La guarigione del sordomuto

In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».

 

“Gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli tocco la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro egli disse: “Effatà”, cioè “Apriti”.

 

 

Un sordomuto.

  • Anche tu.    Come il sordomuto.
  • Da quell’orecchio.    Non ci senti.
  • Da quell’orecchio.    Non ci senti proprio.
  • Da quell’orecchio.    Non ci vuoi sentire proprio.
  • Anche tu.    Come  il sordomuto.
  • La lingua.    Ce l’hai  legata.
  • La lingua.    Ce l’hai  incollata.
  • La lingua.    Ce l’hai  inchiodata.
  • È il male.    Che   non ci senti.
  • È il male.    Che senti.   Solo quello che vuole lui.
  • È il male.    Che senti.   Solo quello che dice lui.
  • È il male.    Che  è sua  la lingua.
  • È il male.    Che si muove.   Solo per lui.
  • È il male.    Che si muove.   Solo se lo dice lui.

 

Gli pose le dita negli orecchi.

  • Ora Gesù.    Ci mette  le dita di Dio.
  • Ora Gesù.    Ci stanno  le dita di Dio.
  • Ora Gesù.    Ci sta Dio.
  • Ora Gesù.    Nei tuoi orecchi.

E con la saliva gli tocco la lingua.

  • Ora Gesù.    Ci mette  il sale di Dio.
  • Ora Gesù.    Ci mette  il sapore di Dio.
  • Ora Gesù.    Ci mette  la sapienza di Dio.
  • Ora Gesù.    Sulla tua lingua.

Guardando il cielo.

  • Ora Gesù.    Non lo fa da solo.
  • Ora Gesù.    Lo chiede  al Padre.
  • Ora Gesù.    Lo fa con  il Padre.

Emise un sospiro.

  • Ora Gesù.    Lo fa  con lo Spirito Santo.
  • Ora Gesù.    Ci mette  lo Spirito Santo.
  • Ora Gesù.    Ci mette  il sospiro dello Spirito Santo.

 

Effatà.

  • Via.    Tutto quello  che ti chiude.
  • Via.    Tutto quello  che ti tiene.
  • Via.    Tutto quello  che ti trattiene.
  • Via.    Tutto quello  che ti blocca.
  • Via.    Tutto quello  che ti serra.
  • Via.    Tutto quello  che ti lega.
  • Via.    Tutto quello  che ti ostacola.
  • Via.    Tutto quello  che ti impedisce.
  • Via.    Tutto quello  che ti incatena.
  • Apriti.    Vieni fuori.
  • Apriti.    Salta fuori.
  • Apriti.    Esci fuori.
  • Apriti.    Tira fuori.
  • Apriti.    Spalanca fuori.
  • Apriti.    Metti fuori.
  • Apriti.    Quello che ti ha dato Dio.
  • Apriti.    Quello che ci ha messo Dio.
  • Apriti.    Quello che è di Dio.

 

Si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua.

  • E anche tu.    Senti la parola di Dio.
  • E anche tu.    Senti la voce di Dio.
  • E anche tu.    Senti Dio.
  • E anche tu.    Non ci sta più il nodo sulla lingua.
  • E anche tu.    Non hai più il nodo.  Sulla lingua.
  • E anche tu.    Non hai più nodi.  Sulla lingua.
  • E anche tu.    E  acclami  la gloria di Dio.
  • E anche tu.    E  proclami la gloria di Dio.
  • E anche tu.    E  gridi   la gloria di Dio.

 

  • E non sei più   sordomuto.

 

 

 

 

 

Gelosia

«Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva».  Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi. … Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile.

Non è dei nostri. Quello che fa  il bene non ci segue,  non è dei nostri,  non appartiene al nostro gruppo. Non lo può fare perché solo noi abbiamo l’esclusiva.

Gelosia. Perché  nessuno può avere quello che hai  tu. Nessuno può possedere quello che è tuo. Quello che è solo tuo.  Gelosia perché in te c’è l’idea che tu sei il proprietario, il padrone del bene. Hai  l’esclusiva del bene. Il bene è tuo. Solo a te è concesso, solo tu lo puoi gestire, solo tu lo puoi capire.

Gelosia, perché l’altro diventa il tuo rivale, quello che non deve esserci, perché ti oscura, perché ti mette in competizione, perché ti raggiunge.

Gelosia perché devi essere il primo, l’unico, l’eletto, l’inviato, e  nessun altro può esserlo, se non è con te, come te, per te e in te.

Scandalo viene dal greco “skandalon” e significa:  impedimento, insidia. Se qualcosa ti è di impedimento per il bene,  insidia  il bene e ti fa fare il male, cavalo da te.  Scavalo  da dentro di te, strappalo da te, gettalo via, mollalo. Separati da lui perché ti rovina. Estirpalo perché ti fa morire e fa morire la tua anima e anche quella di chi ti vede e ti segue.

Anche la gelosia è un impedimento, è un’insidia, subdola, nascosta, segreta. L’inganno che ti fa sentire il padrone del bene, l’inganno che ti fa credere simile a Dio.

Solo lo Spirito di Dio, solo Dio, è il padrone del bene.  Solo Lui lo genera, solo Lui lo conosce, solo Lui lo dona.