Vi do la mia pace

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In quel tempo, Gesù disse [ai suoi discepoli]:  «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.  Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.  Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».

 

 

E tu lo ami?

 

Se lo ami.      Solo se lo ami,   ce la fai a seguirlo.    Solo se ami  lui,   riesci a fare  quello che ti dice.

Se lo ami.      Il Padre ti ama.    E tu lo senti.  E tu lo ascolti.

Se  il Padre ti ama.      Il Figlio  e  il Padre vengono  in te.    E dimorano  presso di te.          E non sei  più solo.

 

E   avrai la pace.    La vera pace.

Non quella tua.   Non quella che si rompe, che svanisce, che finisce.    Non quella  finta, falsa, vuota,   che ti  dà il mondo.

Ma quella che ti dà   Gesù risorto.    La sua pace.  La pace di Dio.     È lo Spirito Santo.

 

È il  suo  Amore.   È il  suo  Spirito.        È  la  sua Pace.     È la vera  Pace.                        Ti ripara,   ti unisce,  ti riunisce.     Ti consola,   ti risana,  ti ristora.     Ti guarisce.

Lo Spirito Santo,   ti rivela tutto.     Te lo fa sentire.    Te lo fa capire.

 

Se lo ami.   Viene anche,  lo Spirito Santo.

E diventi pace.

Anche  per gli altri.

 

 

 

 

 

 

 

Amatevi gli uni gli altri

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Quando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito.  Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.  Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».

 

 

 

 

Da che si capisce   che sei suo discepolo?       Da come ami.

 

Non con lo sforzo,    non con l’impegno,    non con i sorrisi stampati.       Non  con i gesti programmati.      Non per finta,    non per forza,    non per forma.         Non per regola,    non per convenienza,    non per apparenza.

Con quale amore?       Non con il tuo amore.     Ma con l’amore con cui,  ti ha amato Gesù.    Con  il suo amore.     Con l’amore di Dio.    Lo Spirito Santo.   

 

Solo quell’amore,    supera ogni barriera.   Passa attraverso i muri,   infiamma i cuori.

Solo quell’amore,    abbassa l’orgoglio,  scioglie la fatica,  risana la ferita.

Solo quell’amore,      non si chiude.       Non si  perde,   non si  rompe,   non finisce.      Solo quell’amore unisce.

 

E da come   vi amate.

Se ti fai portare da quell’amore.   Se lo lasci passare,    se lo lasci  andare,   verso l’altro. Non  sei più  tu.     Sei un cuore nuovo.  Che batte insieme  all’altro cuore .  Un cuore solo.  Che batte insieme al cuore di Dio.

 

E tutti lo vedono.   E tutti lo sentono.    L’amore di Dio,  tra di voi.     Lo Spirito Santo.          È  lui,   che rivela Gesù.    Che porta Gesù risorto e glorificato.

Con quell’amore,   lo annunci  e lo testimoni.

E tutti  lo vedono.     E tutti  lo sentono.    E tutti   ti riconoscono.

Che sei suo discepolo.

E ti ascoltano.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ascoltano la mia voce

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In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.    Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano.   Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».

 

 

 

 

Da quello  lo capisci,      se  sei  la sua pecora.

Se ascolti  la sua voce.      La sua voce.     Come un bambino    riconosce  il timbro   della voce della madre.      La sente vibrare in sé,   come parte di sé.     La  conosce da sempre.   Ce l’ha dentro da sempre.    Fa parte di lui.       E lui,   non può stare senza di lei.

 

Se   lo segui.         Come un bambino,   segue la madre.       Va,  dove va lei.      Gli sta  sempre  dietro.       Gli sta sempre attaccato,    perché  ha paura di perderla.       E ha paura di perdersi.      E non c’è un altro posto dove stare.         Solo lei  lo può consolare.

Se  lo segui.      Se ricalchi  le  sue orme.   Solo le sue.    E diventano tue.   Se fai come lui.   Se sei   con lui.        E lui è in te.     E ti fai portare.

 

E non andrai perduto.     E  nessuno  può portarti via.

Sei disegnato,     nel palmo della mano di Dio.        Sei scolpito,    nel palmo della mano del Padre.         Nessuno può strapparti,    dalla mano del Padre.        E il Figlio e il Padre,  sono una cosa sola.

 

Sei ,   nelle mani   di Dio.

Al   sicuro.

 

 

 

 

 

 

 

Mi ami, tu?

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In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.  Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.  Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.      Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».

 

 

 

E  tu,   lo ami?

L’amore di Gesù,   l’amore per Gesù.      Prima di tutto.

Solo quello,       è capace di attirare i pesci,   e di farli saltare sulla tua barca.   Di riempirti  di quello che ti serve.

Solo quello,      è capace di attirare  te,  verso di lui.      Come Pietro.   Di prenderti,   di farti saltare nell’acqua,   di gettarti.     Di lanciarti tra le sue braccia.

Solo quello,      è capace di aprirti gli occhi.    Come Giovanni.     Di fartelo riconoscere.      E di attirare   a sé,    prima il tuo cuore,     e poi tutto il resto.

Solo quello,      è capace di prepararti il cibo che conta.    Di nutrirti di Dio.

 

 

L’amore  per Gesù.    Prima di tutto.

Solo se lo ami,   più di ogni cosa,     riesci  a pascere i suoi agnelli.

Te lo chiede tre volte.     Perché  è  la cosa più importante.

Te lo chiede tre volte.     Perché te lo chiede la Trinità,   il Padre, il  Figlio, e lo Spirito Santo.

Te lo chiede tre volte.     Perché continui a rispondere che,    gli vuoi bene.

 

 

Ma lui vuole l’amore vero.     L’amore al cubo.      L’amore di Dio.

Lo Spirito Santo.

 

 

 

 

 

 

 

 

Mio Signore e mio Dio !

Dito - Copia

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.  Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

 

 

 

 

Come  gli apostoli.        Lo dice anche a te.     Metti il tuo dito,   nel buco dei chiodi.    Metti la tua mano  nella  ferita,  del mio fianco.

Mettila dentro.     Entra dentro.  Sentila.   Quanto è profonda.

 

Quella ferita non sanguina più.    Dentro ci sono tutte le ferite,   anche la tua.   Guarite.  Ora la puoi toccare.

 

La tua mano entra   nel suo fianco,   nel suo costato,   al posto della lancia.      E arriva al suo cuore.      È la ferita,  che porta al suo cuore.     È la ferita,   da cui esce il suo cuore.  Solo così ci puoi arrivare.   Solo così,  lo puoi toccare.

 

Ora lo senti.    Ora lo sai che è, veramente Gesù.   Che è lui.   Che  è vivo.  Che è vero. Che è risorto.    Ora lo senti il suo cuore,  che batte per te,  e con te.

Ora, il tuo cuore,  può battere con il suo.   Per il Padre.

 

E anche le tue ginocchia si piegano, e cadi ai suoi piedi. Perché ora lo sai. Ora lo vedi.   Chi è.

Il tuo Signore,   e il tuo Dio !