Cristo Re

In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto».  Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei». Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male».  E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».

 

 

 

I capi deridevano Gesù  dicendo:   “Salvi se stesso,  se è lui il Cristo di Dio,  l’eletto”.     Anche i soldati  lo deridevano,  e dicevano:  “Se sei tu,  il re dei giudei,  salva te stesso”.         E per te,   chi è  il Re ?

 

Tu.

Ti fai  re.     Ti fai re, da solo.   Ti fai re, al posto di Gesù.     E lo metti  ai tuoi piedi.

Ti fai  un trono.     Gli hai preso il trono . Ti ci sei seduto.     E nessuno ti può sganciare..      Ti fai lo scettro.   Gli hai preso lo scettro. Te lo tieni stretto.    E nessuno te lo può levare.      Ti fai una corona.   Gli hai preso la corona. Te la metti in capo.  E nessuno ti può toccare.

E lo deridi Gesù,  sulla croce.      Non ci deve stare.  Non ci può stare.   Si deve togliere.  Si deve levare.  Si deve staccare.  Deve scendere.     E lo fai scendere tu.  Lo stacchi tu.  Dal posto suo.    Scendi tu.  Al posto suo.

Non ci vuoi avere a che fare.   Non c’entra.  Non ci sta bene.   Non ci dice,   quella croce.    E la levi. E la elimini. La fai fuori. La annulli. La cancelli.    E la stacchi tu,  dal posto suo.      E nessuno si può salvare.

 

Gesù.

Ci sei tu  Gesù,      prima  di tutte le cose.   Sono state create  in te.                                      Ci stai tu Gesù,      dentro  a tutte le cose.     Esistono  solo in te.                                          Ci stai tu Gesù,      all’inizio e alla fine  di tutte le cose.   Sono state create per te.    In vista di te.    E a te,  ritornano.

Ci stai tu Gesù,     al centro di quella croce.    Dove il verticale si incrocia  con l’orizzontale. La terra con il cielo.   L’umano con il divino.   Il visibile  con un invisibile.    In te  si uniscono. In te  s’incontrano.      In te  si tengono.     In te  passano.       In te  si saldano.    Solo in te.   In te   si salvano.  Solo in te.

Sei tu il Re.   Il mio Re.     Sei tu il  trono.   Il mio trono.     Sei tu lo scettro.   Il mio scettro. Sei tu la corona.  La mia corona.       Sei tu la potenza,  la mia potenza.     Sei tu la gloria.   La mia gloria.

 

Gesù,   ricòrdati di me,                                                                                                      quando entrerai   nel tuo Regno.

 

 

 

 

 

 

La croce gloriosa

assisi - Copia (3)

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».

 

 

 

 

Che cosa ti salva?  Chi ti salva?

È la croce che ti salva.   È il Figlio di Dio,  su quella croce, che ti salva.    Che ti leva,  che ti ripulisce, che ti guarisce  da tutto il veleno che hai dentro.  Da quello degli altri e da quello tutto tuo.

Guarda quella croce. Guarda lui,  credi  in lui,  e quel veleno si scioglie, sparisce, svanisce.  E non ti fa più morire.

È la croce che ti salva.  Quando ti senti perduto, smarrito, finito,  guarda quella croce.  Guarda  il Figlio di Dio.   Li, su quella croce,  ha preso su di sé,  il tuo dolore, la tua caduta,  la tua ferita.

Mettila su quella croce e sarà guarita, superata, glorificata.  E diventerà  vita, per te e per gli altri.

È la croce che ti salva.  È la croce dell’amore del Padre del Figlio, per te.  Su quella croce è stato innalzato l’amore di un Dio, per te.  Su quella croce l’amore ha trionfato sulla morte, per te.  Quello è lo stemma, lo stendardo, l’insegna, dell’amore di Dio per te.

Il tuo giudizio, il tuo timore, il tuo terrore, mettilo su quella croce, per farlo diventare amore per lui,  per te,  e per gli altri.

È la croce che ti salva.  Lì il Figlio di Dio ti aspetta, con le braccia aperte e il cuore spalancato.

La croce è l’abbraccio di Dio.  Abbraccia quella croce e rispondi all’abbraccio di Dio.

Il tuo cuore sul suo.  Per farlo battere insieme al suo.  Allora entrerai  nel suo cuore,  nella sua gioia,  nella sua gloria.

Nella sua vita.  Nella vita eterna.