Sulla croce

ok croce

 Era il giorno della Preparazione e i Giudei, perché i corpi non rimanessero in croce durante il sabato (era infatti un giorno solenne quel sabato), chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi all’altro che era stato crocifisso insieme con lui. Venuti però da Gesù e vedendo che era gia morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua.

 

 

 

Gesù è sulla croce.

In  lui,  ci sono tutti gli uccisi.  Tutti i giusti  uccisi.  Traditi, falciati, spezzati.

Tutti gli innocenti.  Tutti i bambini che soffrono.  Tutti i bambini che muoiono. Tutti  i malati crocifissi.

Tutte le vittime sacrificate.  Distrutte.  Bersagliate.  Bombardate. Esplose.

In lui,  ci sei anche tu,  quando sei inchiodato.   Quando sei trapassato dal male,  dall’odio e dal peccato.

Ci sei tu,  quando sei assetato di amore e ti danno solo aceto,  che ti brucia e ti avvelena.

Tu,  quando sei   insultato, annullato, eliminato,  perché  hai scelto Dio,   più di loro,     prima di loro,   sopra a loro.

Tu, quando con la lancia  ti spezzano il cuore.  Ti rubano il cuore.  Ti uccidono il cuore.

Metti  il tuo cuore in Gesù.  Ai piedi della croce.

Ecco la confessione.

È stare  sotto la croce.  È farsi toccare  dal sangue e dall’acqua  che escono dal costato   di Dio.   È farsi toccare  dal cuore di Dio.

È stare  nelle braccia di Dio.

 

 

 

 

 

 

Perché soffrono i bambini?

Pannello_600_2

 

 

 

 

 

Perché soffrono i bambini?

Sono  angeli.   Sono gli angeli di Dio.

 

Ma perché proprio loro?

Non è Dio che lo vuole.    È la fragilità umana.  È la precarietà umana.

Ma sono proprio loro,   nella loro piccolezza,  nella loro debolezza,  nella loro innocenza,   il posto di Dio.   Il posto dove sta il cuore di Dio.   Non solo il tuo.   Prima il suo. Particolarmente il suo.  Principalmente il suo.  Assolutamente il suo.

 

Ma  a che serve?

A te.  Anche nella loro piccola vita, hanno una missione. Hanno un incarico speciale. Unico, fondamentale.  Ti obbligano a pensare al cielo.  Ti aprono le porte del cielo. Sacrificano la loro vita  per te,  per donarti qualcosa di più importante di loro,  di più importante dell’amore che hai per loro.  Per donarti Dio.  Il tuo Signore, il tuo Creatore.

Ti precedono davanti a Dio.  Vanno a parlare a Dio,  di te.  Ti presentano a Dio.  Ti raccomandano a Dio.  Stanno con Dio per te, al tuo posto.  Lo pregano per te, al tuo posto.  Nell’attesa che lo fai tu.   Nell’attesa che lo fai anche tu,  con loro.

Servono al mondo.

Sono gli  innocenti,  che riparano le ingiustizie del mondo.

Sono i sofferenti,  che risanano le ferite del mondo.

Sono i giusti,  che salvano  il mondo.

Come Gesù,  il Figlio di Dio.