Alla destra di Dio

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra».  Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato». Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».

 

 

 

Vai da Gesù,   anche tu.                                                                                                             E che fai  ?

 

Comandi.

Metti Gesù,  nelle tue mani.      Lo vuoi comandare tu.   E Gesù  deve fare la tua volontà. La deve eseguire.  Deve obbedire.

Ti servi di Gesù.    Ti serve il suo trono.     Per stare anche tu, su un trono.    Ti serve la sua gloria.     Per farti bello tu,  con la sua gloria.

Usi Gesù.    Per comandare gli altri.   Per dominare gli altri.    Per usare anche gli altri.  Attraverso Dio.

 

 

Servi  Dio.

Metti la tua vita,  nelle mani del Padre,  al servizio del Padre.    Per fare la Sua volontà.  Non la tua.

È il tuo Dio.     Solo lui,  sta sul trono.    E tu stai,  ai suoi piedi.

È il tuo Dio.     Solo lui  ha  la gloria.     Anche tu,  sei la sua gloria.

È il tuo Dio.     Se servi  lui,    ce la fai    a servire gli altri.                                                         Se  ami  lui,    ce la fai   ad  amare  gli altri.

 

Se   ti  porta lui.                                                                                                                         Ce  la fai.

 

 

 

 

 

 

 

Il primo posto

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In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo. Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti».  E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».

 

 

 

Quale è il tuo posto?

Essere il primo.   Essere davanti.  Essere sopra.  Essere di più.   Al primo posto.

Perché Gesù lo  vuoi,  sopra a tutti.    E stai con lui per salire anche tu,  sopra a tutti.  Perché Gesù lo vuoi,  più grande di tutti.   E stai con lui per diventare anche tu,  grande, davanti a tutti.    Più grande,  di tutti.

Gesù lo vuoi  per te, come te, in te,   per questo non lo capisci.   Per questo non lo vuoi.  Per questo non lo senti.

Gesù te lo fa vedere, quale è il suo posto.     Dove sta lui,  e dove devi stare anche tu.

In quel bambino.   Nell’abbraccio di quel bambino.

Nella piccolezza.  Nella tenerezza,  nella delicatezza.   Nella fragilità, nella precarietà, nella sincerità.    Nella innocenza,  nella trasparenza,  nella verità,  del cuore.

Nell’abbandono,  tra le braccia del Padre.   Nell’abbandono  dell’abbraccio,  tra il Figlio e      il Padre.  Nell’amore tra il Figlio e il Padre.  Nell’unione tra il Figlio il Padre.    Nella Trinità.

Ecco dove sta Gesù.   Ecco dove tu devi stare.

Ecco il tuo posto.

 

Solo allora  il tuo cuore,  si aprirà.

E  diventerà il posto,   anche per gli altri.

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Primo

Chi è Dio.

Il  Primo.

Il Primo di tutto.    Prima di lui, non c’è niente.   Sopra di lui, non c’è niente.

Lui è   il  Principio di tutte le cose.    Tutto è venuto dopo di lui,  e da lui.

 È prima dello spazio.  È dappertutto, in ogni luogo.     È prima del tempo.   È sempre presente, in ogni momento.     È prima delle cose finite.  È senza fine.   È prima delle cose limitate.   È senza limiti.       È prima di ogni difetto.  È il Perfetto.                                             È sopra a tutti.    È il Supremo,  l’Altissimo.

È come il  primo anello di una catena.    Tutti gli altri anelli vengono dopo di lui.                   Senza di lui gli altri, non si tengono.  E non ci sono.

 

“ Io sono l’Alfa e l’Omega,  Il Primo e l’ultimo,  il Principio e la fine.”    ( Ap. 22,13)

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  • Per  te,   chi è il  Primo?    Fai una graduatoria tua personale.
  •             1°    ____________________________ 
  •             2°    ____________________________  
  •             3°   _____________________________
  •             4°  _____________________________

( Es:   Io, la mia bicicletta, il mio pallone, un calciatore, Computer, tablet, attore, cantante, cellulare,  app, amici, amico, professore, voti, soldi, mangiare, pizza, oppure  Dio ).

Ora pensa a quello che hai scelto. E rispondi:

  • Prima di lui, cosa c’è?
  • Cosa è venuto dopo di lui?
  • È prima dello spazio,  è in ogni luogo?
  • È prima del tempo,  è eterno ?
  • È senza confini,   è  infinito ?
  • È senza  difetti,   è perfetto?
  • Dentro, ci sono tutte le cose che esistono?

 

  • Prima,  scrivi la risposta da solo.
  • Poi,  con i tuoi compagni  ne parlate insieme,  e scrivete la risposta  per tutti.

Sul  un quaderno  del  catechismo,   fai un disegno libero,  di quello che hai capito. Così lo ricordi di sicuro.

 

 

 

 

Al primo posto

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra»….«Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».

Al primo posto, a qualunque costo. A costo di tradire, di usare, di corrompere, di ingannare, di uccidere. Al primo posto, davanti a tutti, sopra a tutti. Al primo posto per comandare, per dominare, per sentirsi i re, i padroni assoluti. Per guardare tutti dall’alto, per sentirsi grandi, invincibili, intoccabili.  Al primo posto per non essere messi in discussione. Per essere serviti, temuti, riveriti. Al primo posto per essere visti, ricercati, adorati, osannati come un Dio. Per essere Dio in terra. Per prendere il posto di Dio.

Al primo posto vicino a Dio, nel Regno di Dio, accanto a Lui, accanto al suo trono, alla sua regalità, nel suo trionfo, nella sua gloria.

Ma come fai a stare vicino al Figlio di Dio, a far parte della vita di Dio, del Regno di Dio, se non sei come lui? Se non ne prendi parte fin da ora?

Stare con Gesù significa essere come Lui. Partecipare di Lui, fare quello che ti  ha detto, seguirlo sulla sua strada, vivere la sua vita. Percorrere la strada che ha segnato, che ha tracciato per primo, che ha percorso per primo, verso il Regno di Dio Padre.

Il vero regno non è  potere,  dominio, oppressione, che schiaccia e distrugge  gli altri e anche chi lo usa.

Il vero Regno è partecipazione del Padre, del cuore del Padre, della vita del Padre. È uscire fuori da sé per andare verso l’altro, per portare all’altro l’amore del Padre per lui, per portare il sorriso, la gioia del Padre per lui, per portare il perdono del Padre verso di lui, per donare la vita del Padre a lui.

Come Gesù, in Gesù e attraverso Gesù. A qualunque costo. Al suo posto.