Elisabetta.

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

 

“Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?”

 

 

Maria.

  • È il male.    Che ti leva  Maria.
  • È il male.    Che non vuole  Maria.
  • È il male.    Che ce l’ha con  Maria.
  • È il male.    Che attacca  Maria.
  • È il male.    Che colpisce  Maria.
  • È il male.    Che ferisce  Maria.
  • Ma  non ci riesce.

 

Benedetta tu.

  • Perché se ci sta Maria.    Il male  se ne va.
  • Perché se ci sta Maria.    Il male  non ci sta.
  • Perché se ci sta Maria.    Il male  non ce la fa.
  • Perché se ci sta Maria.    Il male  è schiacciato. 
  • Perché se ci sta Maria.    Il male  è fermato.
  • Perché se ci sta Maria.    Il male  è finito.

 

La madre del mio Signore.

  • Perché è Maria.    Che porta  il Signore.
  • Perché è Maria.    Che ha  il Signore.
  • Perché è Maria.    Che ci sta  il Signore.
  • Perché è in Maria.    Che  si è incarnato.
  • Perché è in Maria.    Che  si è fatto carne.
  • Perché è in Maria.    Che  ha preso la carne.
  • Perché è in Maria.    Che  ha preso  il corpo.
  • Perché è in Maria.    Che  ha preso  il suo corpo.
  • Perché è in Maria.    Che  ci sta  il corpo.
  • Perché è in Maria.    Che  l’ha unito a Dio.
  • Perché è in Maria.    Che  sta unito a Dio.
  • Perché è in Maria.    Che  sta con Dio.

 

E beata colei che ha creduto.

  • Perché se ci sta Maria.    Ci sta il corpo.  Sulla croce.
  • Perché se ci sta Maria.    Ci sta il corpo.  Risorto.
  • Perché se ci sta Maria.    Ci sta il corpo.  Salito al cielo.
  • Perché se ci sta Maria.    Ci sta il corpo.  Alla destra del Padre.
  • Perché se ci sta Maria.    Ti da  la sua carne.
  • Perché se ci sta Maria.    Ti da  la sua carne e il suo sangue.
  • Perché se ci sta Maria.    Ci sta  l’eucaristia.

 

  • Ecco  chi viene.
  • Ecco  chi viene a casa tua.
  • Ecco  viene Maria.
  • E ti sussulta il cuore   di gioia.

 

 

 

 

 

 

Elisabetta

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 In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.  Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

 

 

 

 

Maria  porta Gesù.      Maria ti porta Gesù.   Lo porta a casa tua.   In te.

Lasciala entrare.   Lasciala passare nel tuo cuore.   Lascia che si prenda cura del tuo cuore.    Di te.

Allora lo senti,   allora lo riconosci il tuo Creatore,  il tuo Dio.

 

Come Elisabetta,  attendi così il Natale.     Con il cuore che sussulta di gioia.

Con il cuore che salta.    Che si lancia,  incontro al Signore che viene.

Con il cuore che danza.    Di un battito sempre più forte.  Perché il suo Signore è sempre più vicino.

Con il cuore che palpita.    E ad ogni palpito,  canta al suo Dio.

Con il cuore che freme.   Perché non vede l’ora,  di incontrare il suo Signore.

Con un cuore che arde,   ogni giorno di più.

 

Con un cuore che risponde,   ad un altro cuore.

Il cuore di Dio.   Gesù.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Viene Maria

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.  Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

 

Maria viene a casa tua. È lei che si alza e parte,  e con gioia bussa alla tua porta,  entra nella tua casa.  Viene per starti vicino, viene a sostenerti, viene per portarti il Figlio, il tuo Dio, il tuo Salvatore.

È lei il ponte, la porta, che ti apre a Dio. È lei che ti conduce a Dio. È attraverso di lei,  che puoi riconoscere Dio.  Lei è la madre di Dio e anche la madre di Dio in te.

Se la fai entrare nella tua casa, nel tuo cuore, allora la parte più profonda di te, la tua anima, riconoscerà  il Salvatore che è in lei. E trasalirà, gioirà, ed esulterà di gioia. E nascerà dentro di te, il desiderio di Dio, l’amore di Dio,  la presenza  di Dio.

Lasciati abbracciare da Maria, lasciati accogliere da Maria, lasciati portare da Maria.  Allora lo Spirito Santo ti colmerà il cuore e con Elisabetta potrai dire: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo, Gesù!”

E sarai benedetta anche tu, perché hai creduto.