Chi sei, tu?

Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa». Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo».  Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

 

 

 

Chi sei,   tu?

 

Non sei tu,   quello che viene.       Non ti metti tu,  al posto di quello che viene.                 Non prendi tu il posto,  del Signore che viene.

 

Non sei tu,  la Parola.     Sei la voce,  che la annuncia.    Il grido che la fa vibrare.             Che la lancia.

Non sei tu,   la luce.       Sei   il candelabro che la porta.     Gesù è la luce vera.                     È lui,   che ti illumina.

Non sei tu,  la strada.         Sei il dito  che la indica.      È lì  che devi  andare.                        È lui   che devi cercare.     A lui  devi guardare.

Non sei tu,    il degno.       Solo lui,  è il Santo.     Solo lui,  ti fa degno.

 

Ecco chi è   Gesù.

Ecco chi sei,  tu.

 

 

 

 

 

 

Giovanni

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Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. Come sta scritto nel profeta Isaìa: «Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerà la tua via. Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri», vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

 

 

 

Prepara la via del Signore.  La sua via.  La sua strada.

La  sua.  Non la tua.   Non come la pensi,  vuoi tu.   Non come la vogliono gli altri.           Non  come fanno gli altri.

La strada di Dio.   È solo  sua.  È lui che la percorre, per arrivare a te.

L’hai riempita,  soffocata,  nascosta,  con i tuoi cieli.   L’hai umiliata,  denigrata,  falsata, con le tue storture.  L’hai abbassata,  sotterrata,  con i tuoi buchi  e i tuoi vuoti.

Come Giovanni,  la strada di Dio  la trovi  se fai deserto.  Se fai tacere ciò che ti stordisce. Se non ti nutri  di ciò che ti  sfinisce.   Non ti metti i vestiti d’oro.  Ti levi i gioielli,  gli anelli degli altri dei.

La  strada di Dio  la trovi,  se ti immergi nella sua acqua.  Se lavi il cuore.  Se lavi l’anima.

La   trovi,   se accorri,  corri  incontro   a   Dio  che viene.   Non è  uno qualunque.             È  il tuo Creatore,   il tuo Signore.  Il Signore del cielo della terra.

È  Dio  allora, che si fa strada nel tuo cuore.   Diventa lui   la strada.

E tu  diventi il grido,   di gioia.