Gesù e Nicodemo

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

 

 

“E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio.”

E tu,    ami le tenebre,  o ami la luce?

 

La luce è venuta nel mondo.

  • Se ami le tenebre.
  • Non vuoi la luce.
  • Non vuoi Gesù.
  • E non ti salvi.

 

  • Se ami la luce.
  • Vuoi la luce.
  • Vuoi Gesù.
  • E ti salvi.

 

Ami le tenebre.

  • Vuoi le tenebre.   Hai scelto le tenebre.    Stai  con le tenebre.    Non le lasci   le tenebre.
  • Così non si vede.  Il male che fai.      Così non si vede.  Il male che vuoi.    Così non si vede.   Il male che sei.
  • Non ci metti  la luce.  Non fai entrare la luce.    E non lo vedi il male che fai.     E te lo tieni.   Il male che  fai.
  • Non ci fai entrare  Gesù.   Non ci metti Gesù.    Lo tieni fuori.   Lo metti fuori.   Lo fai fuori  Gesù.     Come fa a salvarti ? 

 

Ami la luce.

  • La vuoi  la luce.   Hai scelto  la luce.    Stai nella luce.    Non ci stai senza la luce.
  • Ci metti la luce.     E si vede.  E si sa.  Che quello che fai è verità.   E fai la verità.  
  • Ci metti la luce.     E si vede. E si sa.     Che quello che fai,  lo fai in Dio.    Che quello che fai  è  in Dio.   
  • Ci metti Gesù.  Che è la luce.  Che è la luce di Dio.    Stai con lui.  Stai in lui.   E ti  può salvare.

 

 

Perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.

  • Solo la luce di Dio,  solo Gesù,   ti può liberare dalle tenebre.   Dalle tue tenebre.      Lascia le tenebre.  Entra nella sua luce.    E se ne vanno le tenebre. E scappano le tenebre.    E le tenebre  non ci sono più.  

Ti  ha salvato   Gesù.  

 

 

 

 

 

Degno di me.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: «Chi ama padre o madre più di me non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà.
Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto. Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».

 

“Chi ama padre o madre più di me non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me.”                                                                                                              E tu,   sei degno  di lui ?

 

Gesù.

Gesù,   ti fa degno.     Se ami Gesù, più di ogni cosa.  Sei degno.    Se lo scegli, più di ogni cosa.    Sei degno di lui.

 

Chi ama padre o madre più di me.        Chi ci sta,  al primo posto.     Chi ci metti  al primo posto.   Chi ha il primo posto.    Nel tuo cuore.         Quello ami di più.

Chi ama padre o madre più di me.        Chi conta di più.   Chi vale di più.    Chi sta al centro.   Del tuo cuore.         Quello ami di più.

Chi ama padre o madre più di me.       Di chi non fai senza.   Di chi non stai senza.   Di chi non puoi stare senza.          Quello ami di più.

Chi ama figlio o figlia più di me.      Se scegli Gesù.    Se ami Gesù,  più di loro.     Ami anche loro.  Di più.       Te li ha dati Gesù.       E in Gesù, li ritrovi.   Di più.

 

Chi non prende la propria croce.      La lasci li, la croce.   Non la prendi.   Non la tocchi.  Non la vuoi.  Non puoi.    Non ci deve stare.  Non la vuoi con te.   Non la vuoi per te.     Non ce la fai.

E mi segue.         Ma Gesù,  conta di più.    Gesù lo ami di più.   Di quel dolore.    E lo fai entrare in quella croce.   Lo metti dentro a quella croce.  E la porta con te. Quella croce.      E non è più croce.     E ce la fai.

 

Chi avrà tenuto per sè la propria vita.         La tua vita  conta di più.   Più di Gesù. La tua vita  la ami di più.  Più di Gesù.     E non ci vai.    E non lo fai.  E non vuoi.   E non puoi.  E non ci stai.        E te ne vai.    Dall’altra parte. Di Gesù.

La perderà.      E sei andato via dalla tua vita.    Hai girato le spalle alla tua vita.  Sei andato contro la tua vita.       Hai perso la tua vita.

Chi avrà perduto la propria vita per causa mia.     Gesù conta di più. Della tua vita. Gesù lo ami di più. Della tua vita.       E ci stai.   E lo fai.   E lo vuoi.  E lo puoi.    E giri.      E stai.  Dalla parte di Gesù.       E fai come lui.

La troverà.         La metti in Gesù.   La tua vita.     E la  trovi.  E ti trovi.   La ritrovi.   E ti ritrovi,       Per sempre.

 

Hai scelto Gesù.  Hai scelto il Padre.           Come Gesù.   Sei come lui.

E sei degno di lui.


 

 

 

 

Se uno viene a me

In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro:  «Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo.   Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.   Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.   Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.  Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».

 

 

“Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo.”                             E tu,   chi ami  di più ?

 

Altro.

Hai un altro  nel tuo cuore.  Non Gesù.    Ci hai messo un altro  prima di lui.   Ci hai messo un altro, più di lui.    Ci hai messo un altro, al posto di lui.      Al posto di Dio.

E vai dietro a un altro.   Ti fai portare da un altro. Lasci fare a un altro.  Ti lasci fare da altro.   E fai la volontà di un altro.     Non di Gesù.

E a Gesù,  lo fai venire lui, da te.   Deve fare, come vuoi tu.   Quello che vuoi tu.  Perché lo vuoi tu.    È lui il tuo discepolo. Non tu.    Ma Gesù è Dio.    E Dio è di più.   Sei tu,  che hai scelto un’altra strada.  Che hai lasciato la strada.   Che hai preso un’altra strada.  Lontano da Dio.   Ancora. Ora. Per sempre.

 

 

Gesù.

Gesù è Dio.   E Dio è di più.  È di più di tutti.  È sopra di tutti. È prima di tutti.     Anche di te.

 

Se uno viene a me.     Se vai da Gesù, non ci vai per finta.  Non ci vai per gioco.  Non ci vai per poco.     È una cosa seria.

Se uno viene a me.     È il tuo si.    Si, con te.  Si, ci sto. Si, lo voglio. Si, vero. Si, davvero. Si, sicuro. Si, sempre.   Si, per sempre.

Colui che non porta la propria croce.    Si, anche se ci sta la croce.  Si, anche se ho paura della croce.   Si, anche se non la reggo la croce.    Si, anche se non lo voglio la croce.

E non viene dietro a me.     Si,  anche se mi pesa  la croce.   Si, anche se mi schiaccia la croce.    Si, anche mi butta a terra,  la croce.    Ma ci stai tu.  E la tieni tu.

Non può essere mio discepolo.        Si,  perché ci sei tu.   Sì,  perché dentro ci stai tu.  Si, perché lo sai tu.   Sì, perché mi porti tu.    Sì, perché sto con te.  Si,  perché sto come te. Si, perché vengo con te.  Dove vuoi tu.

 

Volendo costruire una torre.     Si,  perché è il tuo progetto.    Si,  perché sto dentro al tuo progetto    Si, perché faccio il tuo progetto.  Si, perché si compie il tuo progetto.  Il progetto di Dio.

Volendo costruire una torre.     Il tuo progetto. Me lo dico.  Chi lo ha detto che lo devo fare. Che lo faccio a fare.  Perché lo devo fare.   Chi me lo fa fare.   E lo lascio. Subito.   E non lo faccio.

Volendo costruire una torre.      Me lo dico.   E se non sono capace.  E se non ce la faccio. E se non si può fare.  E se non viene bene.  E se non lo faccio bene.  E se non si fa bene. E se non ci riesco.    E mi fermo a metà.  E non lo finisco.

Volendo costruire una torre.      Ma tu mi dici.   Ci sto qua io.  Ci penso io.  Te lo dico io. Te lo insegno io.   Ti do la forza io.   Mi ci metto io, che sono Dio.   E ce la fai.  E arrivi fino in fondo.   E lo finisci.

Partendo per la guerra.    E se faccio la guerra a qualcuno.  Metto prima Dio. Metto davanti Dio. A me.   Alla mia guerra. Alla mia rabbia.    Conta di più Dio. Della mia guerra.   Vale di più Dio. Della mia rabbia.

Manda dei messaggeri.   E non è il progetto di Dio. E non mi conviene. E non mi interessa. E non ce la faccio.  E non lo voglio. E non si fa.   E non ci sta.   E non ci sta più la guerra. Ci sta la pace.

 

Decide Dio.     E io sto con lui.    Io sto in lui.   Io sto, per lui.   Vivo, per lui.    Vale più lui, di me.   Vale più lui, della mia vita.     È lui la mia vita.  È lui la mia vita eterna.

E sei suo discepolo.

 

 

 

 

 

 

 

Discepolo

2

In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro:  «Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo.  Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo. Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.  Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.  Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».

 

 

 

E tu,     dove lo metti Gesù?

 

Prima,  tu.       Prima,  quello che sei.    Prima,  quello che hai.    Prima,  quello che vuoi. Poi,   Gesù.

Di più,  gli altri.        Di più,  tutti gli altri.    Di più,  l’affetto degli altri.    La stima degli altri.  Poi,   Gesù.

Davanti,  tu.     Davanti,   a tutto.    Davanti,   a tutti.      Dietro,  Gesù.

 

Segui  Gesù.

Lui,  prima.         Lui,   di più.        Lui   davanti.        È un’impresa.       Non è   da poco,   non è per finta,    non è per gioco.

È vera.       Sicura,  ferma,  concreta.      Intera,  compiuta,  completa.     Fino in fondo.     Fino alla fine.     Con lui,    e come  lui.           È  la sua impresa.    È  la tua impresa.

 

Lui davanti,     e  tu  dietro.

E sei suo discepolo.