La Trinità

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:  «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.   Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.   Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

 

 

“Quando verrà lui, lo Spirito della verità,  vi guiderà a tutta la verità,  perché non parlerà da se stesso,  ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future”.                            E a te,    chi ti dà,   la verità ?

 

Loro.

Stanno con la menzogna,  loro.    Vogliono la menzogna,  loro.    Sono la menzogna,  loro. E ti fanno menzogna,  come loro.      Altro  che verità.

Te la levano  la verità.   Te la cancellano la verità.    Te la distorcono la verità.   Non la devi avere la verità.     Così non capisci  chi sono loro.       Altro  che verità.

La fanno loro,  la verità.     La vogliono fare loro,  la verità.    Te la danno loro,  la verità.  Ma è quella loro.   E non è di Dio.     Ma lo Spirito della verità, è Dio.  E Dio non si può fermare. Sono loro che si sono negati. Che si sono traditi. Che si sono ingannati.  E si sono perduti. Ancora. Ora.  Per sempre.

 

 

Lo Spirito Santo.

Lo Spirito Santo   è lo Spirito della verità.     Lo Spirito Santo ti dice la verità.    E ti dice che ci sta il Padre   e il Figlio.     Ti dice  che ci sta  la Trinità.

 

Lo Spirito della verità.         La verità, la cerchi.  La invochi,  la speri.    Ma non te la danno. Ma non ce l’hanno.    La cerchi  nel posto sbagliato.    Solo Dio te la da.  Solo Dio ce l’ha. Solo in Dio sta.     Perché Dio è,   la verità.

Lo Spirito della verità.       La verità   non dipende da te.   Non la fai tu.   Non sei tu.  Non la decidi tu.    Non la cambi tu.     La verità sta in Dio.  La verità è di  Dio.    La verità  è  Dio.  E nessuno la può cambiare.

Lo Spirito della verità.      Pure Dio.    Non lo dici tu, chi è Dio.   Non lo decidi tu, chi è Dio.  Non lo pensi tu, chi è Dio.    Non lo fai tu, Dio.    La verità di Dio, non viene da te.   Viene da Dio.

Lo Spirito della verità.      Lo Spirito Santo    ti porta la verità di Dio.  Solo Dio,  ti può portare la verità di Dio.    Ti dice che è vero, Dio.   Ti dice chi è il vero Dio.   Ti fa sentire che è vero, Dio.

 

Non parlerà da se stesso.   E quello che ti dice, lo prende dal Padre.  Glielo passa il Padre. Viene dal Padre.    E ti passa pure il Padre.   Ti passa l’amore del Padre.  E allora lo senti. E allora lo sai,  che ci sta pure  il Padre.

Quello che il Padre possiede è mio.    Non ti passa solo il Padre.   Nel Padre ci sta il Figlio. E ti passa il Figlio di Dio.    E allora lo senti.  E allora lo sai.   Che ci sta il Figlio di Dio.  Che Gesù  è veramente   il Figlio di Dio.

 

Prenderà da quello che è mio.     Ecco chi ti porta  quello che è di Gesù.  Ecco chi ti porta Gesù risorto.      Ecco chi ti porta il corpo risorto di Gesù.   Il corpo e il sangue di Gesù risorto.    Ecco chi ti porta  la salvezza,   che sta nel corpo e nel sangue  di Gesù risorto. Nell’eucaristia.

Quello che il Padre possiede è mio.      E nel corpo e nel sangue di Gesù risorto,  non ci sta solo il Figlio.   Ci sta anche il Padre.   E ci sta lo Spirito Santo.   Ci sta tutta la Trinità. Ecco dove la trovi la Trinità.     Ecco dove  ti aspetta la Trinità.     Nell’eucaristia.

 

Allora si,   che la sentì la verità.    Allora si,  che la trovi la verità.    Allora si,  che la sai la verità.    Viene fuori da sola   Salta fuori da sola. Si lancia fuori da sola.  Si scopre da sola.  Si svela, si rivela, si manifesta, da sola.    Appare,  tutta.  Tutta la verità.     Davanti a Dio.   Perché ci sta Dio.

Davanti   alla Trinità.

 

 

 

 

 

 

 

 

Gesù e Nicodèmo

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:  «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.  Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

 

 

Gesù lo dice  anche a te.     “Il giudizio è questo:   la luce è venuta nel mondo,  ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce,   perché le loro opere erano malvagie”.      E tu,    cosa ami ?

 

Le tenebre.

Ti tengono   nelle tenebre.     Ti incastrano nelle tenebre.  Ti rinchiudono nelle tenebre.  Così non lo vedi,  il male che fai.    Così non lo vedi,   il male che sei.    Sei diventato tenebre.    E manco lo sai.

Ci tengono gli altri   nelle tenebre.     Gli fanno fare il male insieme.  Così non è più male.  Così non è più tenebre.    Invece è tenebre,  al quadrato.     Ti hanno ingannato.   Ci sei cascato.

Ti dicono che nelle tenebre,  ci si sta bene.   Ti fa bene. Ti vuole bene    . Ma non è vero.   Ti ha  spolpato.    Ti ha consumato. Ti ha deviato.    Ti ha oscurato,  il cuore e l’anima.       E sei  tenebre.   Al cubo.

 

La luce.

Come ci esci dalle tenebre?       Chi ti tira fuori?        Solo Gesù lo fa.    È lui  la luce di Dio.  E davanti a lui, scappano tutte le tenebre.   Si sciolgono. Scompaiono.   E non ci sono più.

 

Perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.     Ecco perché è venuto Gesù.    Ecco che ci sta a fare.  Ecco che viene a fare.      A salvarti.   A portarti fuori. A tirarti fuori. A liberarti. Dal male.  Che ti fai. E che fai.  Da tutto quello che ti fa male. Da tutto il male. Per sempre.

Chi non crede è già stato condannato,   perché non ha creduto   nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.      Se non credi in Gesù.   Se per te Gesù, non è Gesù.  Non è il Figlio di Dio. Se per te,  il male non è male.     Come fa a salvarti?    Come fa a tirarti fuori?   Rimani lì nel male.    Rimani dove stai.     Per terra.  E niente cielo.

Chi crede in lui non è condannato.         Se credi in Gesù.     Se per te,   è  il Figlio di Dio.  Se sta in lui.  Se dimori nelle sue braccia.   Se ti fai portare dalle sue braccia.   Allora non sei condannato.  A restare nel male.   Non sei più schiavo del male,  prigioniero del male.    Non sei più per terra.    Sei in cielo.   In Paradiso.

 

Chi fa la verità,  viene verso la luce.          Gesù non ci sta  solo a parole.    Ci sta a fatti.    E per uscire dalle tenebre,   devi fare i fatti.     Devi fare luce.  Devi fare la verità.   Ci devi mettere la verità.    Sul serio. Concreta. A fatti.    E ci metti Gesù. Vero, concreto.  A fatti.

Perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio.      Chi fa  la verità. Non ce la fa,  senza Dio.    Dio è verità.  È lui lo Spirito della Verità.    Se ci sta lui,  ci sta la Verità.    Viene da sola. Esce da sola. Sgorga da sola.   Perché viene da Dio.   E lo fa Dio.

 

E diventi anche tu.                                                                                                               Una luce che brilla di Dio.

 

 

 

 

 

 

Si, si.  No, no.

 06-agostino-pentecostali-3_53de1072739c9 (1)In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:  «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli.  Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio”. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna. Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono. Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo! Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore. Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna. Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio. Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: “sì, sì”, “no, no”; il di più viene dal Maligno».

 

 

 

Il tuo Si,    è un  si ?

 

Se    il tuo Sì,    a Dio.     Al Figlio di Dio,   e alla sua parola.

 

È   in parte,   è per forma,  è per forza.        È per convenzione,  è  per apparenza,   è per convenienza.                                                                                                                          Se è    una  adesione    appiccicata,  recitata, sceneggiata.    Soffocata, plagiata,  copiata.   Modificata,  stravolta,  falsata.                                                                                                    È   un  No.

 

 

 

Se il tuo No,     a ciò che non è di Dio.     A ciò,   che ti porta via Dio.    A ciò che ti separa da Dio.     A ciò,  che nega Dio.

 

È  a metà.      È per poco.     È per finta,  è per forma,  è per gioco.       Non è chiaro,       non è netto,   non è definito.       Non è completo,    non è concreto,   non è visibile.

Se ti  sei  compromesso.    Se ti ci sei messo  dentro.   Se ci stai dentro.  Se ci vivi dentro.   È   un   Si.

 

 

Il tuo   Si,     sia si.      È il tuo  No,   sia no.                                                                         Dio,    sa    la  verità.        Dio,    è  Verità.

 

Se stai   con lui,

stai   nella Verità.