Pentecoste

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Ez 37, 1-14    «Profetizza su queste ossa e annunzia loro: Ossa inaridite, udite la parola del Signore. Dice il Signore Dio a queste ossa: Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e rivivrete. Metterò su di voi i nervi e farò crescere su di voi la carne, su di voi stenderò la pelle e infonderò in voi lo spirito e rivivrete: Saprete che io sono il Signore». Io profetizzai come mi era stato ordinato; mentre io profetizzavo, sentii un rumore e vidi un movimento fra le ossa, che si accostavano l’uno all’altro, ciascuno al suo corrispondente. Guardai ed ecco sopra di esse i nervi, la carne cresceva e la pelle le ricopriva, ma non c’era spirito in loro.  Egli aggiunse: «Profetizza allo spirito, profetizza figlio dell’uomo e annunzia allo spirito: Dice il Signore Dio: Spirito, vieni dai quattro venti e soffia su questi morti, perché rivivano».  Io profetizzai come mi aveva comandato e lo spirito entrò in essi e ritornarono in vita e si alzarono in piedi; erano un esercito grande, sterminato. 

Dal Vangelo secondo Giovanni      La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

 

 

A volte ti senti così. A volte sei così.  Ossa inaridite, spezzate, disperse. Ossa gettate, dimenticate, perse.  Solo lo Spirito di Dio, le può riunire.  Solo lo Spirito di Dio, le fa rivivere.

A volte sei lì, con la paura.  Chiuso, rintanato, serrato.  Per la paura di essere giudicato. Rifiutato, scacciato, escluso. Deriso, schernito, ferito.  Sei lì, con le porte chiuse. Come gli apostoli.

Solo lo Spirito di Dio ti può salvare.  Solo lo Spirito Santo può entrare.  Capovolgere, stravolgere, trasformare.  Te lo porta Gesù risorto. Lo soffia Gesù,  sugli apostoli.

Lo Spirito Santo è il respiro di Dio.  È il sospiro di amore di Dio.  È lo Spirito di Dio, il vento di Dio, la brezza  di Dio, che anima tutte le cose.

Viene da Cristo risorto.  Non viene dagli uomini. Viene da Dio, perché è Dio. Viene da dentro di Dio.  È lui che lo muove, è lui che lo porta, è lui che lo dona,  è lui che lo effonde sugli apostoli.  Come l’acqua di un battesimo, e nasce la chiesa.

Ricevi lo Spirito Santo .  Accogli lo Spirito Santo nei sacramenti, con i sacramenti. Ti porterà il Padre e il Figlio. L’amore del Padre e del Figlio. La Trinità. Dio.

Ricevi lo Spirito Santo.  Lasciati travolgere, lasciati portare, lasciati fare.  Lasciati compiere. Lasciati completare.

Ricevi lo Spirito Santo e lascialo andare.  Lascialo parlare. Lascialo amare, consolare. Lascialo lodare, annunciare, testimoniare, proclamare   il Signore Risorto!.

E’ il Cuore di Dio,  che è venuto nel mondo!.

 

 

 

 

Il centurione.

Centurion2 - Copia

Ma Gesù di nuovo gridò a gran voce ed emise lo spirito. Ed ecco, il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra tremò, le rocce si spezzarono, i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi, che erano morti, risuscitarono. Uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti. Il centurione, e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, alla vista del terremoto e di quello che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: «Davvero costui era Figlio di Dio!».

 

 

Sono io Gesù, il centurione.  Volevo colpirti, finirti con la mia lancia, per farti morire.  Invece, insieme a lei, sono entrato anche io,  nel tuo costato.  È entrato anche il mio cuore, nel tuo costato.

Ti ho trafitto, per farti finire.  Invece ho aperto il tuo cuore.  Da quella ferita, è uscito il tuo cuore.  E tutto è cominciato.  Il tuo sangue e la tua acqua si sono riversati sul mondo.

Hanno toccato anche me. Mi hanno battezzato.  Ero cieco e si sono aperti gli occhi.  Ho visto chi eri.  Il  Figlio di Dio!

Il mio cuore ha tremato.  Si sono aperti i miei sepolcri.  Si sono spezzate le mie catene.  Si sono squarciate le mie difese, che mi separavano da te.

Ha sussultato anche il cuore del mondo.  La terra ha tremato. Si sono aperte crepe profonde. Si sono spezzate le rocce. Si sono aperti i sepolcri e tanti corpi di santi, resuscitati.   Solo Dio lo può fare!

Davvero,  tu Gesù,  sei il Figlio di Dio!

 

 

 

 

 

La Pentecoste

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:  «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre.   Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.   Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».

 

 

Sei  lì,  stretto, costretto a fare,  a realizzare,  a produrre un risultato.   Ti  struggi, ti distruggi per quel piccolo risultato.  Vivi di quel piccolo risultato.  Sei diventato quel piccolo risultato.   Sei obbligato, condizionato, imprigionato, preoccupato ad inseguire sempre qualcosa.  Sei sempre mancante.  Sei sempre mendicante.

In Gesù,  nel suo amore,  nell’amore del Padre, nell’amore per il fratello, vero, concreto, reale,  un Dio, il Tutto, l’essenza del Tutto, il creatore del Tutto, il Signore del cielo e della terra, viene in te.  Lo Spirito Santo sgorga dal cuore di Dio e scende su di te, e porta il Padre e il Figlio. La  SS. Trinità in te.  Lo trovi nella chiesa che lo ha ricevuto, lo trovi nei sacramenti che ti dona.

Lo ha mandato il Padre.  Lo Spirito di Dio ti parla di Dio, solo lui può farlo.  Te lo fa riconoscere,  te lo fa sperimentare.

Lo ha mandato presso di te.  Lo ha chiamato presso di te,  per non lasciarti solo.  Per starti vicino sempre.  Per sempre.

Lo ha mandato per difenderti, proteggerti,  anche da te stesso.

Lo ha mandato per guidarti, consigliarti, indicarti la strada della volontà del Padre. Per non farti smarrire. Per non farti perdere.

Lo ha mandato per consolarti. Per abbracciare il tuo cuore, per risanare il tuo cuore. Per sostenere il tuo cuore,  per fortificare il tuo cuore.

Lo ha mandato per curare, risanare le ferite del tuo cuore della tua anima. Per riunificare i pezzi del tuo cuore e della tua anima.

Lo Spirito Santo  viene  e  ti riempie il cuore  e comincia traboccare anche dal tuo cuore.  Comincia a sgorgare anche dal tuo cuore  e ad uscire da te, per passare a chi incontri.

Ed  è Lui che annuncia  Dio.

 

 

 

Il granello di senape

 In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura». Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra». Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.

 

 

 

Quanto. Tanto, poco. Di più, di meno. Sei abituato a misurare, a calcolare, a confrontare. Sei abituato  ad aumentare, allargare,  debordare.   Così,  pesi  anche la fede.   La valuti secondo il peso, la quantità.  La  vuoi enorme, totale, smisurata. La pensi piena, ripiena, colmata.  La senti poca, minima, assente.  Quello che conta non è la quantità.  È la qualità, l’essenza, la sostanza, la presenza di Dio vivo e vero.

La fede è un seme. Non dipende da te. È un dono di Dio. Come un seme, ha in sé, in potenza, già tutto il futuro albero. Ma ha bisogno di essere coltivato, alimentato, custodito.

Un seme di senape. Un seme piccolo. Il più piccolo. Perché la qualità della fede è nella piccolezza. Perché nella piccolezza, c’è Gesù. Gesù che si è fatto piccolo, povero, umile.  Più c’è piccolezza e povertà, più c’è fede.  Più c’è piccolezza  e umiltà e più diventa grande l’albero della fede.

Se la fede è vera, anche piccolissima, può cambiare le cose. Non perché lo fai tu. Non per merito tuo. È Dio presente in te e con te, che cambia le cose.  È lui che opera prodigi.  È lui che può sradicare un gelso e piantarlo nel mare.  Lui lo ha creato e lui lo può fare. Solo lui.  A  lui, con lui e per lui, tutto è possibile.

È possibile se ti riconosci per quello che sei.  Piccolo.  Servo inutile.  Non sei tu a fare tutto. Tutto ti è stato dato. Tutto è di Dio. Tutto fa parte del progetto misterioso di Dio. Puoi prendere parte a quel progetto di salvezza. Puoi fare la sua volontà. Servire a realizzarla. Ma non  è tua, non ti appartiene, non la possiedi.  Non dipende da te.

Riesci a fare la volontà di Dio, se stai al tuo posto. Se lo riconosci, come il Signore. Se lo vivi, come il Signore. Se lo servi, come il Signore.  Allora ti senti servo inutile. Perché  in Dio tutto è avvenuto. Tutto è compiuto. Tutto è compreso.

Anche tu.

 

 

Sorgente viva.

 

 

 

 

Lo spirito Santo non è un concetto, non è un’ipotesi, non è una possibilità, non  è un’immagine virtuale.  È una realtà viva perché è Dio in persona. È una realtà vera perché è l’origine di tutta la realtà visibile e invisibile.

Allora perché io non la sento? Non la vedo, non la incontro?

Dipende dalla tua fede. La fede è come un contenitore e lo Spirito Santo è il contenuto.

Se ti presenti davanti alla sorgente di acqua viva dello Spirito senza un contenitore, puoi solo cogliere una sensazione, avere una intuizione, ma non riesci a prendere nulla, a fare entrare nient’altro.

Se raccogli  l’acqua della sorgente con le mani per dissetarti,  puoi assaporarlo soltanto.

Se hai un piccolo bicchiere, la quantità che puoi prendere è poca e rischi di rimanere presto senza.

Se invece ti presenti  con una grande cisterna, allora puoi fare il pieno di Spirito Santo.

Il contenitore grande della tua fede è tale se si è svuotato dei tuoi calcoli e delle tue paure, se si è svuotato dei tuoi  dèi, dei tuoi padroni, delle tue schiavitù. È tale se il tuo cuore si è fidato senza riserve. Se hai detto di sì allo Spirito Santo e al progetto di Dio. Se lasci che lo Spirito di Dio si incarni nella tua vita di tutti giorni.

Dove lo trovi? Nella comunità dei credenti, nella Chiesa. Nella Pentecoste ha riempito la casa dove si trovavano i discepoli a pregare e si è posato su di loro. È Gesù risorto che ha passato lo Spirito Santo agli apostoli e gli ha dato la possibilità di trasmetterlo agli altri.  Viene  tutte le volte che la Chiesa lo invoca su di te nei sacramenti.  In tutti i sacramenti. Viene  nella Messa durante la consacrazione.  Viene quando fai  la comunione.

Viene tutte le volte che lo chiami e lo ami.