Corpus Domini

01.01.2011-fOTO-SONCINI-Ultima-Cena-dipinto-in-una-Chiesa - Copia

Il primo giorno degli Àzzimi, quando si immolava la Pasqua, i discepoli dissero a Gesù: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?».  Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo. Là dove entrerà, dite al padrone di casa: “Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”. Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala, arredata e già pronta; lì preparate la cena per noi».  I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua. Mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse loro: «Questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti. In verità io vi dico che non berrò mai più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo, nel regno di Dio». Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.

 

 

 

Non è  un’ipotesi,  un’impressione,  un ricordo.   È corpo  e sangue  del Figlio di Dio.          È vivo e vero.   Nella sostanza,  nell’essenza.  Non nell’apparenza.

È corpo.     È vitale  e palpita.    È parte di un cuore che batte.     È un pezzo di cuore      del Figlio di Dio,   che batte per te.     E diventa cibo, per te .    Per stare con te.                E diventare parte  di te.     Carne  della tua carne.

È sangue.    È  il sangue  del Figlio di Dio,   versato sulla croce.   Versato per te.              Che viene  su di te,   e ti salva.    Entra in te.   E diventa parte  del tuo sangue.          Sangue del tuo sangue.

È un’intimità.   È l’intimità più totale.   È l’intimità di Dio.

È il sangue  dell’alleanza.  Un legame di sangue.  Alleanza  = ad-ligo.  Che ti  lega -a  Dio.  Che ti unisce a Dio.   Che ti unisce al Padre,  come figlio.   Con il Figlio.   Per lo Spirito Santo.    Ti unisce alla Trinità.

E ti unisce  anche ai fratelli.

Come i chicchi di grano,  fanno un unico pane.

Come gli acini di uva,  fanno un unico vino.

La  com  – unione.

 

 

 

 

 

 

 

 

Emmaus

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 In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano [agli Undici e a quelli che erano con loro] ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto [Gesù] nello spezzare il pane.

 

 

 

 

Cristo risorto,  è con te.  Cammina con te.  Sulla tua strada.  Al tuo fianco.  Ti ascolta.       Ti chiede che cosa ti preoccupa.  E aspetta che tu glielo dici.  Glielo dai.  Lo metti in lui.

Ti senti solo. Ti senti abbandonato. Sei deluso, disperato, amareggiato. Non vai più avanti, torni indietro.  Perché Gesù non è come  lo pensi,  non fa quello che vuoi .  Morto e risorto, non ci stai.

Devi entrare in quel mistero. Allora entri anche nel tuo.  Gesù te lo spiega,  te lo fa capire. Con la sua parola.  E con quella di Dio, rivelata ai profeti.  Ti nutre prima con la sua parola e poi con il suo corpo,  come nella messa.

Ma  è  il tuo cuore,   che  deve essere pronto.     Si fa sera.  Si fa buio.  Ti trema il cuore.  La paura ti fa tremare il cuore.  La paura di stare da solo,  di non farcela.   Allora  è il tuo cuore  che grida,  che invoca,  che prega.  Signore,  non mi lasciare.   Non te ne andare.  Stai con me.   Rimani con me.  Vicino a me.

E Gesù rimane.  Con te, per sempre.  Nell’eucarestia.

Ecco  la risurrezione.

È   voler stare,  con Cristo risorto.

È  riconoscere,  Cristo risorto,  nell’eucarestia.

È trovarlo, lì.

È incontrarlo, lì.

È toccare il suo corpo risorto.

Nell’eucarestia.

 

 

 

 

 

 

 

Eucaristia

Eucarestia o Comunione.

adorazione

L’ Eucaristia   è un sacramento.  Che si può fare tante volte.    Eucaristia è  rendere grazie al Padre,  per il dono di Gesù.      Comunione.  Unione con  Gesù,   vivo e vero,  nell’ostia consacrata.

 

Liturgia dell’eucarestia  (Messa).

Liturgia della parola.

img012 (3)È la parola di Dio,  e la parola di Gesù.    Che ti parla,  che ti fa capire,  che ti spiega.       Da sentire,   anche con il cuore.

È come quando,  prima conosci  quello che una persona,   ha scritto,  ha detto, ha fatto.    E poi la incontri,  dal vivo.     È  come un antipasto,  in un pranzo.   C’è la prima portata,   la seconda .   Ma il piatto forte, viene dopo.     È come un annuncio di un maggiordomo.    Ti dice chi sta per arrivare,   ti dice chi è, che cosa fa, perché.  Te lo presenta.      Ma poi arriva lui, in persona.

 

 

Liturgia eucaristica.

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Prima le parole, ora ci sono i fatti.    Il sacerdote,  con         le sue mani consacrate,   invoca  Dio Padre,  e lo prega     di mandare il suo Spirito,    per santificare il pane e il vino.   E comincia il miracolo.    Lo Spirito Santo viene,   e porta Gesù.

 

 

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E Gesù viene.   Viene veramente in quel momento  e  in quel posto.  Viene, e nella consacrazione,  soffre di nuovo, muore di nuovo.   Si rinnova,  si ripete,  diventa vera  e viva,   la sua passione, e morte.   E tu, in quel momento,  sei li davanti a quella croce.    E succede tutto quello che è successo allora.                                                               È il sacrificio del Figlio di Dio,  che offre se stesso al Padre,  per salvarci dal male e dalla morte.   Davanti al sangue del Figlio di Dio, versato sulla croce  per te,  si scuote la terra, trema l’universo.  Si apre il cielo. Si spalanca il cielo.   E tutto il Paradiso è ora li,  davanti a te. Sopra di te.   Ancora. Ora.  E ci sta il Padre e lo Spirito Santo.  Scende la grazia di Dio,  si riversa la grazia di Dio sulla terra e su di te. Ancora. Ora.  E, come allora si sono aperti i sepolcri e risorgevano i morti,  così  delle anime del Purgatorio, vengono liberate,  e  subito volano in Paradiso.   E sopra di te e con te,  ci sono gli angeli e i santi che cantano e lodano il Padre.   Ancora. Ora.

 

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È quel corpo donato.   È quel sangue che esce dal suo costato. Che diventa corpo e sangue.                                    È il sangue e l’acqua  che escono dal suo cuore.     È il suo cuore,  in carne e in sangue,  che viene.   E si incarna nel pane e nel vino.

 

 

 

È Gesù che cambia quel pane e quel vino,  e li fa diventare,   il suo corpo e il suo sangue.   È Gesù che,   nel sacerdote  e con il sacerdote,     rende grazie al Padre,   li benedice,    e dice ancora:   Questo è il mio corpo,  prendete e mangiate. Questo è il mio sangue dell’alleanza,  versato per voi.    Che ti salva.   È  l’alleanza,  che ti unisce a Dio Padre.

 

 

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E il pane e il vino è cambiato. Si chiama  transustanziazione.  Significa che  è cambiata la sostanza,     la parte di dentro,   quella che non si vede,   la parte che conta.       Ed è rimasta  uguale  l’apparenza,    la parte di fuori,  quella che si vede.    Vedi la stessa cosa,  ma non è più quella.    È diventata un’altra cosa.

È come un regalo, che è stato incartato.   Dentro è cambiato il regalo,   ma la carta che si vede fuori, è la stessa.  È come una persona, che ha un vestito.  È cambiata la persona, ma il vestito è rimasto lo stesso.    È come un computer.  Dentro è stato cambiato tutto il programma, ma fuori è sempre lo stesso.   È come un dolce.   Fuori  ha la stessa forma,   lo stesso colore,   lo stesso sapore.    Ma quello che c’è dentro,  è un altro cibo.

 

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E quello che c’è dentro ora,  è una sostanza.   Non è una ipotesi, un pensiero, un’idea.   È una cosa vera, reale, sostanziale.  Presente e attuale.     È il corpo e il sangue,   l’anima  e  la divinità  di Gesù.   Risorto e intero.   E vivo e vero.

 

 

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È un Dio vivo e vero,  che viene per te.    E viene in te.    Per stare con te.  Per unirsi a te.     Per questo si chiama comunione.    Che significa  unione – con.         È la tua unione  con Gesù.   Con Dio vivo e vero.        E con il Figlio,   viene  il Padre.    E dimorano in te,       e tu in loro.    Pensa, sei  in loro,   e loro sono in te.     E tu non sei più quello di prima.     Sei diventato,  Tempio di Dio.

 

 

Tarjeta Ordenación Sergio

Non sei unito solo a Gesù.    Gesù ti unisce anche,  a tutti quelli che sono uniti a lui.

E tu,   come un chicco di grano,  insieme agli altri chicchi,  diventi pane.    E tu, come un chicco di uva,  insieme agli altri chicchi,   diventi vino.    Diventi una cosa sola con loro,  in Gesù.     Nel corpo mistico di Gesù.

 

 

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Una cosa sola con la chiesa terrestre.

 E con la chiesa celeste.

 

 

 

 

 

 

 

Eucarestia o Comunione. Pdf.  (Clicca sulla riga)

 

 

 

Il Creatore

Chi è Dio.Dio-Padre-sa-e-dona-gratuitamente-tutto-cio-che-e-utile-e-prezioso-ai-suoi-figli_by-Miriam-Scalici1

Il Creatore.

Ha creato tutte le cose.    Le ha fatte senza nulla,  e senza l’aiuto di nessuno.    Le ha fatte per te.  Per farti stare bene,  per farti vivere bene.    Per farti capire quanto ti vuole bene.

È lui,   che ti da la luce,  il sole,  l’aria che respiri,  l’acqua che bevi,  e le cose che mangi.  È lui,  che  ha fatto i tuoi occhi, le tue mani, il tuo naso, il tuo cuore.

  Senza di lui,    tutte le cose  non ci sono.     Senza di lui,  non ci sei neppure tu.

 

“In principio  Dio creò  il cielo e la terra.”   ( Gen. 1,  1-28) 

_________________________________________________________________________

  •  Secondo te, chi ha fatto tutte le cose?      Fai un elenco:          

                                                                       1°    ___________________________                                                                                                                                                                                                                                       2°    ____________________________

                                                                       3°   _____________________________

                                                                       4°  ____________________________

( Es. Una stella, una cometa, un fuoco, un pianeta, un supereroe,  un mago, uno scienziato,  un gioco,   un computer,  nessuno,  si sono fatte da sole,   il caso,  oppure  Dio Creatore ).

Ora pensaci.  Quello che hai scelto:

  • Come le ha fatte?       ( Metti una crocetta)
    • A caso. 
    • Con uno scopo.
  • Come  sono?      
    • Tutte confuse, tutte sbagliate
    • Tutte ordinate, tutte precise.
  • Per chi le ha fatte?
    • Per nessuno.
    • Per farti vivere.
  • Perché le ha fatte?
    • Perché non gli importa di nessuno.
    • Perché ci pensa a te,   e ti ama.
  • Cosa,  ha fatto?
    • Cose inutili.
    • Cose utili.
  • Che ci guadagna?
    • Da pagare.
    • Gratis

 

  • Prima scrivi la risposta da solo.
  • Poi con i tuoi compagni ne parlate insieme   e scrivete una risposta  per tutti.

Sul quaderno  del  catechismo,  fai un disegno libero,  di quello che hai capito.

 

 

 

 

 

Il Signore

Chi è Dio.

 

Il  Signore.

Il Signore del cielo della terra.    L’unico  Signore.

       Il più  Grande  di tutte le cose.              Il più Forte di tutte le cose.

        Lui è il più  grande,   perché contiene, tiene dentro di sé,   tutte le cose.                  Tutte le cose stanno in lui.

 

Quello che comanda su tutte le cose,   perché le ha fatte lui.   Tutto quello che c’è,  è suo.  Gli appartiene.    Anche tu.

 

 

 

“ Io sono il Signore,  tuo Dio.” ( Es. 20,2)     “Dio è il Signore,  l’Altissimo, re grande su tutta la terra.”   (Sal. 46,3)  

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  •   Per te,   chi è il più forte?                            1°    ___________________________                                                                                                                                                                                                                   2°    ___________________________

Fai un elenco:                                                         3°   _____________________________

                                                                                4°  _____________________________

( Es. Supereroe. Chi ha i soldi. Chi ruba. Chi inganna. Chi picchia. Chi prende in giro. Chi fa lo spavaldo. Chi ha tanti amici. Chi ha il cellulare più bello. Chi è guardato da tutti. Chi sta in tv. Chi ha il vestito più  bello. Che ha il vestito firmato. Chi lo cercano tutti. Idolo, cantante, calciatore, oppure Il Signore del cielo e della terra.)

Ora rispondi:  Quello che hai scelto:

  • E’ il più grande,  di tutte le cose che esistono?             
  • Comanda,  su tutte le cose?
  • E gli obbediscono tutte?
  • Comprende tutte le cose?
  • Quante cose  sono sue?

 

  • Prima scrivi la risposta da solo.
  • Poi con i tuoi compagni ne parlate insieme,  e poi scrivete  una risposta  per tutti.

Sul quaderno  del  catechismo,  fai un disegno libero,  di quello che hai capito. Così lo ricordi di sicuro.

Padre

Chi è Dio.

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Padre.

       È la prima Persona,   della Trinità.

                 E il Padre nostro.    Il  Padre di tutti.     Perché lui, ha fatto tutte le cose.

            Tutti gli uomini sono i suoi figli.    E li abbraccia tutti.   E li ama tutti,  come figli.          Ha fatto tutti i papà e le mamme.      È il  Padre,  dei papà e delle mamme, e dei nonni.

                           È il primo Padre.    Quello che è venuto prima  di tutti i papà.                           È  il  Padre,  che c’è sempre.     Il  Padre che ti ama sempre,   che ti ascolta sempre.     E non ti lascia mai.

 

 

 “Io salgo al Padre mio e Padre vostro, mio Dio e Dio vostro”(Gv.20,17).  “Uno solo è il Padre vostro, quello del cielo.” (Mt.23,9). “Pregate così: Padre nostro che sei nei cieli.” (Mt.6,9).  Il Padre sa di quali cose avete bisogno (Mt. 6,8).

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                                                                        1°    ____________________________

  • Chi è il Padre più grande?                     2°    ___________________________

  Fai un elenco:                                                  3°   _____________________________

                                                                        4°  _____________________________

Ora pensaci.  Quello che hai scelto:

  • Quanti figli ha?                                                         
  • Quanto è grande,  la sua famiglia?
  • Dove sta?
  • Ci sta un padre prima di lui?                     
  • Sta dentro di te?   
  • E tu stai dentro di lui?

 

  • Prima scrivi la risposta da solo.
  • Poi con i tuoi compagni ne parlate insieme, e poi scrivete la risposta  per tutti.

Sul quaderno  del  catechismo,  fai un disegno libero,  di quello che hai capito.

 

 

 

Il Figlio

Chi è Dio.

 

Il Figlio.

     Gesù Cristo   è il Figlio di Dio.              La seconda Persona della Trinità.   Unico Figlio di  Dio.

 

  Non è stato creato,    ma è stato   generato.    È uscito dal Padre.            È sceso  dal Padre.    Ha la stessa sostanza del Padre.   È Dio  anche lui.    È il Signore anche lui.   Sta alla destra del Padre,  da sempre e per sempre.

  Il Padre ha creato   tutte le cose  per mezzo di lui,  e in vista di lui.    Tutte le cose visibili  e invisibili hanno avuto inizio da lui,   e a lui ritornano.  Tutte.      Anche tu.

             Si è incarnato,   è disceso dal cielo,   per salvare tutti gli uomini.  Anche te.                          Si è fatto uomo,  ma è rimasto Dio.     Lo hanno crocifisso.  Sulla croce, ha vinto,                           e sconfitto tutto il male,  tutto il peccato del mondo,    Anche il tuo.                 Solo un Dio  lo poteva fare.     Solo in lui,  ti puoi salvare.

Poi  è risorto,  ha ripreso la sua vita,   perché è Dio.     È asceso al cielo,   e ha riaperto la strada del cielo.  Anche per te.      È ritornato alla destra del Padre.  Per riportarti al Padre.   Perché senza di lui,  non ci puoi stare.    Perché da lui sei venuto,  e a lui devi tornare.

Nella Pentecoste,   è Gesù,  che ha dato lo Spirito Santo ai suoi apostoli.    Alla sua chiesa.   Per darlo anche a te,  nei sacramenti.    Nell’ Eucarestia,   ti da il suo corpo  vivo e vero.   Per stare con te sempre, ancora,  vivo e vero.   Con tutta la Trinità.

 Tornerà alla fine dei tempi,   a giudicare  i vivi e i morti.     E  farà risorgere non solo la tua anima,  ma anche  il tuo corpo.    Per sempre.

 

“Come rugiada io ti ho generato” (Sal. 109,3).   “Da Dio sono uscito e vengo,  lui mi ha mandato.” (Gv.8,42) . “Tu sei il Cristo, il Figlio di Dio? Gesù rispose:  “Io lo sono!”.(Mc.14, 61-62) .   “E vi fu una voce dal cielo: “Tu sei il Figlio mio prediletto,  in te mi sono compiaciuto.” (Lc.3,22).

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                                                                          1°    ____________________________

  • Per te, chi è  Gesù Cristo?                     2°    ___________________________

  Fai un elenco:                                                   3°   _____________________________

                                                                         4°  _____________________________

 

  • È stato creato?
  • È vero Dio?
  • È solo un uomo?
  • È solo un racconto?
  • Perchè  è morto?
  • È  veramente risorto?
  • Adesso dove  sta?

 

  • Prima scrivi la risposta da solo.
  • Poi con i tuoi compagni ne parlate insieme, e poi scrivete la risposta  per tutti.

Sul quaderno  del  catechismo,  fai un disegno libero,  di quello che hai capito.

 

 

 

 

Il pane che sazia

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In quel tempo, avendo udito [della morte di Giovanni Battista], Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte.  Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati. Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare». Ma Gesù disse loro: «Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare». Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!». Ed egli disse: «Portatemeli qui».  E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla.  Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.

 

 

Come la folla.   Sei lì,   lanciato verso Gesù, per amore.  Attirato da lui, dal suo amore.       Sei lì,  che lo segui ovunque,  in tutti i modi, in tutti i luoghi,  perché hai paura di perderlo,    di rimanere senza.  Perché non puoi più stare senza di lui.  Perché non vuoi più essere separato da lui.

Come la folla.  Se li,  di fronte al lui,  con gli occhi in attesa.  E lui, sente compassione.  Si muove, si commuove, si intenerisce, si riempie di compassione.

Muove il suo cuore verso il tuo  e condivide, divide con te,  vive con te, il tuo dolore, la tua fatica.  Prende  su di sé, una parte di quel dolore.  Non ti lascia solo nel dolore.  Sta con te. Ti accoglie,  ti cura,  ti guarisce,  ti custodisce.

Non ti lascia solo.  Ti riscalda con il suo cuore. Ti abbraccia con il suo cuore. Ti consola con il cuore.  Senza che lo chiedi, senza che lo mendichi, senza che lo paghi.  Lo fa per amore.

Non ti lascia solo.  Non ti manda via, neppure quando gli altri lo chiedono.  Neppure davanti al tuo bisogno.  Non ti manda via.  Lo com-prende,  lo prende con sé,  insieme a te.  E ti nutre.  Ti  ha nutrito con il suo cuore. Ora ti nutre con il pane di Dio.

Parte da quello che hai.  Prima glielo devi dare. Lo devi mettere nelle sue mani,  anche se ti sembra poco, anche se ti sembra niente. Lui solo lo può santificare.  Lui solo lo può moltiplicare. E ti manda a donarlo agli altri.  E ti accorgi che sazia te e tutti gli altri. Che non finisce mai.  Che ce n’è per tutti.   E  ti fa entrare  nella condivisione,  nella compassione.

Gesù è il pane di Dio.  È lui che si dona, che si spezza, che si moltiplica e sazia ogni vivente.  Completamente.  Per sempre.  È l’eucaristia.

Il Pane di Dio,  da mangiare insieme, uniti, nella gioia.  Nella festa, nell’abbondanza, nella pienezza.   Nella comunione.

Condivisione  e comunione,  nella compassione.  A partire dalla compassione,  dal movimento del cuore, dallo struggimento del cuore,  dalla tenerezza del cuore.

Dalla tenerezza di Dio.

 

 

 

 

Corpus Domini

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In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.  Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

 

 

Se non mangi, muori. Non si può stare senza mangiare. Senza cibo, senza nutrimento.  Al corpo glielo dai tutti giorni.  All’anima, cosa dai?

Se non la nutri,  ti viene fame. Fame di Dio.  Lo vai cercando dappertutto. Ti riempi di tutto, fino all’orlo, sperando  di  riempirla, di soddisfarla. Ma non ti basta mai. Perché non è quello di cui ha bisogno.

Gesù è il pane vivo, disceso dal cielo.  Il pane per la tua anima.  Il pane che  ti da, è la sua carne e il suo sangue nell’eucaristia.  La carne e il sangue del Figlio di Dio,   risorto e glorificato.  La carne e il sangue del Signore, tuo Dio!  Quello è il vero cibo. Quella è la vera bevanda.

Quello è l’unico cibo che ti da la vita vera. Quello è l’unico cibo che ti da la vita non per poche ore, ma eterna, per sempre. Quello è l’unico cibo che ti da la vita intera.

Se mangi il corpo e sangue di Gesù, diventi parte di lui. E lui diventa parte di te. E rimani in lui e lui in te. E vivrai  per lui.  E  lui  ti fa risorgere nell’ultimo giorno.

È  il pane degli angeli, che sa di paradiso.

Che ti nutre sulla terra,  alla tavola del cielo,  nella gioia dei santi.

 

 

 

 

I santi e l’eucaristia

SANTO  PADRE   PIO

Padre Pio de PietrelcinaL’eucaristia è  il centro di attrazione ove convergono tutti i momenti della giornata di Padre Pio. Se Padre Pio non è all’altare,  i suoi occhi sono in continuazione rivolti al tabernacolo.   

Il 29 marzo 1911 scrive a p. Benedetto: « Il cuore si sente come attratto da una forza superiore prima di unirsi a lui la mattina in sacramento. Ho tale fame e sete prima di riceverlo, che poco manca che non muoia di affanno. Ed appunto perché non posso di non unirmi a lui, alle volte colla febbre addosso sono costretto ad andarmi a cibare delle sue carni. » 

Padre Pio, scrivendo a padre Benedetto, l’8 settembre 1911, mentre gli confi­da le prime apparizioni delle stigmate che, ad inter­mittenza, fanno la loro comparsa alle mani ed ai pie­di, dice ancora:         « Molte cose avrei da dirle, ma mi vie­ne meno la parola; solo le dico che i battiti del cuore, allorché mi trovo con Gesù sacramentato sono molto forti. Sembrami alle volte che voglia proprio uscirne dal petto » (Cf. Epist. 1, 234).

« Ieri festività di s. Giuseppe – scrive il Padre il 21 marzo 1912 – Iddio solo sa quante dolcezze provai, massime dopo la messa, tanto che le sento ancora in me. La testa ed il cuore mi bruciavano; ma era un fuo­co che mi faceva bene. La bocca sentiva tutta la dol­cezza di quelle carni immacolate del Figlio di Dio. Oh! se in questo momento che sento quasi ancora tutto mi riuscisse, di seppellire sempre nel mio cuore queste con­solazioni,  certo sarei in paradiso! » (Cf. Epist. I, 265).

Il  12 marzo 1913, mette al corrente padre Agostino,  di quanto a riguardo gli ha confidato il Signore.

«Sentite, padre mio, i giusti lamenti del nostro dolcissimo Gesú:  “Con quanta ingratitudine viene ri­pagato il mio amore dagli uomini! Io vorrei cessare di amarli, ma (e qui Gesù si tacque e sospirava, e dopo ripre­se) ma ahimè! il mio cuore è fatto per amare!  Gli uo­mini vili e fiacchi si dilettano nelle loro iniquità… Ciò che più mi affligge è che costoro, al loro indifferentismo aggiungono il disprezzo, l’incredulità.

Mi lasciano solo di notte, solo di giorno nelle chie­se. Non si curano più del sacramento dell’altare;  non si parla mai di questo sacramento di amore;  ed  anche quelli che ne parlano ahimè!  con che indifferenza, con che freddezza.   Il mio cuore è dimenticato;  nessuno si cura più del mio amore;  io sono contristato. (Epist. I, 342s).

 

SANTO GIOVANNI MARIA  VIANNEY 

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Dagli scritti del Santo Curato D’Ars sull’eucaristia :

“Ma anche l’anima deve nutrirsi… Quando Dio volle dare un nutrimento alla nostra anima, per sostenerla nel pellegrinaggio della vita, Egli pose il suo sguardo sulla creazione e non trovò nulla che fosse degna di lei. Allora si ripiegò su se stesso e decise di dare se stesso… O anima mia, quanto sei grande, dal momento che soltanto Dio può appagarti!  

Quando Nostro Signore viene ad abitare in un’anima, è contento e riempie l’anima di gioia e di felicità.   Non dite che non ne siete degni. E’ vero: non ne siete degni, ma ne avete bisogno.    Non dite che avete troppe miserie… Preferirei piuttosto sentirvi dire che siete troppo ammalati e che, perciò, non volete il rimedio… 

La grande disgrazia è che si trascura di ricorrere a questo divino cibo per attraversare il deserto della vita.    Al pari di una persona che muore di fame accanto ad una tavola ben servita”. 

 

SANTA MARGHERITA MARIA ALACOQUE

 

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Il messaggio ricevuto dalla monaca visitandina Santa Margherita Maria Alacoque di Paray-le-Monial contiene le cosiddette «dodici promesse del Sacro Cuore». L’amore al Sacro Cuore di Gesù è strettamente legato a quello verso l’Eucaristia. Come scrisse il Padre gesuita Henri Ramière, «è nell’Eucaristia che troviamo attualmente il Cuore di Gesù il più vicino a noi; è nell’Eucaristia che Egli si unisce nel modo più intimo a noi e noi a Lui».  Santa Margherita ricevette molti doni mistici e alcune rivelazioni da parte di Gesù. «Gesù si trova nel Sacramento dell’Eucaristia, nel quale l’amore lo tiene legato come una vittima sempre disposta a essere immolata per la gloria di suo Padre e per la nostra salvezza. La sua vita è totalmente nascosta agli occhi del mondo, che riescono a scorgere soltanto le povere o umili apparenze del pane e del vino. […] Gesù è sempre solo nel SS. Sacramento.  Fate in modo di non perdere nessuna Comunione.

 

SANTA  FAUSTINA  KOWALSKAfaustina300Maria Faustina Kowalska,  (1938),  è stata una religiosa polacca, appartenente alla Congregazione delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia.  Nel 2000 è stata canonizzata  da  papa Giovanni Paolo II.  Mistica e veggente, viene venerata in tutto il mondo come l’Apostola della Divina Misericordia. 

Gesù diceva a Santa Faustina:

“Quando nella Santa Comunione vengo in un cuore umano, ho le mani piene di grazie di ogni genere e desidero donarle all’anima, ma le anime non Mi prestano nemmeno attenzione. Mi lasciano solo e si occupano d’altro. Oh, quanto è triste per Me che le anime non conoscano l’Amore! Quanto mi addolora che le anime si uniscono così poco a Me nella santa Comunione!’  Attendo le anime ed esse sono indifferenti  per Me.  Le amo con tanta tenerezza e sincerità ed esse non si fidano di Me.  Voglio colmarle di grazie, ma esse non vogliono riceverle.  Trattano con Me come con una cosa inerte eppure ho un cuore pieno d’amore e di Misericordia. Affinché tu possa conoscere almeno un po’ il Mio dolore, pensa alla più tenera delle madri, che ama molto i suoi figli, ma i figli disprezzano l’amore della madre. Immagina il suo dolore, nessuno riuscirà a consolarla. Questa è un’immagine ed una pallida somiglianza del Mio amore (Diario 1447, cfr. D. 1385).