono briciole.

 

Non è bene prendere il pane dei figli e gettarono ai cagnolini.        Sembra  che non ti considera.      Ma ti ha dato una dritta.  Ti ha dato lo spunto.     Per la tua professione di fede.

Non è bene prendere il pane dei figli e gettarono ai cagnolini.       Vediamo da che parte ti metti.   Che posto prendi.   Da che parte stai.      Se sta in alto. O in basso. Se stai al pari di Dio, al posto di Dio.   O sei piccolo.        Davanti a Dio.  Alla mensa di Dio.

Eppure i cagnolini.      Ti metti in basso.  Ti fai basso.  Ti fai piccolo.  Ti fai ai piedi di Dio.  Alla mensa di Dio.

 

Mangiano le briciole.         Le briciole di Dio.       È il pane di Dio.  Che si sbriciola.  Che diventa briciola.    Che si frantuma.  Che cade.       Dalla tavola di Dio.

Mangiano le briciole.         Le briciole di Dio.       Sono i frammenti che cadono per terra.  Che nessuno gli importa.  Che nessuno ci guarda.  Che nessuno ci bada.  Che nessuno ci pensa.

Mangiano le briciole.          Le briciole di Dio.      Sono i frammenti che cadono per terra.    Che li buttano per terra.   Che li calpestano per terra.   Che li profanano per terra.

Mangiano le briciole.        Sono i frammenti del pane di Dio.   Del pane consacrato.    Dentro ci sta Dio.      Non ci sta un frammento di Dio.  Ci sta tutto Dio.

 

Mangiano le briciole.          Se sei in basso.   Se sei piccolo.    Le vedi le briciole di Dio.    Ci fai caso alle briciole di Dio.    Contano le briciole di Dio.   Sono sacre le briciole di Dio.      Le ami.  Perché ami Dio.

Mangiano le briciole.           E ti nutrì delle briciole di Dio.    E ti nutrì di Dio.   Di tutto Dio.      E non sono più briciole.

 

Grande è la tua fede.          Hai scelto Dio.   E il male se ne va.     Entra Dio.  E il male non ci sta.

E sei guarito.