Gesù e la donna cananea

In quel tempo, partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola.  Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele».  Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».  Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.

 

 

Si mise a gridare:   “Pietà di me, Signore, figlio di Davide!   Mia figlia  è molto tormentata da un demonio”.              E tu che fai,    gridi ?

 

Non parli proprio.

Il male  ti rosica l’anima.     Ti consuma l’anima. Ti ruba l’anima.      E non fai niente.

Il male ti prende quello che hai di più caro.  Te lo strappa. Te lo strazia .    E non fai niente.

E sei tu  un tormento,   per quelli che non sono suoi.    E li strappi. E li strazi. E li spezzi. Per non essere da solo.  A non fare niente.

 

Gridi.

Non facevi niente.         Ma non ce l’hai fatta più.    E sei andato da Gesù.                              Ti ha preso  la tua creatura.         E non ci hai visto più.   E sei andato da Gesù.

Si mise a gridare.                Ti grida il cuore.  Ti grida all’anima.                                               Pietà di me, Signore.          Tu sei il Signore.    Tu,  lo puoi fare.                                            Mia figlia è molto tormentata da un demonio.        Solo tu  glielo puoi levare.

 

Ma egli non le rivolse.         Sei tu che non lo hai guardato.  Sei tu che non ti sei fermato.      Ma quella si avvicinò e si prostrò.           E ripari.    Ti inginocchi.   E ti getti ai suoi piedi.  Signore, aiutami!                Tu sei il Signore.  Tu  solo sei Dio.      Tu solo  puoi.

Prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini.        Ti leva l’orgoglio.  Ti smonta l’orgoglio. . Eppure i cagnolini.            E ti fai piccolo.  E ti fai semplice. E ti fai povero.    Davanti a Dio. Mangiano le briciole.         Ai piccoli  gli bastano le briciole.    Si nutrono delle briciole.         Le briciole di Dio.                                                                                                                     Che cadono dalla tavola dei loro padroni.       E ti fai  mendicante.   Mendicante di Dio.

 

Bastano le briciole.             Le briciole di Dio.    Dentro ci sta Dio.  Tutto Dio.                         Le briciole   ti hanno salvato.      Le briciole  ti hanno guarito.

E diventi anche tu.                                                                                                          Briciola di Dio.

 

 

 

 

 

 

Le briciole

cananea_allori_lavorataPS (1)In quel tempo, partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola.  Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele».  Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».  Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.

 

 

Basta una briciola. Se è del pane di Dio. Se è di Dio. Basta una briciola per sfamarti. Per guarirti, per salvarti.

Una briciola, piccola, dispersa, dimenticata, nasconde in sé il segreto della piccolezza, dell’umiltà, della povertà, della tenerezza di Dio.

Una briciola piccola,  gettata, negata, disprezzata, calpestata, schiacciata, nasconde in sé il segreto del rifiuto, dell’umiliazione, della passione di Gesù, del tesoro nascosto.

Una briciola che cade dalla mensa di Dio. Una briciola del pane di Dio. Una briciola di eucarestia.

In ginocchio, prostrata davanti a Dio, aspetti che dall’alto, scenda quella briciola. Con il cuore attento, con il cuore sicuro, con il cuore felice.

Verrà, ti nutrirà e sarai guarita. E sarai salvata.

E anche tu diventerai una briciola per gli altri.

Una briciola di Dio.