Seguirono Gesù

 

Annibale_Carracci_-_San_Giovanni_Battista_testimone_orsi-Copia - Copia

In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro -, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio. Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.

 

 

Non è  un incontro qualsiasi,  non è  un incontro normale.   È un incontro speciale.            È  l’appuntamento della tua vita.  Quello con Dio.  Quello con il Signore. Quello con il tuo Creatore.

Come  i due discepoli,   non sei lì per caso.  Ti ha chiamato Dio.  Nella notte,  nella profondità del tuo cuore.  Nella tua parte più intima e più vera. Ti ha chiamato da sempre. Ti aspetta li, da sempre.

Ecco  l’agnello di Dio!  Eccolo, è lui,  il Figlio di Dio!   È Giovanni mandato da Dio,  che te lo annuncia.  Quel dito puntato,  quel braccio teso,  è come una freccia,  come un segnale che indica la strada.

Ora che fai?

Non stai  a guardare, fermo, immobile, passivo, indifferente. Non stai a giudicare, distaccato, amorfo, noncurante.

Come i due discepoli,   ti alzi e lo segui.  Tutto di te si muove,  tutto di te,  va verso di lui.     Il tuo si,   il tuo  ‘eccomi’, è  intero,  è totale.  È concreto, e vero.  È il tuo primo “eccomi”.

Che cosa cercate?

La verità del cuore,  prima di tutto.  Il discernimento.  Che cosa e non, chi.  Cosa ti muove. Cosa cerchi in lui.  Cosa speri in lui.  Cosa vuoi, attraverso di lui.  Stai cercando te,  o Dio. Stai cercando una tua idea,  o Dio.  Stai seguendo una tua emozione,  o Dio.

Maestro, dove dimori?

Come i due discepoli,  gli chiedi:  dove dimori.  Dove è la tua casa.  Il posto dove stai. Perché  ci voglio stare anche io.   Quella è già la mia casa.  Quello è già il mio posto.  Ecco il tuo secondo  “eccomi”.

Venite  e vedrete.

Ti ha invitato. Te, proprio te.  A stare con lui.  Da subito,  senza riserve.  A vivere con lui. A  sperimentare lui.  Perché è lui  la tua casa,  è lui il tuo posto.  E tu lì rimani.  Lì stai.  Ecco  il tuo terzo  “eccomi”.

Poi diventi voce,  per tuo fratello.  Lo porti a tuo fratello.

Come Pietro,  vai da lui.   E Gesù ti guarda.  Mette il suo sguardo  dentro di te.   Ti ha guardato  Dio !   Hai in te,  lo sguardo di Dio.  Il volto di Dio.  Si è impresso in te.  Nei tuoi occhi,  nel tuo cuore.

Gesù  ti chiama per nome.  Ti chiama con il tuo nome.  Ora sei nato  alla tua vita vera,   alla tua vita intera.  E ti da un nome nuovo.  Il nome della volontà di Dio, per te.  Scritto da sempre, per te.

Il  nome  scritto nei cieli.

 

 

 

 

 

 

Annunciazione

 annunciazione-templari-2009 - CopiaIn quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

 

 

Viene l’angelo.  Anche da te.  E tu che fai?

Non lo vedi, non lo vuoi, non lo senti.   Lo hai relegato, accantonato, separato.  Chiuso, negato,  rinnegato.  Lo hai abbandonato, rifiutato,  escluso dalla tua vita.

E sei  rimasto senza  l’angelo di Dio.  Senza la sua parola per te.   Hai perso l’appuntamento più importante della tua vita.  Quello con Dio.

Oppure,  come Maria,  ti sei  preparato a quell’incontro.   Lo hai aspettato con il cuore.     Lo hai desiderato con il cuore.  Ed ecco, l’angelo viene.

Prima c’è la gioia.

L’incontro con una persona cara, è carico di gioia.  Rallegrati, il Signore è qui,  è con te  e ti riempie con la sua grazia.

Poi, non temere.

Ora non devi più avere paura. Non è più il tempo della paura, dell’angoscia.  Non temere,  perché tu hai trovato grazia presso Dio.  Sei gradita a Dio.     E lui prova gioia per te.  Un Dio prova gioia per te.  Proprio per te!

Poi l’annuncio e la proposta.

A Maria di accogliere  e di concepire  nel suo corpo  il Figlio di Dio e di diventare  sua  madre.   A te di accogliere nel tuo cuore il Figlio di Dio.  Puoi accoglierlo nella profondità, nella verità del tuo cuore.  Puoi fare del tuo cuore  la sua culla,  la sua casa.

Come può succedere?  Come avviene tutto ciò?  Cosa  lo fa diventare vero, autentico, reale?  Chi  fa nascere  il Figlio di Dio?  Nel corpo di Maria.  E nel tuo cuore.

Lo Spirito Santo.

Ecco,  lo Spirito Santo scende su di te  e la potenza di Dio ti copre con la sua ombra.   È lo Spirito di Dio che lo fa.  Viene su di te e ti porta la potenza di Dio che ti copre, ti ricopre, ti ammanta con il suo mistero. Ti fa diventare parte del suo mistero.

Nulla è impossibile a Dio.

Dio è Dio.  Lui può tutto.   Ecco perché non devi più temere. Ecco perché devi gioire.  Ecco  perché ti puoi fidare.

La risposta.

Si.   Si, ci sto.  Eccomi  sono qua, mio Signore.  Ecco la mia vita.  La metto a disposizione.  È tua.  Realizza  in me quello che hai disposto.   Avvenga in me quello che hai proposto.

Si.  Sia fatta, diventi fatto, diventi carne,  la tua Parola.

Si.  Sia fatta, diventi fatto, diventi carne, la  tua  salvezza.

Si,  sia fatta  la tua volontà.    Qui  sulla terra e nella mia  vita!