Guarì molti

In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva. Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano. Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.

 

 

“Gli portavano tutti i malati e gli indemoniati… Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni.”

E tu,   che fai davanti al male ?  

 

Guarì molti.

  • È Gesù   che ti leva.   Il male.
  • È Gesù   che ti libera.   Dal male.
  • È Gesù  che ti guarisce.  Dal male.
  • Del corpo e dell’anima.     Non tu.

 

 

Gli portavano tutti i malati e gli indemoniati.

  • È il male.           Che ti ha fatto cieco.  Che ti ha fatto sordo.   Che ti ha fatto muto.   Che ti vuole muto.
  • È il male.           Che ti fa le piaghe.     Che ti fa piegato.   Che ti fa curvato. Che ti fa chinato.
  • È il male.           Che ti ha sfigurato il volto.    Che ti ha deturpato  il volto.   E non hai più  volto.
  • È il male.           Che ti ha paralizzato.  Che ti ha bloccato.   Che ti ha impedito.
  • È il male.           Che ti ha fatto morto.  Che ti fa morto.   Che ti vuole morto. Per sempre.

 

 

Guarì molti che erano affetti da varie malattie.

  • È Gesù.            Che ti viene vicino.   Che ti sta vicino.    Che  ti è vicino.
  • È Gesù.            Che ti prende per mano.    Che ti tiene nella sua mano.     Nella mano di Dio.  Nel palmo di Dio.
  • È Gesù.            Che ti da  Dio.    Che ti passa Dio.   Che ti riempie di Dio.     Perché lui  è Dio.
  • È Gesù.            Davanti a Dio.   Il male se ne va.    Se ci sta Dio.  Il male non ci sta.   
  • È Gesù.            Che ti ha guarito.   Che ti ha levato il male.   Non stai più male.   Non sei più  malato.

 

E scacciò molti demòni.

  • Ti leva i demoni.             Ti sei fatto demonio dentro.   Hai venduto l’anima.  Al male.     E l’ha fatta sua.  E l’ha fatta come lui.     
  • Ti leva i demoni.              E il demonio dentro,    ti fa fare il male, come lui.    Ti fa volere il male, come lui.      Ti fa volere  il male  più di lui.
  • Ti leva i demoni.              Solo Gesù.   Te può levare quel demonio  dentro.   Solo Gesù,  te lo leva  fino in fondo.     Solo Gesù,  te lo leva tutto.   Te lo leva nel profondo.
  • Ti leva i demoni.              Solo Gesù.     Ti leva il peccato  che lo ha fatto entrare.   Ti leva il peccato che ce lo fa stare.   Ti leva il peccato che lo fa trionfare.
  • Ti leva i demoni.              E l’anima torna.    Torna pura.  Torna intera. Torna vera.     Ti ha guarito nell’anima.

 

 

Prendi la mano  di Gesù.    Tieni la mano  di Gesù.     Mettiti nelle mani di Gesù.     E guarisci anche tu.     Ancora.  Ora.

Nel corpo.    E nell’anima.

 

 

 

 

 

 

Uno che ha autorità

In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

 

Nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: “Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!” E Gesù gli ordinò severamente: “Taci! Esci da lui!” E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.

E tu lo sai,   chi è Gesù?

Gesù ha l’autorità.  Ha la potestà. Ha la potenza.  Ha il potere.  Sopra a ogni cosa. Visibile e invisibile.     Gliela ha data  il Padre.

 

Come uno che ha autorità. 

  • Ecco chi ce l’ha  la potestà.   Gesù.  Non tu.
  • Ecco di chi è  la potestà.  Di Gesù.
  • Ecco dove sta  la potestà.  In Gesù.
  • Ecco chi è  la potestà.   È Gesù.  Non tu.

 

  • Gesù può.  Tu no.
  • Gesù può comandare al male.   Tu no.
  • Gesù può scacciare il male.   Tu no.
  • Gesù può schiacciare il male.  Tu no.
  • Perché Gesù  è Dio.     E tu no.

 

Nella sinagoga.      Nella sinagoga,  sta lo spirito impuro.   Nella sinagoga viene fuori.  Nella sinagoga salta fuori.   Lo spirito impuro.

Cominciò a gridare.    Davanti a Gesù.  Non ce la fa a stare nascosto.   Davanti a Gesù. Non può stare nascosto.     Ha paura di lui.  Lo spirito impuro.

Che vuoi da noi?    Gli prende un colpo. Allo spirito impuro.  Gli viene un colpo. Allo spirito impuro.     Se la vide brutta. Lo spirito impuro.

 

Sei venuto a rovinarci?       Lo spirito impuro lo sa.   Che è venuto a fare Gesù.

  • A perdere lui.      A farlo fuori.  A metterlo fuori.  A levarlo di torno.
  • A perdere lui.      A farlo perso.  A farlo schiacciato.  A farlo distrutto.  A farlo umiliato.
  • A perdere lui.      A farlo disperso.  A farlo a pezzi.  A mandarlo in pezzi.  A disperdere i pezzi.
  • A perdere lui.      A farlo finito.     A farlo finire.  A farlo perire.  A farlo morire. 
  •  A perdere lui.     A farlo  dissolto.     A farlo sparire.  A farlo  scomparire.  A farlo svanire.      E non ci sta più.

Io so chi tu sei.       E io so,  che tu lo puoi fare.    Io so che tu lo sai fare.  Io so  che tu,   lo sei venuto a fare.

Il Santo di Dio.      Perché tu sei Dio.   Il Figlio di Dio.  Il santo di Dio.  Il santo che viene da Dio.  Il santo che è in Dio.  Il santo che è di Dio.     Il santo che  è Dio.

 

 

Taci.       Ecco  la potenza di Gesù.    Lo comanda. Gli ordina.   Lo fa stare zitto.  Lo fa stare muto.    E non può parlare.    E non può più far male.

Esci da lui.     Ecco la potenza di Gesù.     Lo caccia.  Lo scaccia.  Lo butta fuori. Lo fa uscire fuori.  Lo caccia fuori.    Lo manda via.

Esci da lui.      Lo manda via dall’uomo.   E libera l’uomo.    Lo libera dal male.  Gli leva il male.    E non ci sta più il male.  E non gli fa più male.     Ecco che è venuto  a fare Gesù.

 

Straziandolo.     È arrabbiato lo spirito impuro. È arrabbiato tanto lo spirito impuro. Perché non può più fare niente.    Perché non ha più niente.    Perché non è più niente.

Uscì da lui.       E obbedisce.     Ha perso. È perso.  È disperso.   È finito.  È finita. Non ci sta più.    Non si soffre più.

 

Ecco che fa  Gesù.                                                                                                Ecco  la potenza di Gesù.

 

 

 

 

 

 

Venite dietro a me

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a meVenite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini , vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

 

Gesù disse loro: “Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini”. E subito lasciarono le reti e lo seguirono.

E tu, lo segui?

 

Venite dietro a me.

  • Gesù ti chiama.   Ancora.
  • Gesù ti chiama.   Adesso.
  • Gesù ti chiama.   Ora.

 

  • Ad andare dietro a lui.   E non a un altro.
  • A mettere  davanti lui.    E non un altro.
  • A mettere  prima lui.      E non altro.

 

 

Li chiamò.

Ti chiama.       Non per negarlo.    Non per farlo sparire.   Non per farlo scomparire.    Non per dire  che non c’è.

Ti chiama.       Non per rinnegarlo.      Non per dire che non è.   Non per dire  che non è Dio.    Non per farlo sparire  come Dio.

Ti chiama.       Non per tradirlo.      Non per dire non lo conosco.  Non per dire non so chi è.       Non per dire  non c’entra con me.

Ti chiama.      Non per ripudiarlo.     Non per dare a un altro dio.  Il posto suo.   Non per mettere un altro dio.  Al posto suo.     Non per adorare un altro dio.         Al posto suo.

Ti chiama.      Non per dissacrarlo.     Non per dare a un altro dio.  Le cose sue. Non per dare a un altro dio.  La casa sua.    Non per dare a un altro dio.  Il corpo suo.

Ti chiama.     Non per profanarlo.     Non per far cambiare da un altro dio.  Il corpo suo.    Non per far violare  da un altro dio.  Il corpo suo.     Non per far calpestare  da un altro dio,  che non è Dio.     Il corpo suo.

 

 

Vi farò pescatori di uomini.

Non sei tu,   che la fai  la rete.     Non sei tu,  che la ripari la rete.   Non ce la fai a fare la rete.    Non sei tu,  la rete.

Solo con Gesù,  ce la fai.     Perché è Gesù,  che pesca gli uomini.   Che li tira  a sé.   Che li attira a sé.   Che li abbraccia a sé.   Con le braccia di Dio.     Sono le braccia di Dio.   Quella rete.

Sono le mani di Dio.   Quella rete.     Sono le dita di Dio.  Le dita del Padre.  Che accoglie i suoi figli.   Che raccoglie i suoi figli.     E li stringe a sé.

Sono le mani di Dio.  Quella rete.    Che tira fuori i suoi figli.   Dal fondo del mare. Dal profondo del mare.   Dall’oscurità del mare.     Dall’oscurità  del male.

 

Solo Dio, ce la fa.     A tirarli fuori dal male.    Solo Dio può.   Solo Dio ci riesce.    E il Figlio di Dio lo fa.      Ecco perché è venuto.   Ecco perché ti chiama.

 

Ecco   cosa ti chiama a fare.    Gesù.

 

 

 

 

 

 

 

Gesù chiama

In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio. Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.

 

“Abbiamo trovato il Messia”-che si traduce Cristo- e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: “Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa”- che significa Pietro.

E tu,   lo hai trovato,  Gesù ?

 

Che cosa cercate?

  • Cerchi Gesù.   E non  un altro.
  • Cerchi Gesù.    E non altro.
  • Vuoi Gesù.   E non altro.

Venite e vedete.

  • Stai con lui.   E lo vedi.
  • Stai con lui.   E lo sai.
  • Stai con lui.   E lo senti.

Abbiamo trovato il Messia.

  • Che è lui.  Il Cristo di Dio.
  • Che è lui.  Il Figlio di Dio.
  • Che è lui.  Dio.

 

Fissando lo sguardo su di lui.        È lui che cerca te.   È lui che ha scelto te.  Da prima del mondo.   È lui che vuole te. Da prima del mondo.   È lui che chiama te. Da prima del mondo.

Fissando lo sguardo su di lui.      È lui, che guarda te.  È lui che mette suoi occhi nei tuoi.    E dai suoi occhi,  esce il suo spirito.   Esce lo Spirito Santo.

Fissando lo sguardo su di lui.     E passa,  lo Spirito Santo.  Passa nel tuo cuore. Ti trapassa il cuore.  Si prende il cuore.    E fa suo, il tuo cuore.   E non è più,  il tuo  cuore.

 

Tu sei Simone.     Non è più il tuo cuore,  di prima.    Non è più  come prima.  Non è più la stessa cosa  di prima.

Sarai chiamato Cefa.      Ora sei nuovo.  Sei un uomo nuovo.  Hai un nome nuovo. Hai un nome,  che ti ha dato Dio.     Hai un nome, nel progetto di Dio.

 

 E ti lasci fare da Dio.   E lasci fare a Dio.    E fai fare a Dio.   E ti fai fare da Dio.   E vai con lui.    Vai dietro a lui.      E non ci stai più. Senza di lui.    Non ci puoi stare più.   Senza di lui.

 È  il tuo si.     A Dio.

 

 

 

 

 

 

Il Battesimo del Signore

In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo». Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

 

“E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: “Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento”.

E tu,   la senti  la sua voce ?

 

Il Battesimo di Gesù  è   l’ Epifania della Trinità.

Si svela.  Si rivela.  Si manifesta.     Si vede. Si scopre. Si sa.   Chi è Dio.   Che Dio  è Trinità.

  • È  il Padre.
  • È  il Figlio.
  • È  lo Spirito Santo.

 

Si svela.  Si rivela.  Si manifesta.  Si vede.    Che quello che Gesù fa.   Lo fa  con la Trinità.

  • È con la Trinità.   Che lo fa, Gesù.
  • È nella Trinità.    Che lo fa,  Gesù.
  • È la Trinità.     Che lo fa,  in Gesù.

 

Si svela.  Si rivela.  Si manifesta.    Si scopre. Si sa.    Cosa è   il battesimo  nello Spirito Santo,   di Gesù.

  • È  con la Trinità.    Che ti battezza.
  • È  nella Trinità.    Che ti battezza.
  • È  la Trinità.    Che ti battezza.  In Gesù.

 

 

È il Padre.      Davanti a lui si squarciano i cieli.  Si aprono i cieli.   Si spalancano     i cieli.    Sono suoi  i cieli.

È il Padre.     È il Padre che ti manda lo Spirito Santo.   Da lui scende lo Spirito Santo.     È lui che ti battezza dall’alto.   È lui che ti battezza nello Spirito Santo.

 

È lo Spirito Santo.          È lo Spirito di Dio.    È l’acqua dello Spirito Santo,  che viene dall’alto.    È il mare di Spirito Santo,  che viene dall’alto.   Che ti immerge  dall’alto.

È lo Spirito Santo.        Sei immerso nello Spirito Santo.  Stai dentro allo Spirito Santo.     Ti copre lo Spirito Santo.    Ti ricopre lo Spirito Santo.

È lo Spirito Santo.      E quando riemergi  dal mare dello Spirito Santo.  Sei santo. Sei sacro.  Sei sacro a Dio.   Sei dedicato a Dio.  Sei di Dio.   Sei figlio di Dio.

 

È il Figlio.       E ci sta il Figlio.     Te lo dice il Padre,  che è  il Figlio.   Te lo dice il Padre che è  suo Figlio.     Il Figlio di Dio.    L’ unigenito  Figlio di Dio.

È il Figlio.       E ci sta la croce  del Figlio.     Che ti libera  dal male e dalla morte.    E non ci sta più  il male e la morte.

È il Figlio.       E ci sta la resurrezione del Figlio.     Che  ti fa risorgere nel Figlio. Con il Figlio.      E ti fa risorto.  Già da ora.      E sei risorto.  Già da ora.

 

È il Figlio.      E ci sta l’amore del Padre. Per il Figlio.   E lo trovi l’amore del Padre. Nel Figlio.       L’amore vero.  L’amore sincero.  L’amore intero.    L’amore sempre. L’amore per sempre.

È il Figlio.      E ci sta  il sorriso del Padre.    La soddisfazione del Padre.  Il compiacimento  del Padre.   Per il Figlio.     Nel Figlio lo trovi.  Anche per te.

 

Ecco cosa è.    Il tuo battesimo.

 

 

 

 

 

 

L’Epifania del Signore

Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele”». Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo». Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.

 

Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.

E tu,  lo adori ?

 

 

Epifania del Signore.     

Si svela.  Si rivela. Si manifesta.    Viene fuori.  Si vede. Si scopre.   Appare. Compare.     Chi è Gesù.  E che fa.

 

  • Oro.     È  il Re.
  • Incenso.     È  Dio.
  • Mirra.      È  il Salvatore.

 

È il Re.     È venuto il Re del cielo e della terra.   Il Re del cielo della terra è venuto sulla terra.    Per cambiare il mondo.

È il Re.      Il Re del cielo e della terra.    Ha il potere.  Ha la potenza.   Ha l’onnipotenza di Dio.      E può cambiare il mondo.

 

È Dio.   È venuto il Signore  del cielo e della terra.   Il Signore del cielo  e della terra,  è sceso sulla terra.      Per aprire una strada al cielo.   Per aprire il cielo.  Alla terra.

È  Dio.     È venuto sulla terra.    Per portare gli uomini, al cielo.   Per dargli il cielo.    Per farli  entrare nel cielo.    Per farli entrare, in Dio.     Per dargli Dio.

 

È il Salvatore.       È venuto il Salvatore.   Per salvare tutti gli uomini,  dal male e dalla morte.     Per portarli fuori  dal male e dalla morte.   Per far morire il male e  la morte.    Sulla sua croce.

È il Salvatore.    È venuto sulla terra.   Per dare agli uomini  la sua resurrezione. Per farli risorgere con lui.     Per farli risorgere. In lui.     Per farli risorgere.  Per mezzo di lui

È il Salvatore.     È venuto sulla terra.    Per dare agli uomini  la sua vita.  Il suo corpo e il suo sangue.    Per farli entrare nella sua vita.    Per farli entrare  nella sua divinità.

 

 

Il Signore è venuto.     E tu,  come i re magi,   va incontro a lui.     Inginocchiati.  Davanti a lui.      Come sono inginocchiati,  davanti a lui.   Il cielo  e la terra.

E adoralo.       Come lo adorano,   il cielo  e la terra.

 

 

 

 

 

 

La Presentazione al tempio

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori». C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.

 

 

“Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione di Israele, e lo Spirito Santo era su di lui… Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù,… anch’egli lo accolse tra le braccia, e benedisse Dio”.

 

E tu,   lo accogli Gesù,   tra le braccia ?

Prendilo  tra le braccia.   Stringilo  tra le braccia.   Tienilo tra le braccia.    È lui,     la  tua consolazione.

 

 

Per presentarlo al Signore.  

  • Ci sta tutta  la Trinità.    Nella presentazione di Gesù,  al tempio.
  • Lo fa tutta  la Trinità.     La presentazione di Gesù,  al tempio.
  • È nella  Trinità.      Che Gesù,  si presenta  al tempio.

 

Ci sta lo Spirito Santo.       Che va a prendere Simeone.  Che spinge Simeone. Che porta Simeone.  Al tempio.

Ci sta lo Spirito Santo.     Che gli fa vedere.   Chi è Gesù.  Che è Gesù.

Ci sta il Figlio.      Che Simeone prende tra le braccia.   E ci sta lo Spirito Santo, sul Figlio.     E su Simeone.  Che lo tiene tra le braccia.

Ci sta il Padre.      Simeone alza gli occhi al Padre.     E benedice il Padre.   Con gli occhi nel Figlio.     Con gli occhi  del Figlio.

 

 

I miei occhi hanno visto.          Prendi anche tu,  tra le braccia.  Gesù.   Tienilo anche tu,  tra le braccia.  Gesù.       E lo vedi anche tu.  Chi è Gesù.

I miei occhi hanno visto.          I tuoi occhi la vedono,  la consolazione.   Quella  che cercavi.      E che non trovavi.  E che non ci stava.  E che nessuno ti dava.

I miei occhi hanno visto.         I tuoi occhi lo vedono.   Che è lui la consolazione.   La tua consolazione.   Quella che consola davvero. Quella che consola intero. Quello che consola in fondo.  Quella che consola sempre.  Quella che consola. Per sempre.

 

I miei occhi hanno visto.         I tuoi occhi la vedono,  la salvezza.   Quella che aspettavi. Quella che implorarvi. Quella che invocavi.    Che nessuno ti dava.

I miei occhi hanno visto.          I tuoi occhi lo vedono.    Che è lui,  la salvezza.      La tua salvezza.       Quella che ti salva davvero.   Quella che ti salva intero.   Quella che ti salva sempre.    Quella che ti salva. Per sempre.

 

I miei occhi hanno visto.        I tuoi occhi lo vedono.   Che è lui,  la luce.  Quella che ti fa vedere.  Quella che ti porta via le tenebre. Quella che ti leva le tenebre. Quella che non ci stanno più le tenebre.

I miei occhi hanno visto.          I tuoi occhi lo vedono.    Che è lui,  la gloria.   La gloria del Padre.      Che lo ha fatto  per il Padre.     Che lo ha fatto  con il Padre.   Che ci sta anche il Padre.     Che ci ha pensato il Padre.  A te.

 

I miei occhi hanno visto.         I tuoi occhi hanno visto.    Perché è Dio, che si è fatto vedere.   Che si è rivelato.  Che si è manifestato.  Che si è fatto presente.

 

Che si è presentato, a te.    Nel tempio. 

 

 

 

 

 

 

 

È nato il Salvatore

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio. C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, di buona volontà».

 

 

“Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia”.

E a te,  chi ti salva ? 

Ecco  chi è nato.   Il Salvatore.     Quello che ti salva veramente.  Quello che ti salva sempre.    Quello che ti salva,   per sempre.

 

 

Oggi è nato.

  • Ci sta tutta  la Trinità.    Quando nasce Gesù.
  • Lo fa  la Trinità.    Che nasce,  Gesù.
  • È  la Trinità.      Che sta,  in Gesù.

 

Un Salvatore.

Ci sta il Padre.     Viene da lui.  Parte da lui.  Lo fa lui.     È lui,   che ti dà  il Salvatore.

Ci sta lo Spirito Santo.      Lo Spirito del Padre e  del Figlio.     È lui,  che ti porta    il Salvatore.     È lui che lo fa visibile.   È lui che lo fa incarnato.

Ci sta il Figlio.       È lui,  il Salvatore.    Ti salva con il suo corpo e il suo sangue. Per questo si è fatto corpo,  e si è fatto sangue.

 

 

Che è Cristo Signore.

Quel bambino.     È il Dio invisibile,   che si è fatto visibile.

Quel bambino.     È Dio,  che si è abbassato. Che si è chinato.   Che si è fatto vicino.  A te.

Quel bambino.     È Dio,   che si è fatto come te.   Per farti come lui.

Quel bambino.     È il Figlio di Dio.   Che si è fatto carne.   Per darti la sua carne e il suo sangue.    La carne il sangue di Dio.   La vita di Dio.

 

È nato,    il Figlio di Dio.

 

 

 

 

 

 

 

L’ Annunciazione

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

 

 

“Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio.”…“Ecco la serva del Signore, avvenga per me secondo la tua parola”.

E tu,  lo dici sì,  a Dio ?

Maria  dice di sì.     Dice di si, a Dio.    Dice di si, allo Spirito Santo.   Dice di si, al Figlio di Dio.     E viene.  Il Figlio di Dio.

 

 

Lo Spirito Santo scenderà su di te.  

  • Ci sta tutta la Trinità.    Quando viene Gesù.
  • Lo fa la Trinità.   Che viene Gesù.
  • È la Trinità.    Che viene,   in Gesù.

 

La potenza dell’Altissimo.      Ci sta il Padre.    Viene dal Padre.  Parte dal Padre.  È dal Padre.   È del Padre. L’incarnazione.

 Ci sta la potenza del Padre.    La potenza di Dio.   Che ha fatto tutto Dio.   Che può fare tutto.  Dio.     Che può rifare tutto.  Dio.  

 

Ti coprirà con la sua ombra.       Ci sta lo Spirito Santo.     Lo Spirito di Dio.   Che scende dal Padre.      È l’ombra di Dio.  È la nube di Dio.  È parte di Dio.   È Dio.

Che ti copre. Che ti ricopre.  Che ti tiene. Che ti contiene.  Che ti avvolge.    E stai dentro Dio.

 

Colui che nascerà sarà chiamato Figlio di Dio.     E ci sta il Figlio.    Il Figlio di Dio.  L’unigenito.    Che sta alla destra del Padre.  Da sempre.      E che è Dio.   Come  il Padre.  Da sempre.

Lo vuole anche il Figlio.      Lo fa il Figlio. Lo compie il Figlio.    Quello che vuole il Padre.         È il si,  del Figlio.    Al Padre.

 

 

 

Ecco la serva del signore.         È il si,  di Maria.    Il si,  a Dio.    Si,  perché è Dio. Si,  perché lo chiede Dio.      Si,  perché sono di Dio.

Avvenga.       Si, venga.   Si, avvenga.  Si, si compia.   Si, si faccia.  Si, sia fatta. La tua volontà.  In me.

Secondo la tua parola.        E si compie. E avviene. E viene Gesù.    E si fa carne. Ma rimane Dio.

 

E  l’ annunciazione.                                                                                                    Ora,   è  l’ incarnazione.

 

 

 

 

 

 

Giovanni Battista

Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa». Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, è colui che viene dopo di me, ma che è stato prima di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo». Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

 

 

“Tu, chi sei?”… “ Che cosa dici di te stesso?” Rispose: “Io sono voce di uno che grida nel deserto. Rendete diritta la via del Signore”.

 

E tu,  chi sei?     Cosa dici  di te stesso ?

Anche tu,   sei chiamato ad essere voce.    E a rendere diritta  la via del Signore. In te.   E negli altri.

 

 

Tu, chi sei?        Lo dice Gesù,  chi è.     Lo dice Dio, chi è.    È l’Angelo.  È l’angelo di Dio.    “Ecco io mando il mio angelo davanti a te”.   (Matteo 11,10).  

Tu, chi sei?        Lo dice Gesù,  chi è.     “Egli è  quell’  Elia  che deve venire”.   (Matteo, 11,14)

Tu, chi sei?        Lo dice Gesù,  chi è.     “Elia  veramente deve venire prima e ristabilire ogni cosa.   Ma io vi dico che Elia è già venuto  ed essi non l’hanno riconosciuto, anzi l’hanno trattato come hanno voluto”. I discepoli compresero   che aveva parlato loro di Giovanni battista”.  (Matteo 17,10-13).

Tu, chi sei?       Lo dice Dio,  chi è.    Lo dice l’angelo di Dio, a Zaccaria, chi è..   “Sarà pieno di Spirito Santo  fin dal seno di sua madre”.  (Luca 1,15).

 

Cosa dici di te stesso?          Lo dice Gesù,  cosa fa.    “Il mio angelo davanti          a te per precederti e prepararti la via”.   (Matteo 11,10).

Cosa dici di te stesso?          Lo dice Dio,  cosa fa.   Lo dice l’angelo di Dio a Zaccaria.      “Camminerà davanti a Lui con lo spirito e la potenza di Elia, per ricondurre il cuore dei padri verso i figli  e i ribelli alla saggezza dei giusti, per preparare al Signore un popolo ben disposto.”   (Luca 1,16-17).

Cosa dici di te stesso?         Lo dice il profeta Malachia,  cosa fa.    “Ecco io manderò a voi il profeta Elia,   e ricondurrà il cuore dei padri verso i figli e il    cuore dei figli verso i padri”.    (Malachia 4,5-6).

 

 

Io sono voce.         È voce.   È solo voce.  Conta solo la voce.   Perché porta Dio.  Perché è piena di Dio.    Di quello che dice Dio.     È la voce di Dio.

Io sono voce che grida nel deserto.      È voce che grida.    E fa sussultare.  E fa balzare.  E fa sobbalzare.  I cuori.       E fa risuonare Dio.   E fa tuonare Dio.  Nel deserto dei cuori.

 

In mezzo a voi sta uno.       

  • Lui ci sta.    Perché viene Gesù.     
  • Lui lo sa.    Che viene Gesù.   
  • Lui lo sa.    Che è Gesù.

È colui che viene dopo di me, ma che è stato prima di me.     

  • Lui lo sa.    Chi è Gesù.     
  • Lui lo sa.    Che è Dio.                
  • Lui lo sa.    Che è il Figlio di Dio.     
  • Lui lo sa.    Che da sempre,  ci sta. 
  • Lui lo sa.    E lo dice a te.
  • Lui lo sa.    E ti dice  chi è.    

 

Eccolo,  è lui.    Il Figlio di Dio.