Il concetto di Dio.

Il concetto di Dio.

 

           

 

 

 

 Cosa significa  Dio ?          La filosofia ce lo dice.   Dio è un Dio,  quando è,  tutte queste cose  insieme:

 

–           Essere.      Pura essenza, qualcosa che è in sé e per sé,  eterea,  (che non si tocca),  invisibile,  che si distingue dalla materia, dal visibile,   da ciò che è concreto.

–           Primo     Quello che è venuto prima di tutto.   Il Principio da cui ha avuto origine ogni cosa.

–           Infinito.     Senza fine, non finisce mai.   Senza confini, è dappertutto,  è in tutto.

–           Illimitato.   Non ha  limiti.  Non è determinato dal tempo e dallo spazio.  Non è condizionato da niente.   È  senza lo spazio.

–           Universale.    Non è una parte,  non è particolare o individuale.  Uni-versale.  E’ una cosa sola,  che tiene dentro di sè tante cose diverse.    E le unifica.    Le accomuna e le rappresenta.

–           Eterno.     È senza il tempo. Non è nel tempo.   C’è sempre stato,  c’è  e sempre  ci sarà.   Non è mai nato e non morirà mai.   Vive da sempre e per sempre.

–          Assoluto.    È tutto.  Anche da solo è tutto.  Completo, totale.  Libero da ogni condizione o paragone (ab-solutus =  sciolto da, non legato).   Basta a se stesso,  non ha bisogno di altro.  Non dipende da altro. Non è condizionato da altro.

–        Perfetto.   Compiuto, pieno.  Senza difetti o imperfezioni.  Senza mancanze.

–        Essere supremo.   È l’essenza al massimo grado.  Il più grande.  L’Eccelso, l’Altissimo.

 

 

La materia  quindi non può essere Dio  (materialismo),  perché è concreta, visibile, limitata e condizionata.  È particolare, ha confini, può essere misurata, è nel tempo e nello spazio.

La ragione non può essere Dio  (razionalismo),  perché non ha generato l’universo. Non è venuta prima di ogni cosa e non sussiste indipendentemente da tutto.

È parte della realtà e non la contiene tutta e non è in grado di riprodurla.  Si basa su leggi logiche definite, particolari, specifiche, meccaniche. Quindi non è infinita, universale, assoluta.

La scienza non può essere Dio (scientismo) perché si basa sulla ragione, sulla matematica, sullo spazio e sul tempo e da questi è condizionata.   È finita, limitata, ha confini.

È preziosa perché ci aiuta a conoscere e misurare le dinamiche della natura, ma non ha dato origine alla materia che studia e alla stessa ragione su cui si basa e   non sa rispondere al senso e allo scopo della vita.

L’uomo non può essere Dio, (umanesimo) né lo possiede in sé, perché si identificherebbe con lui e l’uomo non è eterno, illimitato, infinito.

Né può comprendere Dio perché l’Infinito non può essere tenuto dentro da una cosa finita, né il Perfetto dall’imperfetto e il Tutto da una parte.

 

 

Il   Big Bang    (parola inglese che significa: Grande scoppio),   è un’idea, una ipotesi, una teoria.   Un pensiero di alcuni scienziati,  per spiegare l’origine dell’universo.     Per loro, l’Universo ha avuto origine da una esplosione di materia,  che ha riempito tutto lo spazio.   E tutto poi,  si è formato per caso.

Questa teoria ha molti limiti,  e non è più confermata dalle ultime scoperte.    Uno scoppio ha una prima forte spinta,  e poi tutte le cose lanciate diminuiscono di velocità sempre di più,  fino a zero, fino a fermarsi.     Invece, la moderna fisica ha scoperto che tutti i corpi celesti,   più passa il tempo,  più aumentano di velocità.

 

Albert Einstein,   premio Nobel per la fisica, il più grande scienziato,  diceva che: “Dio non gioca a dadi”. Cioè, tutto quello che c’è,  non è dovuto al caso.    Non è dovuto a un tiro a caso,   come con i dadi.      La natura è talmente piena di ordine, di scopo e di armonia, che fa pensare a un’intelligenza suprema.   Einstein chiamava Dio,  “Intelligenza superiore,.. e Signore di tutta la creazione e della legge naturale”.

Diceva:  “Chiunque è seriamente impegnato nella ricerca scientifica, si convince che vi è uno Spirito che si manifesta nelle leggi dell’universo. Uno Spirito molto superiore a quello dell’uomo. Uno Spirito di fronte al quale possiamo solo provare un senso di umiltà.”

E ancora:   “Tutti danziamo una melodia meravigliosa,  suonata nello spazio,  da un musicista invisibile.”   (Einstein)