La croce che salva.

 

 

 

Dai «Discorsi» di sant’Efrem, diacono   (Disc. sul Signore, 3-4. 9; Opera, ed. Lamy, 1, 152-158. 166-168)

        Il nostro Signore fu schiacciato dalla morte, ma a sua volta egli la calpestò come una strada battuta. Si sottomise spontaneamente alla morte, accettò volontariamente la morte, per distruggere quella morte, che non voleva morire. Nostro Signore infatti uscì reggendo la croce perché così volle la morte.

        La morte lo ha ucciso nel corpo, che egli aveva assunto. Ma con le stesse armi egli trionfò sulla morte. La divinità si nascose sotto l’umanità e si avvicinò alla morte, la quale uccise e a sua volta fu uccisa. La morte uccise la vita naturale, ma venne uccisa dalla vita soprannaturale.

Avvenne allora che la morte si avvicinasse a lui per divorarlo con la sua abituale sicurezza e ineluttabilità. Non si accorse, però, che nel frutto mortale, che mangiava, era nascosta la Vita. Fu questa che causò la fine della inconsapevole e incauta divoratrice. La morte lo inghiottì senza alcun timore ed egli liberò la vita e con essa la moltitudine degli uomini.

       Gloria a te, che della tua croce hai fatto un ponte sulla morte. Attraverso questo ponte le anime si possono trasferire dalla regione della morte a quella della vita. Gloria a te che ti sei rivestito del corpo dell’uomo mortale e lo hai trasformato in sorgente di vita per tutti i mortali.

        Tu ora certo vivi. Coloro che ti hanno ucciso hanno agito verso la tua vita come gli agricoltori. La seminarono come frumento nel solco profondo. Ma di là rifiorì e fece risorgere con sé tutti.

 

Primato del Cristo.

 

 

 

Cristo è immagine del Dio invisibile, *
generato prima di ogni creatura; 
è prima di tutte le cose *
e tutte in lui sussistono.

Tutte le cose sono state create per mezzo di lui *
e in vista di lui:
quelle nei cieli e quelle sulla terra, *
quelle visibili e quelle invisibili.

Egli è il capo del corpo, che è la Chiesa; *
è il principio di tutto, 
il primogenito di coloro che risuscitano dai morti, *
per ottenere il primato su tutte le cose. 

Piacque a Dio di fare abitare in lui ogni pienezza, *
per mezzo di lui riconciliare a sé tutte le cose, 
rappacificare con il sangue della sua croce *
gli esseri della terra e quelli del cielo.

(Col. 1, 15-20) 

 

 

Inno a Dio Creatore

 

 

 

Prima che nascessero i monti †
e la terra e il mondo fossero generati, *
da sempre e per sempre tu sei, Dio. ( Salmo 89)

Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, 
di ricevere la gloria, *
l’onore e la potenza, 

perché tu hai creato tutte le cose, †
per la tua volontà furono create, *
per il tuo volere sussistono.  (Ap.  4, 11)   

I cieli narrano la gloria di Dio, *
e l’opera delle sue mani annunzia il firmamento. 
Il giorno al giorno ne affida il messaggio *
e la notte alla notte ne trasmette notizia. 

Non è linguaggio e non sono parole *
di cui non si oda il suono. 
Per tutta la terra si diffonde la loro voce *
e ai confini del mondo la loro parola. (Salmo 18A) . 

Tutto canta e grida di gioia. (Salmo 64)