Battesimo

Il Battesimo.

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Il Battesimo   è l’ingresso alla casa del Padre.     È la porta che ti apre gli altri sacramenti.  È nascere,  tra le braccia  di Dio.

 

I simboli.

L’olio dei catecumeni.     

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Prima bisogna pulire la casa.     Levare il peccato originale.

Ci si nasce. Te lo hanno passato Adamo ed Eva.  È la colpa di voler stare al posto di Dio. Sopra a Dio. Più di Dio. Senza Dio.    E stai male.

È come un virus  nel computer.    Che lo fa andare lento,   che non lo fa funzionare,  che lo fa bloccare.  E te lo rovina.    È come una catena, che ti imprigiona.    È come uno spago, che ti lega.   È come un chiodo, che ti fissa.    Come un peso, che ti schiaccia.   Lo devi levare.

Ecco  l’olio dei catecumeni,   è quello che ti libera.

L’olio sul petto a forma di croce, è l’olio santo.   È lo Spirito Santo.  È lui che ti porta Gesù. Ti da la forza di Gesù. La potenza di Gesù.  Che ti fa diventare forte.  Ti protegge, ti ripara, ti prepara.    Ad essere salvato.     Ora sei pronto.

 

 

L’acqua.

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Il sacerdote, con le sue mani consacrate,   fa scendere lo Spirito Santo,  nell’acqua.

 

E l’acqua non è più come prima.    È diventata santa.   Ora dentro c’è,  lo Spirito Santo.    E lo Spirito Santo ha portato con lui,   il Padre  e il Figlio.

Ora vieni immerso nel Padre, nel Figlio, e nello Spirito Santo.

È Gesù che nell’acqua santa, ti lava la macchia del peccato originale. Ti leva il peccato. Solo lui lo può fare.    È lui,  che ti cambia.  È lui,  che ti salva.   È  lui che ti prende con sé,  e ti fa risorgere.  Ti fa rinascere. Con lui e come lui.

Quando esci  dall’acqua,  è come quando esci dalla pancia della mamma.   Sei nato.  Sei nato di nuovo.  Sei nato nuovo.   Sei nato in Dio. Nel cuore di Dio.    Sei entrato nella casa del Padre.  Sei entrato nella famiglia di Dio.  Sei diventato figlio adottivo di Dio.    Sei  nato,  nel paradiso.   E tutti gli angeli e i santi fanno festa in cielo,  per te.   E anche sulla terra.

 

La veste bianca.

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La veste bianca,   è il segno che sei diventato   pulito, splendente, nuovo.    È il segno che sei diventato santo.    È  la veste bianca, dei santi.

 

 

Sacro crisma.  

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L’olio,  sul capo.   È l’olio dell’unzione, con cui venivano unti e consacrati i re, i profeti e i sacerdoti.   È  l’olio santo. È l’olio dello Spirito Santo.  È lo Spirito Santo che ti consacra.  Sei diventato sacro.  Sei diventato di Dio.  Riservato a Dio. Dedicato a Dio.  Dalla parte di Dio.   Come Gesù e con Gesù.

Quell’olio, fa scendere lo Spirito Santo, su di te.    Lo Spirito Santo viene,  in te.

Quell’olio sulla fronte,  a forma di croce,   è il segno, il simbolo, il sigillo  che sei di Dio.  Che appartieni a Dio.  E nessuno ti può più toccare.    E nessuno ti può più portare via,   da lui.

 

La candela accesa.

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È il cero pasquale.   È la candela della Pasqua.   È Gesù della Pasqua,  che è la luce.   Che ti da la luce e ti fa vedere.     E tu prendi la luce da lui.  E tu diventi luce,  in lui.

 

Padrino e madrina.

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Sono un padre e una madre spirituali, in aiuto ai tuoi genitori.   Sono quelli che devono aiutarti a tenere accesa la luce.  Quelli che ti danno la luce, quando si spegne la fiamma.  Che ti danno Gesù, quando lo hai perso.  E te lo fanno ritrovare.

 

Padre nostro.

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Ora puoi dire con Gesù:  Padre nostro.   Ora puoi parlare con Gesù,  al Padre che è nei cieli.

 

 

Nella Chiesa.

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Ora sei figlio di Dio, insieme agli altri figli di Dio.  Sei nella chiesa.    Fai parte della Chiesa.  Come un mattone fa parte della casa.     Come una cellula fa parte del corpo.  Fai parte del corpo mistico di Gesù,   risorto.

 

 

 

 

 Battesimo. Pdf.   (Clicca sulla riga)

 

 

 

Fanciullo 6-10

 

Fanciullo   6 – 10

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E’  l’età della conoscenza, quindi è pronto a conoscere Dio, anche con il suo Io e la sua ragione. È l’età del catechismo della comunione. Ma se i genitori non hanno cominciato prima,  se non partecipano, se non vivono Dio, allora quello che impara sarà solo un apprendimento appiccicato, superficiale, estraneo. Sarà un apprendere perché gli è stato imposto, perché lo fanno gli altri, perché lo vogliono gli altri. Diventerà un impegno come la scuola, con l’attenzione rivolta ai compagni.

 

  • La fede dei genitori  Conosce Dio se i genitori ci credono veramente. Dio passa attraverso i genitori. La fede si trasmette non solo con le parole o con i fatti, ma principalmente dall’inconscio all’inconscio. Gli incontri con i genitori    nel  catechismo  potrebbero essere  una occasione per riscoprire la propria fede. Con un metodo di gruppo, dove ci si confronta, ci si aiuta, ci si sostiene e si cresce insieme, dove si possono fare le domande e cercare insieme le risposte, con la guida di Gesù nel Vangelo.

 

  • Credere insieme.   È l’età dell’amicizia. L’amicizia non solo istintiva, ma anche carica di scopo, di significato, di progetto comune. Quindi amicizia che aiuta a crescere. Formare gruppi di amici, in cui si pensa, si discute, si parla, ci si confronta, su alcuni temi di tipo religioso. In cui si rivalutano i cosa, il come, il quando e il perché. In cui si impara a vivere la fede come scambio, come ricerca, come cammino insieme, come comunità.

 

  • I talenti.  È l’età della scoperta di sè. Conoscersi, nel portare fuori quello che c’è dentro. Portare fuori le capacità, le doti, i doni che Dio gli ha dato e sperimentarli.

 

  • Disegno spontaneo.   Far disegnare i bambini, facendo colorar immagine religiose che altri hanno pensato, voluto, non li aiuta. Le fa diventare passivi esecutori. Molto meglio invece fargli disegnare direttamente quello che hanno capito. Sarà il loro cuore che parla, sarà la loro mente che ricorda e organizza ed elabora.  Sarà la loro anima che loda Dio in modo personale, originale, unico e irripetibile.

 

  • Cartelloni di gruppo.  Immagini da disegnare, ma anche da costruire in gruppo. Cartelloni di gruppo, fatti in parte con disegni, in parte con una collage di immagini trovate nei sussidi, nei giornali, in internet. Cartellone che rappresentano una verità fondamentale della loro fede e che, rappresentata in questo modo, può rimanere impressa per sempre.

 

  • L’album della fede.   Inventare insieme al suo gruppo  album  figurati per ogni argomento religioso. Dove le immagini sono disegnate  in successione temporale e logica tra di loro. Dove si possa capire il collegamento e la conseguenza logica tra di loro. Immagini che raccontano la storia della salvezza.  Una volta elaborati, possono essere usati per i bambini più piccoli. Così si sentono utili e importanti e protagonisti del loro catechismo e testimoni di Cristo.

 

  • Raccontare la fede.  Più disegni ( fatti da loro è meglio, oppure presi da un sussidio)  che raccontano una parabola o un episodio della vita di Gesù o una verità di  fede. Ritagliarli per dividere le sequenze e avere così  5 figure di una  parabola. Applicare i disegni su un piccolo cartoncino, grande come una figurina.  Mescolare le immagini di una parabola  e rimettere in sequenza in modo ordinato. Mescolare i disegni di dieci parabole e ricomporle  tutte e dieci  in modo ordinato.  Riconoscere la parabola  partendo da una sola figura.  Ricordare la figura precedente e poi quella successiva. Questo permette di assimilare in modo sicuro ed efficace la  conseguenza logica dei fatti, il senso e il ricordo. Permette anche di verificare se il contenuto è stato effettivamente assimilato. Si pensi alla via crucis  che è impressa in modo indelebile dalle immagini che segnano i passaggi della passione.

 

  • Costruire  la fede.   Conoscere se stessi anche attraverso il creare oggetti. Plasmare con das o pongo o argilla, oggetti di tipo religioso aiuta non solo la mente ad elaborare e ad assimilare meglio, ma aiuta anche il corpo e lo spirito ad  entrare in contatto profondo e diretto con il simbolo di quell’oggetto. Non importa se non sarà bello, di sicuro ha funzionato e non sarà mai dimenticato da quel bambino.

 

  • Le foto  della fede.   Creare delle immagini,  attraverso le foto.  Fare foto del quotidiano, della vita vissuta, che  esprimono o fanno pensare ai temi religiosi, ( povertà, solidarietà, umiltà, perdono, amicizia, donazione, servizio, Dio, eternità, salvezza, morte e resurrezione, eternità, infinito, regno di Dio). 

 

  • I video della fede.   Fare dei video con le foto unite, con delle frasi inventate da loro.  Un filmato con titoli e sottotitoli. . Presentare il video agli altri gruppi. Discutere insieme sui contenuti,  pensare insieme, valutare insieme, sentire insieme, aiuta a comprendere meglio. Aiuta a vivere il contenuto e la fede. Aiuta a sentirsi protagonisti attivi della fede.

 

  • I film della fede.  I ragazzi cercano modelli di vita a cui riferirsi, per capire il mondo. Trovare e guardare insieme film sulla fede. Sulla vita di Gesù, sul Vangelo, sugli apostoli. Sui santi. Poi discuterli insieme. Capirli, pensarli, sentirli.

 

  • Le mie preghiere Inventare delle preghiere personalizzate da scrivere su un quaderno. Ogni pagina una preghiera. Preghiere come colloquio tra due persone. Tra il fanciullo e Dio. Come  espressione del cuore verso Dio. Come  apertura dell’anima a Dio.  Quaderno privato, segreto. Da condividere solo su sua richiesta esplicita.