Se vuoi, puoi purificarmi!

In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.   E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».   Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

 

 

Venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio: “Se vuoi, puoi purificarmi!” Dalla lebbra del corpo.   Del cuore e dell’anima.          E tu,  lo implori ?

 

Non ci pensi proprio.

Hai dei bubboni.  E manco li vedi.      Hai dei buchi.  E manco li senti.    Ti si sono staccati dei pezzi.  E manco li trovi.      E ti rimane la lebbra.

Li contagi gli altri,  con i tuoi bubboni.     Glieli passi. Glieli attacchi.  Glieli imponi.  Devono essere come te.     E ti rimane la lebbra.

E levi pure Gesù.    Così nessuno li vede i tuoi bubboni.  Manco lui.   Così nessuno li tocca i tuoi bubboni.  Manco lui.     Così nessuno li guarisce,  i tuoi bubboni.      E diventi tu,  un bubbone vivente.    Senza Gesù.

 

Lo implori.

Eri un bubbone.     Ma non sei rimasto così.   Sei andato da Gesù.  Solo lui te la leva,     la tua lebbra.   Del corpo. Del cuore e dell’anima.   Solo lui la guarisce.  E la manda via.  E scompare.  E finisce.    E se ne va.   E non rimane.

 

Venne un lebbroso.      Lo riconosci, lo ammetti,   che sei un lebbroso.  Che quelle piaghe ti hanno deformato.  Che quelle piaghe ti hanno deturpato.   Ti hanno stracciato.  Ti hanno isolato.   Il corpo. Il cuore e l’anima.

Lo supplicava in ginocchio.         E ti getti ai piedi di Gesù.   Con tutte le tue piaghe.   E gli metti ai suoi piedi,  tutte le tue piaghe.   E lo supplichi. E lo preghi. E glielo chiedi disperato. Non ce la fai più. Non ne puoi più.  Non le vuoi più.

Se vuoi, puoi purificarmi!        Tu Gesù,  sei il Figlio di Dio.   Tu puoi, tu solo puoi.  Perché sei Dio.   Se vuoi. Se dici di si.   Se è la tua volontà.  Io la rispetto. Io la accetto. Io la amo. Nonostante tutto. Prima di tutto. Più di tutto.

Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò.   Si muove il cuore di Gesù. Si commuove. Si china e si piega su di te.  E si muove la sua mano su di te. E ti tocca.  È la mano di Dio che ti ha creato.

Lo voglio, sii purificato!      È il si di Dio.  Il suo si, al tuo si.    E ti crea ancora.  E ti ricrea ancora. E ti rifà ancora.   E ti fa nuovo.Ti fa vivo.Ti fa intero.   Il corpo.  Il cuore e l’anima.

 

E subito la lebbra scomparve.     È entrato Dio.  Ed esce il male.   Ci sta Dio,  e non ci sta il male.   Davanti a Dio il male se ne va.   E scompare.

Ed egli fu purificato.        Non solo il corpo.   La mano di Dio è arrivata al cuore e all’anima.  Ora anche la tua anima si è purificata.   Si è fatta pura.  Candida. Immacolata.   E traspare dal tuo volto.     E il tuo volto ora,  non solo non è più sfigurato.     Ma è diventato  luminoso. Raggiante.  Radioso.

 

E  splende, risplende.   E brilla,  di Dio.

 

 

 

 

 

 

Puoi purificarmi

miracolo-lebbroso-2

In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro». Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

 

 

 

La lebbra del cuore e dell’anima.    Il peccato  ti ha fatto venire la lebbra del cuore  e dell’anima.  Ti ha fatto nascere il pelo sul cuore.  I bubboni sul cuore.  I buchi nel cuore.

Ti ha bucato il cuore.  Ti ha piagato l’anima.  L’ha  deformata, mutilata, storpiata.   L’ha spezzata, divisa, frantumata.

Sei diventato un cadavere vivente.  Informe, strappato, lacerato.  Che non si può vedere, che non si può guardare.  Che non si può toccare.

Contagi.  Il tuo peccato contagia tutte le altre parti di te.  Contagia chi sta con te, chi lo vive insieme a te,  chi lo condivide con te.

Sei  isolato.  Sei tu che ti sei isolato da solo.  Sei tu che ti sei messo fuori  da solo.  Fuori da Dio.  Quando hai scelto il peccato al posto di Dio.  Quando hai fatto fuori Dio.

Sei  impuro.  Sporcato, macchiato, infangato.  Disonorato, oscurato, negato, dal peccato.

Se vuoi, puoi purificarmi.

Non gli chiede: puoi guarirmi.  Gli chiede di essere purificato.  Perché il peccato è la vera malattia. Che arriva  alla radice del cuore dell’anima. Che fa ammalare il cuore e l’anima.  Che prende tutto.

Ecco  chi è Gesù.

È l’unico medico  che ti può guarire da questa malattia.  Che la può curare. Perché è Dio, è il Figlio di Dio,  ed è più forte del  peccato.

Se vuoi.

Non è un dio magico, ipotetico, anonimo. È un dio vivo che ascolta, che vuole, che decide. Lo sente se lo chiedi veramente,  se vuoi veramente essere guarito.

Come il lebbroso, vai da lui.  Inginocchiati, riconoscilo come Dio.  Chiedigli anche tu:   “Purificami, dal mio peccato.  Tu lo puoi.  Tu puoi farlo. Solo tu puoi farlo.”   Con tutto il cuore, con tutta la disperazione,  con tutto il dolore che ti ha procurato.    Tu,  lo vuoi.

Lo voglio, si purificato.

Se lo vuoi tu,  lo voglio anch’io.   E’ nella relazione viva, vera, reale con Dio, che avviene la guarigione.  Gesù  è lì,  davanti a te, ti tende  la mano.  È un Dio che ti tende la mano, che ti tocca con la sua mano. Quando entra Dio, quando lo vuole Dio,  il peccato se ne va.  Il male se ne va. Ti lascia, ti libera.

Ecco chi è Gesù.

È il Figlio di Dio, che ti  toglie  il peccato.  E ti rende puro.

Sei stato purificato da Dio.  E la lebbra svanisce, e la lebbra sparisce.  Ma devi presentarti dal sacerdote per rendere effettiva, completa, ufficiale la tua purificazione.

E il tuo cuore risanato sussulta, esulta.  Non ce la fa  a stare fermo.  Non ce la fa stare zitto.  Si libra per l’aria, canta,  danza di gioia, per la gioia.

Così annuncia, così proclama, così testimonia  che Dio, il Signore, è venuto.

A purificare il cuore.

A santificare l’anima.