Sulla croce

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 Era il giorno della Preparazione e i Giudei, perché i corpi non rimanessero in croce durante il sabato (era infatti un giorno solenne quel sabato), chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi all’altro che era stato crocifisso insieme con lui. Venuti però da Gesù e vedendo che era gia morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua.

 

 

 

Gesù è sulla croce.

In  lui,  ci sono tutti gli uccisi.  Tutti i giusti  uccisi.  Traditi, falciati, spezzati.

Tutti gli innocenti.  Tutti i bambini che soffrono.  Tutti i bambini che muoiono. Tutti  i malati crocifissi.

Tutte le vittime sacrificate.  Distrutte.  Bersagliate.  Bombardate. Esplose.

In lui,  ci sei anche tu,  quando sei inchiodato.   Quando sei trapassato dal male,  dall’odio e dal peccato.

Ci sei tu,  quando sei assetato di amore e ti danno solo aceto,  che ti brucia e ti avvelena.

Tu,  quando sei   insultato, annullato, eliminato,  perché  hai scelto Dio,   più di loro,     prima di loro,   sopra a loro.

Tu, quando con la lancia  ti spezzano il cuore.  Ti rubano il cuore.  Ti uccidono il cuore.

Metti  il tuo cuore in Gesù.  Ai piedi della croce.

Ecco la confessione.

È stare  sotto la croce.  È farsi toccare  dal sangue e dall’acqua  che escono dal costato   di Dio.   È farsi toccare  dal cuore di Dio.

È stare  nelle braccia di Dio.

 

 

 

 

 

 

Il centurione.

Centurion2 - Copia

Ma Gesù di nuovo gridò a gran voce ed emise lo spirito. Ed ecco, il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra tremò, le rocce si spezzarono, i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi, che erano morti, risuscitarono. Uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti. Il centurione, e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, alla vista del terremoto e di quello che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: «Davvero costui era Figlio di Dio!».

 

 

Sono io Gesù, il centurione.  Volevo colpirti, finirti con la mia lancia, per farti morire.  Invece, insieme a lei, sono entrato anche io,  nel tuo costato.  È entrato anche il mio cuore, nel tuo costato.

Ti ho trafitto, per farti finire.  Invece ho aperto il tuo cuore.  Da quella ferita, è uscito il tuo cuore.  E tutto è cominciato.  Il tuo sangue e la tua acqua si sono riversati sul mondo.

Hanno toccato anche me. Mi hanno battezzato.  Ero cieco e si sono aperti gli occhi.  Ho visto chi eri.  Il  Figlio di Dio!

Il mio cuore ha tremato.  Si sono aperti i miei sepolcri.  Si sono spezzate le mie catene.  Si sono squarciate le mie difese, che mi separavano da te.

Ha sussultato anche il cuore del mondo.  La terra ha tremato. Si sono aperte crepe profonde. Si sono spezzate le rocce. Si sono aperti i sepolcri e tanti corpi di santi, resuscitati.   Solo Dio lo può fare!

Davvero,  tu Gesù,  sei il Figlio di Dio!